domenica 26 novembre 2017

Non fatevi compatire...

Se vi considerano poveri, vi compatiscono. Vi proporranno di portare dei pesi o di fare un lavoro sporco per pochi soldi, oppure per "vitto e vestito". 

Anche quando vi credono malati vi compatiscono. Ma non vi offriranno nessun lavoro. Sul lavoro servono dei lavoratori, non i malati. 

Anche quando vi credono soli, vi compatiscono. Ma non vi inviteranno da nessuna parte. I soli stiano a casa da soli. Per la verità, potrebbero chiamarvi ad un evento tipo la pulizia del bosco, o per una altra causa socialmente utile.


Dobbiamo capire cosa è più importante: il compatimento che sparisce velocemente ed è espresso nei piccoli doni volontari: le scarpe dell'altro anno, un ombrello vecchio... o il successo e il benessere.
I forti e i benestanti sono invidiati, questo si. Non oseranno di offrire loro un ombrello vecchio, non li chiameranno per pulire il bosco. Non si permetteranno di trattarli con condiscendenza.

E tutte le volte che vi verrà voglia di lamentarvi in pubblico, di chiedere un aiuto (specialmente se potete farne a meno), o di accettare qualcosa di umiliante, per il quieto vivere, ricordatelo.

I forti sono rispettati.
I deboli sono compatiti.
Il rispetto è oro.
Il compatimento è uno spicciolo...

(Anna Kiryanova)


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ANCHE LE PAROLE POSSONO DARE O TOGLIERE L'ENERGIA VITALE.

La tolgono le parole:
- porcheria, delirio, ladro, difficile, povero, malattia, malato, ottuso, terribile, non ce la faccio, sporcizia, nausea, pesante, mi fai rabbia, vecchiaia, stanchezza, stanco, sono stufo, senza forze, male, terrificante, ingiusto, giudicare, critica, rabbia, irritazione, inganno, castigo, uccidere, umiliare, stancante, crollo, furto, vendetta, paura, offesa, spese, debiti, disperazione, depressione, gelosia, invidia, ...bestemmie.....
... e tante altre simili.


La danno:
- gioia, amore, gratitudine, bene, felicità, tenerezza, miracolo, auguri, sole, sorriso, regali, facile, ce la faccio, luce, abbraccio, bcio, amicizia, famiglia, festa, bello, perfetto, caldo, piacevole, geniale, sostegno, ispirazione, pulizia, freschezza, sicurezza, bontà.... e molte altre.



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giovedì 23 novembre 2017

L'APATIA

L'apatia è uno stato prolungato accompagnato dall'assenza dell'interesse, dell'energia, e pure delle idee fresche ed originali. Provare poche emozioni significa influenzare negativamente la psiche e lo stato fisiologico.
I segni:



- i vostri interessi non vi portano più gioia;
- non avete nessuna motivazione nello studio, nel lavoro;
- non vi sembra che andare avanti abbia un senso;
- perdete tempo navigando in internet, guardando la TV ecc.;
- il fatto che gli altri hanno una vita più intensa vi crea delle frustrazioni;
- fate qualsiasi cosa ma non state facendo cose veramente importanti;
- mangiate di più;
- la vita non ha senso...


Come superarla:

1. CAMBIATE LA PROSPETTIVA. Togliete tutte le etichette che vi siete dati, la vostra apatia è temporanea e tutto cambierà presto.

2. TROVATE LA CAUSA. Ricordate quell'ultimo giorno quando vi siete sentiti bene, cosa stavate facendo dopo? mettete insieme tutte le risposte e chiarite la causa.

3. SCUOTETEVI, uscite dalla zone del confort. Alzatevi presto, cambiate le occupazioni, conoscete le persone nuove. La routine quotidiana è capace di creare il terreno per un attacco dell'apatia.

4. SCRIVETE UNA LISTA DELLE GIOIE PASSATE. Il disegno? La lettura? Se un'ora di questa occupazione non cambia nulla, prolungate i tempi, perché nello stato di apatia all'organismo serve più tempo e le occupazioni devono essere più intense.

5. TROVATE LE COSE CHE PORTANO GIOIA. Forse è solo una tazza di caffè o una telefonata ad una certa persona.

6. LA DISCIPLINA. Scegliete un'occupazione e lavorate per alcune ore, senza interruzioni. Il lavoro sulla propria psiche deve essere consapevole...

7. LA NEUROACUSTICA:

LA MOTIVAZIONE 

STIMOLAZIONE BETA
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OSHO : SII GRATO ANCHE AI NEMICI

Sii grato a tutti.
Perchè tutti stanno creando uno spazio in cui puoi trasformarti, persino coloro che credono di ostacolarti, persino
coloro che pensano di essere tuoi nemici.
I tuoi amici, i tuoi nemici, la brava gente e la gente cattiva, le circostanze favorevoli, le circostanze sfavorevoli.
Tutto stà creando il contesto nel quale puoi trasformarti e diventare un buddha.
Sii grato a tutti: a coloro che ti hanno aiutato, a coloro che hanno creato impedimenti, a coloro che ti sono stati
indifferenti.

Sii grato a tutti, perchè tutti insieme stanno creando il contesto in cui può nascere un buddha, in cui tu puoi
diventare un buddha.

OSHO

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domenica 19 novembre 2017

RIDURRE L’IMPORTANZA!

TUTTI i sentimenti e le reazioni disequilibrate 

( risentimento, insoddisfazione, ira, frustrazione, irritazione, depressione, irrequietezza, confusione, disperazione, paura, commiserazione, attaccamento, lussuria, presunzione, idealizzazione, ammirazione, orgoglio, arroganza, disprezzo, disgusto, rabbia e così via) 

– sono la conseguenza di eccessiva importanza.
I pendoli vi agganciano per mezzo di questi “fili” e vi fanno diventare una marionetta.
Ridurre l’importanza NON significa COMBATTERE i propri sentimenti e REPRIMERE le proprie emozioni. Bisogna cambiare è il proprio modo di rapportarsi.
Prima diventare CONSAPEVOLI che l’importanza non (com)porta nulla di buono, poi INTENZIONALMENTE ABBASSARlA.
I problemi non esistono – esistono artificialmente poiché vengono gonfiati dall’importanza delle cose. Abbassando l’importanza, entrate subito in uno stato di equilibrio, e i pendoli non potranno più controllarvi, perché il vuoto è impossibile da agganciare.
Badate: non sminuire il significato delle cose ma RIDURRE L’IMPORTANZA!
VZ

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venerdì 17 novembre 2017

DICHIARATE giornalmente la vostra intenzione

Per gestire efficacemente la realtà, è necessario controllare i propri pensieri, e non lasciare che siano dei flussi casuali. All’inizio questo è un po’ stressante, ma poi diventa un’abitudine. Agire senza sforzi eccessivi, sarà come nuotare attraverso in una specie di mousse amorfa, un campo energetico gelatinoso su cui slitterà la nostra vita quotidiana…
Imparate a dichiarare giornalmente la vostra intenzione – focalizzatevi su qualche obiettivo in modo da non lasciare la mente vagare a zonzo nelle fantasie più disparate…
Tenere la mente a bada e dichiarare il proprio intento non significa che non potete piu’ rilassarvi. Lasciate pure andare la vostra mente e il flusso dei pensieri, ma fatelo INTENZIONALMENTE secondo il principio: ” se la mia mente sta vagando, è solo perché le ho dato permesso…
Allo stesso modo posso tornare INTENZIONALMENTE allo stato di concentrazione, se è necessario.”
Di norma, il “frulla-pensieri” funziona da se. Le idee nascono e si spengono senza nessun controllo, i pensieri saltano da un tema ad altro. Che senso ha tutto ciò se prima non avete dato un senso, una direzione precisa al vostro navigatore personale, la coscienza…?
Se volete FORMARE la vostra realtà, allora imparate innanzitutto a dichiarare durante il giorno le vostre forme-pensiero – cioè gli obiettivi che intendete a raggiungere, i piccoli passi o le azioni che desiderate compiere. ( l’obiettivo principale dev’essere SEMPRE sullo sfondo della vostra quotidianità, del vostro “Essere”, costantemente, come background, come colonna sonora del vostro agire). Potete creare diverse forme-pensiero e dichiararle (anche mentalmente) diverse volte al giorno, per esempio, dopo pranzo, dopo una doccia o mentre fate ginnastica.
Siate fiduciosi e mentre dichiarate / pensate ai vostri obiettivi-desideri, immaginate, che SARà TUTTO REALIZZATO!


Zeland raccomanda di dichiarare ogni mattina un proposito come il seguente:

""Nel mio cervello si è impostato un programma di auto-sviluppo. Il mio cervello si sviluppa e migliora di giorno in giorno. Si stanno creando nuove comunicazioni tra gli emisferi. Entrambi gli emisferi lavorano in modo accurato, armoniosamente e sincronicamente.
Mi vengono Brillanti idee. Penso in maniera creativa ed originale. Le mie riserve mentali sono state attivate ed ora più del 90% delle mie potenzialità mentali sono attive. La mia intelligenza diviene ogni giorno più potente, così posso risolvere facilmente qualsiasi problema.
La mia coscienza è chiara e cristallina - Tutto mi è trasparente e semplice.
Comprendo chiaramente qualunque cosa e dichiaro con lucidità questa mia nuova consapevolezza"


Create dichiarazioni simili a questa per tutti i vostri obiettivi e non dimenticate mai di ripeterle ogni giorno! :)


VZ




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IL PERCORSO VERSO L'OBIETTIVO

Resettate l’importanza dell’obiettivo, cancellate la brama e lasciate solo la risolutezza di avere. Andate verso il VOSTRO obiettivo come se andaste a prendere il giornale nella vostra cassetta della posta. Quello che può rovinare il successo sulla strada verso l’obiettivo sono: TROPPA responsabilità, TROPPA diligenza e la paura di sconfitta.
Girate nella testa la vostra diapositiva, con uno solo scenario vincente. LO AVETE GIA’.
Non pensate ai mezzi.
Se vi concentrate sull’obiettivo, come se fosse raggiunto, allora l'intenzione esterna vi aprirà le opportunità - le porte, e i mezzi si troveranno da sé.
È difficile immaginare che l’obiettivo è vostro?
Questo non deve essere la vostra preoccupazione. Quello che dovete fare è fare un ordine, il resto lasciatelo fare al cameriere. Quando la ragione vedrà che le porte si aprono – i dubbi spariranno!

VZ

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RISOLUTEZZA AD AGIRE E AVERE

Se vi è necessario qualcosa, non spendete l’energia in dubbi. Semplicemente ANDATE E PRENDETE come se avete ricevuto la ricevuta del pacco arrivato.
NON RIFLETTERE, MA ESSERE INTENZIONATI e AGIRE. Se al momento occorre un bus, un posto libero in un parcheggio per la macchina, un documento, un esame fatto, un colloquio, un’appuntamento – QUALSIASI COSA – semplicemente ANDATE E PRENDETE.

Rifiutate riflessioni tipo: sarà possibile? come sarà possibile? da dove verrà fuori eccetera…

Buttate via preoccupazioni, desideri e speranze.

Lasciate solo la tranquilla risolutezza.

Sentite questo stato di intenzione di ricevere ciò che vi aspetta , senza se e senza ma. Fate si che questo stato interiore vi accompagni dappertutto.

Di norma, quando nascono i desideri subito nella testa si accende un analizzatore: sarà possibile o no? Allora è necessario togliere questa BRUTTA ABITUDINE.

I Desideri non si avverano, i sogni non diventano la realtà – si realizza solo l’intenzione PURA.

Se avete paura o dubbi, il mondo come specchio rifletterà il vostro stato, e allora non succederà davvero niente.

Qualunque sia l’attività di cui vi occupate, – metteteci CONVINZIONE.

Certo la probabilità dell’insuccesso esiste. Però le chance di vittoria si moltiplicano se i dubbi sono assenti.

Cosa perdete se provate a buttare via i dubbi?!

Se vincete bene, sennò pace.

il principio che sta alla base della coordinazione dell’intenzione sostiene che se vedete come positivo un evento che sembra negativo, allora esso SARA’ POSITIVO.

Quando controllate consapevolmente la vostra risolutezza ad agire, allora dirigete la vostra fortuna

VZ

LA RISOLUTEZZA DI AVERE
Quando non avete ombra di dubbi ma solo la tranquilla risolutezza di avere, ALLORAl’impossibile diventa possibile.
Si può dare l'esame non sapendo la materia, passare al colloquio difficilissimo, chiudere un contratto supervantaggioso, vincere un affare perso in partenza, affascinare qualcuno di cui non si aveva il coraggio neanche a sognare.
Rinunciate al desiderio di raggiungere obiettivo.
Agite SPASSIONATAMENTE, come il samurai, che vive come se fosse già morto.
Accettate la sconfitta in partenza, MA pensate COME SE il vostro obiettivo lo avete già in tasca.
Buttate via la speranza – destino e salvezza dei deboli. Lasciate solo la prontezza di ottenere. Volete questo? Allora è così sia!Il desiderio è la concentrazione dell’attenzione su un obiettivo.
L'Intenzione interna è la concentrazione dell’attenzione sul processo di movimento verso l'obiettivo. L'Intenzione esterna è la concentrazione dell’attenzione su come un obiettivo si realizza da sé.


Decidete di avere quello che volete, non avete NIENTE da perdere.

VZ

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ENERGIA E POTERE PERSONALE


Riguardo alla nostra natura di campi di forza, possiamo delineare alcune premesse
fondamentali:
- Tutto quanto un essere vivente fa e tutto quanto gli accade, è determinato dal suo livello di energia (potere personale).
Il livello di energia di ogni essere dipende da tre fattori fondamentali:
- la quantità di energia con cui è stato concepito
- la maniera in cui ha incrementato o diminuito tale energia
- il modo in cui la usa nella sua vita presente.
Il modo in cui l'uomo comune utilizza la propria energia non è frutto del caso o di una scelta ma è determinato dal suo passato.
Sebbene normalmente gli uomini consumino la loro energia eseguendo le azioni abitudinarie dettate dalla loro storia personale, possono tuttavia realizzare i seguenti cambiamenti fondamentali nella loro condizione di campi di energia:
- ricanalizzazione dell'uso dell'energia,
- risparmio dell'energia,
- incremento dell'energia.
Tutto quanto un essere vivente fa e tutto quanto gli accade, è determinatodal suo livello di energia, o potere personale. Normalmente, le persone credono che le cose che accadono loro siano determinate da fattori che sfuggono al controllo, o perché sono esterni, oppure perché sembrano
essere caratteristiche intrinseche della loro personalità (ego). Così capita spesso di sentire qualcuno parlare della sfortuna come di qualcosa che si verifica indipendentemente da sé.
È frequente anche il caso di persone convinte che le cose (particolarmente quelle spiacevoli) accadano loro perché qualcun altro gli ha fatto qualcosa, o, se
ammettono che dipende da loro, ne parleranno di nuovo come di qualcosa che non possono controllare: "Il fatto è che io sono così...", "Non ho forza di volontà...", "Ho un carattere collerico...", ecc.
In realtà tutto quanto ci accade (la fortuna o la sfortuna, la buona o la cattiva salute,il successo o il fallimento nelle imprese, la disponibilità affettiva e gli amori, le porte che si aprono o quelle che si chiudono al nostro passaggio) tutto dipende dal nostro potere personale e avere o non avere potere dipende da noi.
Inutile dire che chi possiede un alto livello di energia di solito ha una buona vita (a meno che l’energia si trovi fuori controllo), mentre quelli la cui energia è bassa (la maggior parte dell'umanità) tendono ad avere vite grigie e spesso piene di dolore. Non è esagerato dire che chi possiede energia ha tutto e può fare tutto, mentre chi ne è carente sarà sempre povero, anche se nuota nella ricchezza materiale.

Sebbene normalmente gli uomini consumino la loro energia eseguendo le azioni abitudinarie dettate dalla loro storia personale, possono tuttavia realizzare i seguenti cambiamenti fondamentali nella loro condizione di campi di energia:
- ricanalizzazione dell'uso dell'energia,
- risparmio dell'energia,
- incremento dell'energia.
Si comincia con una forma specializzata della condotta, scegliendo di compiere azioni che, pur rientrando nel campo delle nostre possibilità come ego, sono tuttavia completamente inusuali, come se si trovassero al limite delle nostre possibilità.
Tali atti finalizzati che non nascono dal condizionamento del nostro passato, sono il non-fare, che apre a poco a poco il nostro campo di possibilità. A forza di insistere nell'eseguire azioni insolite, creiamo una specie di scompenso nei nostri schemi d'uso dell'energia, che di conseguenza si "indeboliscono". L’indebolimento dei nostri schemi ci mette in condizione di ridirigere (ricanalizzare) l'energia che prima
utilizzavamo in azioni logoranti verso nuove azioni più convenienti, questo comincia a produrre un eccesso di energia, che a sua volta ci permetterà di avanzare ancora di più nella ridirezione iniziata. Tutto questo si esprime concretamente nell'aumento graduale delle cose che - nella nostra vita - passano dal campo dell'impossibile a quello del possibile. Gli esempi sono infiniti. Smettere di fumare
o di bere, smettere di arrabbiarci, prendersi il tempo di ascoltare il canto degli alberi o il messaggio degli uccelli. Se insistiamo nell'eseguire strategicamente le nuove azioni che derivano dagli atti finalizzati, le nostre possibilità di vita e di percezione si amplieranno ancora di più, finché a un certo punto la tendenza ad agire secondo la storia personale sparisce del tutto. Allora si dice che un uomo ha cancellato la sua storia personale e quindi si è liberato della sua influenza.
Tutti i cambiamenti sono condizionati, naturalmente, dal livello di energia di chi li realizza. Nessuno può effettuare un cambiamento per il quale non possieda l'energia necessaria. Qualsiasi azione nuova può realizzarsi solo se troviamo il modo di incrementare la nostra energia. Questo può essere fatto eliminando gli atti abitudinari - preferibilmente quelli più logoranti - e quindi applicando l'energia risparmiata agli atti finalizzati.
Non è possibile intraprendere nulla di nuovo o di sconosciuto senza prima disporre dell'energia in più necessaria, poiché quella che abbiamo si trova già ripartita secondo i dettami della storia personale. È possibile ottenere questa energia in più dal Sole e dalla Terra, che rappresentano le nostre fonti principali di rifornimento energetico. E non solo attraverso gli alimenti. Possiamo assorbire energia addizionale anche in modo diretto, mediante vari speciali esercizi che però sono inutili se chi li esegue non dispone dell'energia necessaria per farli funzionare. Ciò significa che se si vuol avere più energia, prima bisogna disporre di energia. Come diceva Gesù di Nazareth: "A colui che ha sarà dato e a colui che non ha, sarà tolto anche quel che crede di avere ...".
Ora, se per accumulare energia è necessario in primo luogo possedere energia disponibile, come otterremo questa prima energia? La risposta è: "risparmiandola".
La porta di cui dispone qualsiasi essere umano per ottenere energia "libera" è il risparmio dell'energia che normalmente impiega nelle azioni della sua vita. Se possiamo sospendere alcune delle azioni interne o esterne che eseguiamo in modo ripetitivo, l'energia che usavamo per compierle si "libera" e si trasforma in energia disponibile, che può essere utilizzata per penetrare l'ignoto, cioè quello che si trova
fuori dai limiti del nostro ego. Tuttavia, non tutte le azioni della nostra vita possono essere sospese e all'interno di quelle che potremmo sospendere, non tutte sono negative da un punto di vista energetico. Per questo motivo i guerrieri realizzano un inventario personale del dispendio di energia, che permette loro di sapere come stanno utilizzando la loro energia e quindi di elaborare una strategia per ridirigerne
l'uso e conseguire un risparmio che li doti di energia disponibile. Con questo inventario, il praticante può selezionare dall'enorme cumulo delle sue azioni quotidiane quelle che non gli sono indispensabili per vivere e che sono particolarmente dispendiose e distruttive (antienergetiche) e lavorare per sospenderle in modo temporaneo o definitivo. Come persone comuni, difficilmente potremo sospendere in modo immediato abitudini come quelle di fumare, irritarci o autocompatirci. Però possiamo, per esempio, addormentarci in una posizione
diversa, oppure sul pavimento. Possiamo anche osservare per due settimane qual è il nostro primo pensiero al risveglio e l'ultimo prima di addormentarci e se scopriamo (come accade di solito) che influiscono negativamente sull'uso quotidiano della nostra energia, durante le prossime due settimane ci applicheremo allora a pensare intenzionalmente a qualcosa di diverso. Esempi comuni di abitudini dispendiose e ripetitive sono, per non citarne che alcuni:


il fumo, il consumo di alcool, le discussioni, dormire troppo, pensare troppo, giudicare gli altri, criticare, condannare, lamentarsi e l'identificazione immaginaria con situazioni di violenza, come quelle di cui sono pieni il cinema, la televisione e la cronaca nera dei giornali. Le emozioni e l'importanza personale, sono in rapporto tra loro e rappresentano i due modi fondamentali in cui consumiamo l'energia.

Gli Insegnamenti di Don Carlos" , Scritto Victor Sanchez


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Il sentiero Tolteco della Ricapitolazione Il sentiero Tolteco della Ricapitolazione
Guarire il passato per liberare l'anima
Victor Sanchez

Compralo su il Giardino dei Libri

SALUTA CON LA MANO ADIOS

far passare dentro di se' un fatto e dargli l'addio, dimenando la mano in gesto di saluto.

Per contro, accettare E TENERE significa prendere dentro di se' e di conseguenza attaccarsi o attaccare, opporsi."


Vadim Zeland




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giovedì 16 novembre 2017

IL MONDO E' UNO SPECCHIO
















Con la vostra volonta’ voi dichiariate qualsiasi evento o circostanza come favorevole, che gioca a vostro favore.

Questo non e’ l’affidamento sulla buona volonta’ del mondo, che si prende cura di te. Questa non e’ la certezza, la quale le circostanze possono cambiare. Questa non e’ la presunzione basata sulla fede cieca nel successo. E neanche l’ottimismo, come tratto caratteriale.

Questa e’ l’intenzione del Creatore. Voi create lo strato del vostro mondo – e gestistite la vostra realta’. Sei un creatore della realta’ se sai come “muovere te stesso” consentendo anche al mondo la liberta’ del movimento.

Il Creatore non e’ una figura attiva ma piuttosto l’osservatore.

Non SOTTOMETTERE ma PERMETTERE – in questo sta la sua intenzione. Guardandosi allo specchio, bisogna muovere non il riflesso ma la sua rappresentazione – cioe’ l’atteggiamento e la direzione dei pensieri. In altre parole non provare a catturare il riflesso ma “muovere te stesso”..

Dopo tutto il mondo e’ solo lo specchio. E’ necessario sentirlo. Lascia che il mondo sia confortevole pet te qui ed ora. Tu sei che permetti questo.. Sta a te a decidere. Il segreto della forza e’ nell’allentare la presa...

Quando volete ottenere qualcosa dal mondo, non costringetelo di darvelo. Cosa puo’ riflettere uno specchio se davanti ne salta un bambino capriccioso: “ Io voglio! Dammelo!” Certo, tu desideri e chiedi. Questo e’ il fatto, ne meno, ne piu’. Il principio e’ semplice. Se vuoi che il riflesso nello specchio del mondo ti si muove incontro, fai tu il primo passo avanti.


Rinunciate all'intenzione interna di "ottenere" e sostituitela con l'intenzione di dare, e otterrete cio’ a cui avete rinunciato.

Volete ottenere il riconoscimento e il rispetto da qualquno? Non chiedetelo.
Rispettattelo voi stessi, in modo, che questa persona si sente importante ai vostri occhi.
Avete bisogno di compassione e di gratitudine? Non cercateli. Esprimete una sincera attenzione e prendete cura dei suoi problemi... Avete bisogno di sostegno e di aiuto? Aiutate voi stessi per primi.
In questo modo aumentate la vostra importanza, allora l'altra persona non vorra’ essere da meno e non restera’ “indebitata”... In tutti questi casi, otterrete sicuramente quello a cui avete rinunciato.



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Come motivare le persone a fare qualcosa?

Di solito l’uomo e’ completamente preso da propri pensieri su quello che vuole ottenere dagli altri, MA non cerca di capire CHE COSA vogliono gli altri.

Spostando l'attenzione su desideri e motivi delle persone, ottenete facilmente quello che volete voi. Per fare questo dovete solo capire su cosa e’ diretta l'intenzione interna del partner/compagno/a.
OGNI VOLTA che avete bisogno di ottenere qualcosa dall’altro, conquistare la simpatia o motivare l’altro di agire, CHIEDETE: cosa vuole ottenere, cosa lo/la motiva, di cosa si interessa?
Dirigete le vostre azioni per realizzare la sua intenzione, e lui/lei vi paghera dietro allo stesso modo.

Usate l’intenzione interna degli altri per raggiungere i propri obiettivi.

Alla base dell’intenzione interna di ognuno c’e’ il senso della propira importanza... Spostate la vostra attenzione da voi stessi sugli altri. Smettete giocare nel gioco dell’ aumento della vostra importanza. Cominciate a giocare per aumentare l’importanza degli altri. Per attirare attenzione basta fare/dare attenzione agli altri.
Parlate di quello che interessa agli altri e di loro stessi.

Come motivare le persone a fare qualcosa? Mettete tutto in termini di accrescimento della loro importanza e allora lo vorrano fare

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mercoledì 15 novembre 2017

GIORNO 28: FORMAZIONE DELL’IMMAGINE

Per far fissare una rappresentazione-pensiero nella realta’ materiale, bisogna riprodurla sistematicamente.

Magari non ci crederete che tutto e’ cosi banale.

Ordinario lavoro di routine e nessuna magia.
Pero’ funziona realmente.

Solo che la gente manca la pazienza.
All’inzio entusiasti, poi perdono ogni interesse..
Per la materializzazione della diapositiva con obiettivi programmati e’ necessario girarla a mente un tempo sufficientemente lungo.

I miracoli non ci sono – infatti c’e il lavoro pratico del dirigere la realta’.

Se la ragione non e’ in contraddizione con il cuore, appare una forza inspiegabile – l’intenzione esterna, la quale materializza il settore dello spazio delle varianti, in conformità con il modo di pensare...
Il mondo si accorda letteralmente con quello che ne pensate.
La realizzazione materiale e’ inerte come il catrame, e la si puo’ vincere come una fortezza, con un lungo assedio.
Se intendete davvero di raggiungere i vostri obiettivi, dovete praticare la visualizzazione regolarmente.
(Dal Corso Transurfing in 78 Giorni)
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martedì 14 novembre 2017

GIORNO 48: LA RICERCA D’AMORE.

Non cercate amore, esso vi troverà! Per incontrare la vostra anima gemella è necessario sistematicamente girare la diapositiva specifica, la quale rappresenta la vostra vita con la persona/partner ideale.
In un determinato momento la porta si aprirà – e apparirà il /la vostro/a Lui/Lei.



Poi tocca a voi entrare in questa porta lasciando da parte orgoglio e pregiudizi.
Questo passo dev’essere semplice e sincero.
Spontaneità e naturalezza sono sempre apprezzate.
E ancora: SIATE sempre voi stessi e non tradite voi stessi in NESSUNA circostanza, vivendo secondo il vostro credo. Allora nello specchio duale non ci saranno fastidiose distorsioni.
La diapositiva deve contenere per definizione una personalità astratta – il vostro ideale!
L’atra persona non è un oggetto passivo, ma un essere vivente che realizza la propria intenzione...
Se includete una persona reale nella diapositiva, la sua anima avverte qualcosa e se non le piace ciò, allora anche la persona stessa provera' una ostilità inconscia nei vostri confronti.
I rapporti interpersonali sono il caso in cui è necessario relazionarsi con una persona reale. È proprio il caso di usare la tecnica di freiling.

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Transurfing in 78 giorni - Riassunto decimo giorno, ovvero COME LIBERARSI da...

1. Come non aver paura? Conservando un piano di riserva

2. Come non preoccuparsi?
Agendo -> le potenzialità in eccesso vengono dissolte dal movimento nel mondo fisico

3. Come non Sperare o bramare?
Prendendo atto in anticipo del fallimento e agire comunque con serenità

4. Come rinunciare all'importanza?
Accettando che sia una parte di te e rinunciando alle azioni che portano all'esasperazione dei valori o all'eccesssivo bisogno di considerazione

5. Come non farsi molestare o irritare?
Giocando con il pendolo. Agendo illogicamente, tu non entri in risonanza con le sue vibrazioni e così il pendolo-persona ti lascierà da solo

6. Come sbarazzarsi del senso di colpa?
Evitaqndo di giustificare le tue azioni ad altre persone. Tu sei il creatore del tuo mondo e le tue azioni sono un affare personale e non un pettegolezzo di dominio pubblico

7. Come affrontare il dolore e male?
Smettendola di lottare contro gli altri e seguendo un flusso armonico, cioè mettendoti in movimento lungo le linee favorevoli della tua vita

8. Cosa fare se comunque non si può affrontare il dolore e male?
Semplicemente concediti questa debolezza. Non si può vincere sempre!

9. Come non cedere alla pressione dei problemi?
Usando il coordinamento dell'intenzione

http://transurfingpratico.blogspot.it/2011/12/transurfing-in-78-giorni-riassunto.html

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venerdì 10 novembre 2017

COMUNICARE A DISTANZA... E DIRE TUTTO.

Sappiamo tutti che esistono i problemi di 3 tipi:
- la cui soluzione dipende da noi
- la cui soluzione dipende dagli altri
- la cui soluzione (per ora) non esiste a causa delle circostanze esterne o di forza maggiore.

A noi interessa il secondo tipo, quando abbiamo fatto ciò che dipende da noi, ma non abbiamo avuto degli risultati concreti (per es., si tratta di un pagamento per un lavoro fatto). Vi promettono di pagare ma parlano dei ritardi o delle difficoltà loro ecc. Oppure, non vi restituiscono i soldi, non vi danno una risposta in tempi normali... Come fare?

1. Va bene se conoscete il responsabile della mancata risposta, ma non è obbligatorio. Per esempio, colui che vi ha ordinato un lavoro non paga perché a sua volta non è stato pagato, per esempio, dal capo di una ditta "ABC". In questo caso dovete parlare a distanza con il capo della "ABC", anche se non l'avete mai visto. Potete trovare la sua foto in internet, o immaginarlo semplicemente.

2. Scegliete la forma della comunicazione. Rilassatevi in un posto dove non sarete disturbati e immaginate di parlare con questa persona. Si consiglia di fare una cosa molto semplice; scrivete il vostro monologo: "Caro .... ecc." in un quaderno, sul tablet, sul computer o sul cellulare. Poi rileggetelo e andate a dormire. Rileggendo, immaginate il vostro interlocutore.
Si può anche non scrivere ma mettere di fronte a se una sedia e parlare con questa sedia come se fosse quella persona.
Potete inventare una vostra variante...

3. Resta da capire che cosa dovete dire. Questo dipende da voi. Per esempio, voi siete una ragazza e colui che non paga è un uomo. Si può provare a impietosirlo usando l toni quasi piangenti, si può provare a lusingarlo ("...lei è così forte e potente"). Usate l'intuito per la ricerca della forma comunicativa giusta.
NON si può accusare la persona, sgridarla o insultarla, questo cancella tutto. Prima di parlare concentratevi sulla risoluzione del problema e non sulla ricerca del colpevole. Potete proporre delle soluzioni...

4. E adesso? Se avete colpito il bersaglio, alcuni cambiamenti positivi potrebbero verificarsi già il giorno dopo. Se in 3-5 giorni non è cambiato nulla, occorre parlare con questa persona in una maniera diversa, o con un'altra persona.

Il miglior effetto si ha con l'aiuto di:
- ONESTA'. Non tutti riescono a parlare onestamente dei propri sentimenti o delle ansie e tormenti; proprio per questo i discorsi a distanza sono molto efficaci. Per esempio, vi piace un ragazzo e non siete sicure dei suoi sentimenti nei vostri confronti. In un discorso a distanza si può spiegare senza essere timidi i propri sentimenti ... e andare a dormire con l'anima in pace.
- PERDONO. Lo si può chiedere anche a distanza.
- PROPOSTE. Proponete alla persona alcune soluzioni del conflitto (uscita da un vicolo cieco) e vedrete che lei o inizia da solo a realizzare la variante che preferisce o vi farà capire quale soluzione potrebbe essere comoda per entrambi.
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martedì 7 novembre 2017

L'ALLEGRIA é COME IL SOLE

≪. . . L’allegria rappresenta per il corpo quello che il
sole e la rugiada significano per i fiori e per le piante. . . ...≫
L’emotività, la paura, le preoccupazioni, la gelosia, il dolore, la fretta, la disonestà, la rabbia, alterando le funzioni del corpo, producono enervazione e, di conseguenza, tossiemia.

dr. Shelton

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lunedì 6 novembre 2017

LE FRASI CHE BLOCCANO IL CERVELLO

Alcune frasi codificano il cervello, impostando la non azione, la non ricerca della soluzione. Purtroppo, le usiamo spesso, mentre i neuropsicologi avvertono: occorre liberarsi da questa abitudine.

1. HO LA SALUTE DEBOLE. Ricordate che non esistono le persone perfettamente sane. Non importa quante forze abbiate, l'importante è come le applichiate. Una persona con un braccio solo, un giocatore di golf, diceva: "Un braccio solo + una giusta impostazione è molto più di due bracca + una sbagliata impostazione."
Se vi sembra di avere una cattiva salute, prima imparate a gestire le vostre emozioni. Tre malati su quattro sono vittime delle patologie con una forte percentuale emozionale.


2. NON HO ABBASTANZA CERVELLO. Se vi sembra di non essere abbastanza intelligenti, cercate di capire che il modo di pensare è più importante del coefficiente IQ. E' importante l'efficacia con la quale usate il cervello... la capacità di lavorare con pazienza e tenacia su un problema vale più di un cervello pigro con grandi potenzialità.

3. SONO TROPPO VECCHIO/GIOVANE. La gente parla dell'età per giustificare la sua grigia esistenza. Ma gli esempi della vita mostrano il contrario. la pittrice americana Ann Robertson Moses ha iniziato a dipingere a 70 anni, dopo la morte del marito, e a 90 anni ha guadagnato in un anno più che in tutta la sua vita. Ricordate che iniziare a fare ciò che amate non è mai tardi7 né presto.

4. SONO SFORTUNATO. La fortuna non è mai causale. Dietro ad una "fortuna" si può distinguere la preparazione, la pianificazione, un certo modo di pensare. Sviluppate queste qualità a la fortuna non tarderà...

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