martedì 12 marzo 2024

LE VIBRAZIONI DEI SOLDI


L'ENERGIA DEI SOLDI "...Anche i soldi hanno le loro frequenze e vibrazioni. Di solito dicono che siano le frequenze del chakra della radice, il primo chakra.
Dal mio punto di vista i soldi sono collegati alle frequenze della società umana, sono frequenze theta. Per esempio, sintonizzandovi alle risonanza di Schumann potrete migliorare la vostra interazione con la società, e come risultato, anche la sfera del denaro. Non è così semplice però, non vuol dire che potrete risolvere i vostri problemi automaticamente. Occorre fare degli sforzi, ma se la vostra attività include l'interazione con altre persone (ed è difficile guadagnare i soldi in qualche altra maniera) e vi sintonizzate sui ritmi theta, diventerete più attraenti per i vostri clienti, perché a livello inconscio saranno attirati da queste vibrazioni.
Più è forte la vostra connessione con la noosfera a livello theta, più informazioni riuscirete a captare dalla noosfera, e più diventerete interessanti per gli altri.

Questo non significa che domani sarete ricchi e risolverete tutti i vostri problemi di denaro; i soldi sono una specie di "chip" che rappresenta un tipo di energia, e non si può dire quanta energia di questo tipo riceverete.

Un altro segreto è quello di non accumulare il denaro. Quando inizierete a farlo, la fonte di questa energia sarà sicuramente staccata, perciò è meglio prendere e dare, diventando come una "pompa". Non fissatevi sui soldi, se date loro troppa importanza il flusso si indebolirà. Prendete il minimo indispensabile e date il resto, allora il flusso sarà costante e crescente."

(dalla risposta di Lenny Rossolovski al forum dell'Istituto)




Meditazioni neuroacustiche consigliate;
Meditazione stimolazione theta

Meditazione risonanza di Schumann

Meditazione I ritmi bioplanetari della terra


La Risonanza Schumann vibra a un impulso di 7.83 Hz e si dice che sia il battito cardiaco della madre terra.

E’ stato dimostrato da studi scientifici che se le onde cerebrali di una persona risuonano a 7.83 Hz, tale individuo gode di ottima salute fisica e psicologica. Molti esperti ritengono che la vasta gamma di frequenze elettromagnetiche artificiali da cui siamo circondati da tutti i giorni, (tra cui elettrodomestici, wifi e telefoni cellulari) interferiscano sulla frequenza benefica naturale della Terra. Questo può farci sentire più stressati, stanchi e fuori equilibrio. Pertanto, sintonizzandoci alla frequenza 7.83 Hz torniamo ad uno stato di sintonia con la frequenza magnetica del pianeta e sperimentiamo numerosi benefici tra i quali: maggiori capacità di lettura/apprendimento, ringiovanimento ed equilibrio fisico e mentale inoltre ci si sente piu' motivati e radicati, il chakra della radice viene energizzato dall'ascolto della frequenza Shuman

Altro beneficio comune derivante dall’esposizione alla Risonanza di Schumann è quello di sentire profonda unità ed armonia con tutto ciò che ci circonda, fenomeno questo che viene spesso descritto anche negli antichi insegnamenti, questa è semplicemente la conseguenza di sentirci allineati con la frequenza del nostro pianeta.

La via del Transurfer - https://faregruppo.blogspot.it


Salvatore Brizzi

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IL VENTO DELL'INTENZIONE ESTERNA

Vi sembra di essere in balia di circostanze che non siete in grado di cambiare.
Di fatto è un’illusione, una finzione che si può smascherare facilmente, a volerlo.
Il fatto è che tutti noi, inconsapevolmente, giriamo attorno a un circolo vizioso: osserviamo la realtà – esprimiamo il nostro rapporto rispetto ad essa – e lo specchio fissa il contenuto di questo rapporto nella realtà. Per trasformare la realtà bisogna uscire da questo circolo.


Guardate la realtà che vi sta intorno e credete che sia impossibile cambiarla. È effettivamente così. Con la vostra intenzione interna cercate di influire sul riflesso, ma non siete in grado di esercitare un’influenza di un certo valore. Da questa parte della specchio le possibilità sono troppo limitate. D’altra parte, siete
in grado di prendere sotto il vostro controllo il vostro rapporto nei confronti della realtà, e così facendo permettete che a occuparsi della situazione sia l’intenzione esterna. Per questa forza non esiste nulla di irrealizzabile. Dall’altra parte dello specchio esistono delle varianti di sviluppo degli eventi che la ragione umana non è nemmeno in grado di sospettare.


Ebbene, per innescare il meccanismo dell’intenzione esterna occorre realizzare il quinto principio speculare: occorre trasferire l’attenzione dal riflesso all’immagine. In altre parole, bisogna prendere il controllo dei pensieri, pensare non a quello che non si vuole e che si vuole evitare, ma a quello che si desidera
e si ambisce raggiungere. Date ancora una volta un’occhiata alla formula del circolo vizioso. L’uomo si muove in senso letterale lungo questo circolo

speculare, come un asino. Legato allo specchio per il tramite del suo modo di rapportarsi alla realtà (e cioè con reazioni primitive nei confronti degli eventi), egli cerca con la stessa leggerezza di raggiungere il riflesso nel tentativo di cambiare in esso qualcosa.

E ora proviamo a girare il circolo speculare all’indietro: esprimiamo il nostro rapporto – lo specchio fissa il contenuto di questo rapporto nella realtà – osserviamo la realtà. Cosa otteniamo? La constatazione primitiva e inutile del riflesso sparisce per lasciare il posto a una constatazione intenzionata e finalizzata dell’immagine. Al posto di esprimere, al solito, insoddisfazione
per quanto visto nello specchio, decido di dargli la schiena e cominciare a formarmi nei pensieri quell’immagine che vorrei vedere. Questa è l’uscita dal labirinto speculare. Il mondo si è fermato, dopodiché mi si è mosso incontro. Ed ecco che io già non corro, ma sto fermo sul posto, e ora è la realtà stessa
a venirmi incontro ed è già un nuovo vento quello che mi soffia sul viso: è il vento dell’intenzione esterna.


Ho fatto tutto esattamente al contrario: ho interrotto il mio insensato inseguimento dell’immagine, ho mollato il mondo e gli ho permesso di districarsi da solo in conformità ai miei pensieri. Il circolo speculare è rimasto comunque chiuso, però ora non sono io a girare in cerchio ma è il circolo a girare da solo, mosso dall’intenzione esterna. A sostituire la mia intenzione interna è sopraggiunta quella esterna, giacché ho rinunciato a ogni tentativo di influire sul riflesso. Semplicemente, ma in modo mirato, formo nei miei pensieri l’immagine che desidero, e lo specchio duale, da solo, incarna in realtà il settore corrispondente dello spazio delle varianti.


L’unica difficoltà sta nella singolarità della situazione. È insolito che l’elemento

“osserviamo la realtà” sia stato spostato alla fine del circolo. L’uomo è più che altro abituato ad agire secondo la regola: “Ripeto quello che vedo”. Egli invia
al mondo la sua visione e il mondo, come un’eco, gli rimanda indietro solo una sostanza svuotata di senso: «Non voglio che piova!» – «Che piova, che piova!»; «Non voglio studiare» –
«Studiare, studiare»; «Non voglio lavorare» – «Lavorare, lavorare
». Come risultato, nella realtà si incarna il contenuto raffinato
del modo di rapportarsi.

Ci si può immaginare il monologo dello specchio, stanco di tutte queste assurdità:
«Stai male. Ho capito, cosa ti serve per sentirti meglio? Non vuoi. Forse ti deciderai finalmente a spiegarmi esattamente quello che desideri?».
«Non ti piace. Su, fammi sapere mio caro, cosa ti serve?».
È tutto molto semplice. Bisogna cambiare il rapporto e trasformarlo da negativo a positivo. Occorre fare un bell’inventario dei pensieri e togliere da lì tutte le negazioni: non soddisfazione, non desiderio, non accettazione, non approvazione, odio, mancanza di fiducia nel successo. Bisogna prendere tutta questa immondizia, metterla in un sacchetto e gettarla nella spazzatura. I vostri pensieri dovranno essere orientati solo su quello che volete e che vi piace fare. Soltanto allora lo specchio renderà un riflesso solo positivo.


È necessario capire che questa nuova realtà favorevole non verrà formata subito. Servono pazienza e consapevolezza. Ora, però, non è come prima: voi non reagite ai fattori della realtà circostante ma prendete il comando di voi stessi e
inviate intenzionalmente al mondo i vostri pensieri- forma. Malgrado l’apparente riflesso negativo, sforzatevi di esprimere un rapporto positivo.
Certo, la situazione è, diciamo, insolita, del resto cos’è meglio: trovarsi in balia delle circostanze come la gente normale o disporre del proprio destino a proprio piacimento? L’umore delle persone si forma come reazione alle circostanze positive o fallimentari che si sono sviluppate.

La tendenza al negativismo, di norma, trattiene la disposizione d’animo a un basso livello, ma bisognerà fare diversamente: crearsi intenzionalmente un umore positivo. Già solo il fatto che sono in grado di gestire la realtà mi basta per sollevare notevolmente lo spirito. Con la mia intenzione scelgo i colori per la mia
realtà; indipendentemente dalle circostanze, mi posiziono su alte note e faccio tutto ciò consapevolmente, non reagisco più primitivamente ai fattori irritanti. Occorre farsi quest’abitudine. Per creare l’umore giusto può venire in aiuto la diapositiva, un’immagine musicale, visiva, a vostra scelta. Idealmente dovrebbe essere una diapositiva che contiene l’immagine del vostro fine portato a compimento e di voi pienamente soddisfatti del risultato.


D’altra parte, tenetevi pronti al fatto che per un po’ di tempo nello strato del vostro mondo non si noteranno cambiamenti di sorta o addirittura si produrranno
eventi spiacevoli. Tenetelo presente ma non scoraggiatevi: si tratta di disagi temporanei, dovuti al “trasloco”, a un nuovo livello di rapporti con la realtà. Sapete, infatti, che lo specchio risponde con un certo ritardo. Quali che siano le circostanze, bisogna continuare a seguire la propria linea e sopportare con pazienza e tranquillità la pausa transitoria, durante la quale non succede niente. Ci si deve comportare come nella favola, dove si dice: «Se ti giri a guardare diventi di pietra!». Anche se nello specchio sta succedendo un caos infernale, io so che non c’è niente da temere: prima o poi in esso si rifletterà proprio quell’immagine che io sto creando nei miei pensieri. Se non cederò alla tentazione di voltarmi e rimarrò fermo sulle mie posizioni, nello specchio si formerà la mia realtà. Andrà tutto come dico io.


Dovete guardare il mondo come se voi aveste già quello che
volete o foste in procinto di averlo. Ricordatevi che lo specchio materializza quello che è nei vostri pensieri. VZ




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giovedì 29 febbraio 2024

SENTIRE E' IL SEGRETO

Le idee sono impresse sul subconscio per mezzo del sentimento. Nessuna idea pu essere ò impressa nel subconscio fino a quando non è sentita, ma una volta sentita, sia essa buona, cattiva o indifferente, deve essere espressa. Il sentimento è l'unico mezzo attraverso il quale le idee vengono convogliate al subconscio. 3 Pertanto, l'uomo che non controlla i suoi sentimenti pu facilmente impressionare il ò subconscio con stati indesiderati. 

Con controllo dei sentimenti non si intende la costrizione o soppressione dei tuoi sentimenti, ma piuttosto la disciplina di sé ad immaginare e intrattenere solo quei sentimenti che contribuiscono alla propria felicità. Il controllo dei tuoi sentimenti è molto importante per una vita piena e felice. Non intrattenere sentimenti indesiderabili né pensare con partecipazione al male in nessun modo o forma. Non soffermarti sulle imperfezioni tue o di altri, perché farlo equivale a impressionare il subconscio con queste limitazioni. Quello che non vuoi che sia fatto a te, non sentire che è fatto a te o a un altro. Questa è tutta Legge per una vita piena e felice. Tutto il resto sono parole. Ogni sentimento crea un'impressione subconscia e, se non viene contrastato da un sentimento più potente di natura opposta, deve essere espresso. Il dominante tra i due sentimenti è quello espresso. 'Sono sano' è un sentimento più forte di 'Io sar sano'. Sentire ò che sarò equivale a confessare che non sono, “Io sono” è più forte di “Io sar ”'. 

Ci che ò ò senti di essere domina sempre su quello che senti che vorresti essere; quindi, per essere realizzato, il desiderio deve essere sentito come uno stato che è adesso, piuttosto che come uno stato che non è. Il sentimento precede la manifestazione ed è il fondamento su cui poggia tutta la manifestazione. Presta attenzione ai tuoi stati d'animo e sentimenti, perché c'è un collegamento ininterrotto tra i tuoi sentimenti e il tuo mondo visibile. Il tuo corpo è un filtro emotivo e porta i segni inconfondibili delle tue emozioni prevalenti. Disturbi emotivi, in particolare le emozioni represse, sono le cause di tutte le malattie. Pensare intensamente a un torto senza dare voce o esprimere quel sentimento, è l'inizio della malattia - dis-agio, sia nel corpo che nell'ambiente. 

Non intrattenere sentimenti di rammarico o di fallimento perché la frustrazione o il distacco dai tuoi obiettivi da come risultato il disagio. Pensa con partecipazione emotiva solo allo stato che desideri realizzare. Sentire la realtà dello stato ricercato e vivere ed agire su questa convinzione è la strada di tutti gli apparenti miracoli. Tutti i cambiamenti di espressione sono determinati da un cambiamento di sentimento. Un cambiamento di sentimento è un cambiamento di destino. Tutta la creazione avviene nel campo del subconscio. Ci che tu devi acquisire, ò quindi, è un controllo riflessivo del funzionamento del subconscio, cioè il controllo delle tue idee e dei tuoi sentimenti.

L'aspetto cosciente (oggettivo) o maschile è veramente il capo e domina il subconscio (soggettivo), cioè l'aspetto femminile. Tuttavia, questo dominio non è quello del tiranno, ma quello dell'amante. Cos , assumendo il sentimento che sarebbe il tuo se fossi già in ì possesso del tuo obiettivo, il subconscio viene mosso a costruire la somiglianza esatta della tua assunzione. I tuoi desideri non vengono accettati dall'inconscio fino a che non assumi il sentimento della loro realtà, perché solo attraverso il sentimento un'idea viene inconsciamente accettata e solo attraverso questa accettazione subconscia è sempre espressa.
 

 

 

 

 

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..Incarnandosi sulla Terra

"...Incarnandosi sulla Terra l'anima riceve il corpo, come un astronauta veste una tuta spaziale. La tuta è perfetta in tutti i sensi, è adatta sia agli spostamenti dell'astronauta in un ambiente estraneo e ostile sia a tutte le ricerche programmate. La tuta è anche dotata di uno speciale computer di bordo con l'intelligenza artificiale (la mente) e di sistema di autoregolazione. Ma secondo il programma l'astronauta subito dopo l'atterraggio dimentica chi è lui e da dove è venuto. Mentre la tuta dotata di mente (il suo corpo) inizia subito a chiedere le cure e le attenzioni. Di notte vuole riposare e di giorno, mangiare. Presto si chiarisce che la soddisfazione del corpo dura poco, e il numero delle richieste cresce continuamente. Oltre al cibo, il corpo necessita di un'abitazione, di vestiti e di molto altro, acquistabile con il denaro. Così l'uomo va a lavorare per avere i soldi. Il lavoro gli occupa quasi tutto il giorno, ma poi ci sono altre cose da fare, sempre per la manutenzione della "tuta": andare a fare la spesa, preparare le pietanze, lavare i vestiti, pulire la casa per il benessere della tuta... e la "tuta" vuole anche il sesso e il sonno. Al mattino il ciclo si ripete, e la vita si trasforma in un teatro dell'Assurdo, dove la tuta è più importante dell'astronauta. È triste constatare che miliardi di persone vivono in questo Teatro spendendo quasi tutte le forze, i mezzi e il tempo per la manutenzione della loro "tuta spaziale" anziché fare da protagonisti sul palcoscenico della vita..."
(Anonimo)




ADVANCED MIND INSTITUTE
Questo programma ha due obiettivi, a prima vista incompatibili tra loro: abbassare il livello dell’ansia e aumentare il potenziale energetico. Di solito o ci si rilassa o si carica; come è possibile parlare di questi due stati insieme? In realtà, è possibile.
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martedì 27 febbraio 2024

Diventate padroni del vostro proiettore!

Nella vostra realtà avete il film che vi state proiettando in testa, nel vostro “proiettore cinematografico” personale. Ciò che disegnate nei vostri pensieri è esattamente ciò che poi vedete. Il problema sta nel fatto che la gente di solito fa il contrario: ciò che vede, disegna. Cogliete la differenza?
Il ricco, svegliandosi alla mattina, vede intorno a sé un ambiente lussuoso, la colazione servita a letto, un magnifico panorama che si apre dalla sua terrazza e gli fa pensare: “Quasi quasi mi farei un giretto in yacht. O forse un salto sulle Alpi...?”. È così che il ricco constata la sua realtà.
I pensieri del povero, invece, sono pieni dei problemi che deve risolvere, che lo disgustano ma a cui continua a pensare perché non riesce a vedere nient’altro di diverso. Guarda il suo portafogli e pensa a quali delle cose dovrà rinunciare per essere sicuro di arrivare a fine mese. Anche lui constata la sua realtà, si proietta il suo film personale.
Entrambi disegnano nella propria mente tutto ciò che sta davanti ai loro occhi e che trova continua e nuova conferma nella realtà di ciascuno dei due. Ma nessuno di loro si è inserito in testa questi film.
Le circostanze si sono formate in modo tale che il primo ha avuto fortuna, mentre il secondo no. Il principio esistenziale, però, è lo stesso per entrambi, e cioè, detto in modo figurato: ciò che vedo, canto; ciò che canto, vedo, e così ancora una volta, e ancora, ancora, all’infinito.
La cosa interessante, però, è che tutto può cambiare in un attimo, sia per il povero che per il ricco. Nel film che ci si pro-ietta nella vita può accadere di tutto, di brutto e di bello, e tutto dipende da quanto ci si lascia coinvolgere dagli avvenimenti.
Se succede che il ricco, nel suo film, cominci a un certo punto a cogliere dei presagi negativi e a lasciarsene affliggere, fino a temere, per esempio, il fallimento dei suoi affari, cosa accadrà? Accadrà che egli, inserendo nel suo proiettore una pellicola con uno scenario negativo e facendola girare, vedrà le sue peggiori aspettative prender forma.
Al contrario, se il povero, nel suo vivere quotidiano, comincia a prestare attenzione al fatto che i suoi problemi si stanno risolvendo, ciò potrebbe essergli di ispirazione: egli si potrebbe rendere conto che gli si stanno aprendo nuove prospettive e grazie a questo comincerebbe a vedere uno spiraglio di luce in fondo al tunnel e ciò lo aiuterebbe a credere che egli è in grado di uscire dal suo stato di povertà. E sicuramente la sua realtà cambierebbe di li a poco, giacché nel suo proiettore personale, ora, l’uomo sta facendo girare uno scenario positivo.
A quale conclusione vogliamo arrivare? Alla conclusione che le circostanze gestiscono le persone. Un evento spiacevole ha il potere di spiazzare completamente una persona, di indurla a inserirsi in testa un film negativo. La stessa cosa succede con la fortuna: arriva come un fenomeno esterno, indipendentemente dalla volontà dell’uomo, e ciò perché l’uomo non è padrone del suo proiettore. Si lascia girare in testa, in modo passivo e inconsapevole, il film che gli è stato messo, che gli è stato inserito dalle circostanze.
I pensieri sono un fenomeno che le persone non sono abituate a gestire. L’uomo ha imparato a gestire le proprie azioni, ma non i propri pensieri. È più semplice costringersi a fare una qualsiasi cosa che non a pensare a qualcosa di concreto, non è vero?
Provate a immaginare questa scena: state camminando per strada con un fine preciso e a un certo punto vi si avvicina un estraneo, vi prende per mano e vi porta dove pare a lui, mentre voi lo seguite, ubbidienti e passivi. Vi sembra poco reale? Ma è proprio quello che succede con i vostri pensieri!
Diventate padroni del vostro proiettore! Fateci girare dentro non ciò che vedete ma ciò che volete vedere. Gestendo il corso dei vostri pensieri, gestite la realtà. Guardatevi intorno: la maggior parte delle persone è immersa in uno stato letargico, di sogno a occhi aperti. Sembrano dei ricevitori di programmi trasmessi da qualche parte dall’esterno. Sembra che stiano guardando un film altrui. Voi invece dovete diventare trasmettitori, proiettare il vostro film.
La realtà non cambierà immediatamente. All’inizio, per inerzia, continuerà il triste serial di prima. Ma se per un tempo sufficientemente lungo riuscirete a trasmettere con fermezza la vostra intenzione, nel vecchio serial cominceranno pian piano a comparire le prime immagini del nuovo programma e alla fin fine la nuova realtà sostituirà completamente la precedente.
VZ scardinare il sistema tecnogeno
 


 il programma “La guarigione della mente” è una meditazione che dispone di molti strumenti d’azione neuroacustica.

Il suo principale obiettivo è la rimozione dell’ansia e dell’angoscia, l’armonizzazione dello stato mentale.
Aiuterà a liberarsi dalle idee fisse, dalle preoccupazioni e dalla negatività, dalle fobie, dalle paure, dagli stati isterici: da tutto ciò che agisce negativamente sulla psiche.

 

 

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lunedì 26 febbraio 2024

RECLAMA IL TUO POTERE

«In un mondo piatto, io sono un discepolo della profondità. Con il mio lavoro vado in luoghi in cui molti non possono (o non vogliono) andare: alla radice della sofferenza umana. Quindi sono molto serio quando dico che questo libro è una mappa di vita proveniente dalle trincee. Se fino a ora non hai ottenuto risultati, probabilmente è perché ti sei focalizzato sui sintomi di quello che ti tiene bloccato, ma non sei andato alla radice.»

«All’identità della vittima corrisponde un certo stato emotivo. Se ti identifichi come una vittima, cadi in una sorta di trance, ed è così che vedi il mondo. È come dire: «Io sono la mia ferita» e il resto del mondo concorderà con te! Troverai altre persone ferite che giustificheranno la loro identità basata sulla ferita e rimarrete insieme, feriti e bloccati indefinitamente. La tragedia è che, oltre a fare questo, ti taglierai fuori dal tuo Scopo.»


«Oggi potrebbe essere un giorno di sfida. Inizierai a vedere in che modo hai consentito a persone con le migliori intenzioni, e che potresti amare con tutto il cuore, di essere tue complici nell’impedirti di vivere il tuo Scopo. Va bene così. Sebbene tu possa essere sconvolto o frustrato nei confronti di coloro della cui approvazione in passato avevi bisogno per sopravvivere, alla fine, il boccone più difficile da mandar giù è che sei stato TU a ostacolarti. Puoi anche proiettare le tue frustrazioni su di loro, ma in realtà la persona verso cui provi frustrazione o rabbia sei proprio TU.»
 

https://www.macrolibrarsi.it/libri/__reclama-il-tuo-potere.php?pn=2812

 

 

 

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AURA PROTETTIVA

“Fai una cosa. Ogni notte, prima di andare a dormire, siediti sul letto e immagina un’aura intorno al tuo corpo, a venti centimetri dal corpo, con la sua stessa forma, che ti circonda, e che ti protegge. Diventerà una difesa. Fallo solo per quattro o cinque minuti, e poi, continuando a sentirla, vai a dormire. Addormentati, immaginandola come una coperta che ti protegge, in modo che nessuna tensione possa entrare dall’esterno, nessun pensiero possa entrare dall’esterno, nessuna vibrazione esterna possa penetrarti.


E sentendo quest’aura, addormentati. Dev’essere l’ultima cosa che fai nella giornata. Poi vai a dormire, in modo che la sensazione continui nel tuo inconscio. Questo è tutto. L’intero meccanismo consiste nel cominciare a immaginare consciamente, e poi addormentarsi. Poco a poco, mentre stai per addormentarti, l’immagine permane. Tu ti addormenti, ma l’immagine entra nell’inconscio. E si trasforma in una straordinaria e fortissima energia.


Il problema viene dall’esterno. Non hai un’aura protettiva. Succede a molti, perché non sappiamo come proteggerci dagli altri. Gli altri non sono solo in un certo posto – diffondono il loro essere continuamente in sottili vibrazioni. Quando qualcuno teso ti passa vicino, lancia frecce di tensione tutt’intorno a sé – ma non le dirige contro di te in modo particolare, sta solo buttando fuori. E ne è inconsapevole, non lo fa apposta. Deve buttare fuori la tensione perché è troppo carico. Diventerebbe pazzo se non lo facesse. Non ha deciso di farlo. Sta traboccando. È troppa, e lui non riesce a contenerla, così continua a traboccare.


Quando qualcuno ti passa vicino ti butta addosso qualcosa. E la meditazione ti rende ricettivo, molto ricettivo. Così, quando sei solo, va bene. Quando sei circondato da persone che meditano, va molto bene.
Quando invece ti trovi nel mondo, in mezzo alla folla, e le persone non meditano, ma sono tese, ansiose e hanno migliaia di preoccupazioni in testa, allora tu cominci a sentirle. E sei molto vulnerabile.
La meditazione ti rende molto aperto, e qualunque cosa può penetrarti.
Se si medita bisogna crearsi un’aura protettiva. Talvolta accade automaticamente, talvolta no. A te non sta succedendo automaticamente, così devi lavorarci. Entro tre mesi ci riuscirai. In poco tempo, dalle tre settimane ai tre mesi, comincerai a sentirti molto forte. Dunque addormentati immaginando l’aura.


La mattina il primo pensiero deve essere ancora questo. Nel momento in cui ti rendi conto di non dormire più, non aprire gli occhi. Ma senti l’aura sopra il tuo corpo, che ti protegge. Fallo ancora per quattro o cinque minuti, poi alzati.Mentre ti fai il bagno o prendi il tè continua a ricordarla. Poi, durante la giornata, quando hai un po’ di tempo – in macchina, in treno, o in ufficio quando non hai nulla da fare – rilassati ancora in quest’immagine. Per un momento sentila ancora. Entro tre mesi comincerai a sentirla quasi come una cosa solida. Cerca di crearti un’aura protettiva... ovunque vai ti arriveranno delle cose, ma poi torneranno indietro, non ti toccheranno.”


TRATTO DA: Osho, Dance your way to god 


Il programma "La correzione dell’aura" usa una banda particolare di frequenze con le quali sarete in grado di avvertire il vostro guscio energetico. Basta mettere in testa le cuffie e dopo alcuni minuti avvertirete gli eventuali problemi e li correggerete.
Questo potrebbe sembrare fantascienza, ma praticamente tutti i volontari che hanno testato il programma hanno notato il netto miglioramento del loro stato. Abbiamo testato il programma su una decina di volontari e ora siamo convinti delle realtà dei cambiamenti avvenuti.

Il programma include alcuni strati acustici, ognuno dei quali contiene una certa registrazione energetica. Tutti gli strati (ce ne sono più di 10), messi insieme, formano un modello vibro - acustico che agisce sull’aura umana. In questo modo, avrete uno strumento neuro acustico che funziona, con il quale potrete non solo sentire l’aura ma anche correggere i suoi eventuali danni.



Link LA CORREZIONE DELL'AURA
 


 

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