Tafti è sia forte che femminile, bella e insolita, audace e civettuola, rettilinea e talvolta giocosa - e questa è la sua unicità. La sua immagine attira con i suoi contrasti, energia potente e sincerità.
Unisce tutte le qualità che per secoli sono state insite nelle donne reali, nello stesso modo in cui cantavano i poeti e ai cui piedi regni, palazzi e cuori piegavano gli uomini più potenti dell'epoca.
A qualcuno non piace categoricamente Tufti, qualcuno la ammira - ma non lascia indifferente nessuno. Taft ci insegna a impostare (creare) per noi stessi qualsiasi realtà. E chi vuole avere la stessa personalità brillante e attraente di come sarà - nel libro "La sacerdotessa Tufti" racconta come farlo.
Degno di nota è una storia. All'inizio del 2018, tutte le notizie sensazionali indefinite si sono diffuse in tutto il mondo: in Egitto, non lontano dal complesso delle piramidi di Giza, gli archeologi hanno scoperto una tomba di circa 4400 anni. La sepoltura apparteneva a una sacerdotessa di nome Hetpet, che visse durante la Quinta dinastia dei faraoni.
Non ci sono vocali nell'antica lingua egiziana e i ricercatori non sanno come suonasse la lingua, quindi le vocali vengono aggiunte arbitrariamente. Inoltre, nelle lingue orientali, i suoni "p" e "f" sono descritti dalla stessa lettera. Quindi il nome, che gli archeologi interpretavano come Hetpet, avrebbe potuto benissimo sembrare Itfat.
La ricca decorazione della tomba indica che la sacerdotessa era uno speciale di alto rango, vicino alla famiglia reale, quindi ha pagato gli onori più alti.
La tomba è fatta di mattoni di argilla, le sue pareti sono ricoperte di dipinti colorati. I murales sono molto ben conservati. Alcuni dei dipinti raffigurano la stessa Hatpet, che benedice la caccia e la pesca, o seduto a un tavolo pieno di offerte. Su altri puoi vedere le persone coinvolte nella fusione del metallo, nella fabbricazione indefinita di articoli in pelle o nella danza.
Altro sugli affreschi presenti scimmie. Alcuni raccolgono frutta, altri ballano davanti ai musicisti. Gli egiziani all'epoca tenevano le scimmie come animali domestici. Apparentemente, quella civiltà viveva molto bene, in abbondanza.
Naturalmente, sorge la domanda se la sepoltura trovata abbia qualcosa a che fare con la nostra sacerdotessa Itfat.
Come determinato dagli archeologi, Hetpet visse circa 4.400 anni fa ed era una sacerdotessa del tempio della dea Hathor. E Itfat era una sacerdotessa del tempio di Iside e visse 3000 anni fa, nel 970-911 a.C. Queste incoerenze suggeriscono che Itfat e Hetpet non sono quasi la stessa persona.
Tuttavia, la realtà, mescolando i film, a volte cambia in modo retroattivo fatti storici, come menzionato nel capitolo "Infinito all'infinito" dal libro "La sacerdotessa Tufti". Se anche i fatti recenti stanno cambiando, come nell'effetto Mandela,allora cosa possiamo dire di fatti che hanno diverse migliaia di anni.
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mercoledì 31 luglio 2019
non sei importante nè insignificante.
Obiettivo per la pace interiore: non sei importante nè insignificante.
Ridurre l'importanza non solo ridurrà significativamente il numero di problemi nella vostra vita. Abbandonando l'importanza esterna ed interna, si ottiene un tesoro, cioè la libertà di scelta. Come si può chiedere, dato che secondo il primo principio del Transurfing, abbiamo già la libertà di scelta? Hai qualcosa, certo, ma non puoi prenderla, perchè a causa dell'importanza, tutta la vita viene spesa a combattere contro le Forze Equilibratrici. A seguito di questo non ti rimane energia sufficiente non solo per la scelta, ma anche per pensare a ciò che vuoi dalla vita.
Qualsiasi importanza che tu atribuisci, sia interna che esterna, ti allontana dal tuo "essere consapevole". Noi tutti non abbiamo alcun significato particolare in questo mondo. ( Cioè siamo unici ed irripetibili, siamo meravigliosi nella nostra unicità, ok, ma non siamo l'elemento più significativo dell'universo....)
E allo stesso tempo, tutte le ricchezze di questo mondo sono a nostra disposizione. La gente non vede un nesso causale tra l'importanza creata e i problemi, così sembra loro che il mondo sia un ambiente ostile, dove non è per niente facile ottenere ciò che si vuole.
Sta di fatto però che l'unico ostacolo alla realizzazione del desiderio è l'importanza creata artificialmente, attribuita agli eventi e alle altre persone.
La riduzione dell'importanza esterna non ha nulla a che fare con l'abbandono e la sottovalutazione. Al contrario, l'incuria è un segno contrario di importanza. La vita dovrebbe essere trattata in modo più semplice. Non trascurare, ma non sopravvalutare.
Diminuire l'importanza interna non ha nulla a che fare con l'umiltà e la disistima di sè stessi. Concediti il lusso di essere te stesso. Non esaltare o sminuire le tue virtù e i tuoi difetti.
VZ
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martedì 30 luglio 2019
CAMBIA IL RIFLESSO
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Questa è l'essenza del transurfing: si forma un riflesso nello specchio del mondo. Definisci, segna la tua intenzione, come espressione del tuo viso, e regalati il piacere di osservare come cambia il riflesso. Prendi il tuo diritto di avere ragione. Di ' a te stesso: " meglio che io sappia quale specchio scegliere e come stare davanti ad esso!" ecco come il bambino si pone nella galleria degli specchi. Gli adulti si sono dimenticati che una volta sapevano come comportarsi.
Sai di cosa sto parlando?
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Dal libro: l'apice della realtà
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vadim_zeland_official
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L'attribuzione di Importanza
Uno dei principali ostacoli sulla via della realizzazione del desiderio è l'importanza creata artificialmente (L'attribuzione di Importanza) . L'importanza sorge quando si crea un'enfasi eccessiva su qualcosa. Ecco quello che fanno molte persone: costruiscono un muro sulle fondamenta dell' importanza, e poi cercano di scavalcarlo
L'importanza è l'eccesso di potenziale puro, la cui eliminazione da parte delle Forze Equilibratici è inevitabile, e questo creerà molti problemi alla persona che crea questo potenziale.
L'importanza interna, intrinseca, si manifesta come eccessiva valutazione dei propri punti di forza o di debolezza.
La formula che accompagna l'importanza interna è:
"Sono una persona importante", oppure "Faccio un lavoro importante".
L'importanza esterna è anch'essa creata artificialmente, un'attribuzione di importanza da una persona che avviene quando si dà eccessiva importanza a un oggetto o ad un evento nel mondo esterno. ( NdR Io aggiungo...ad una persona ed ai relativi sentimenti che accompagnano il relazionarsi con questa persona)
La formula che accompagna l'importanza esterna è: "Questo qualcosa di importante per me" o "E' molto importante per me fare qualcosa".
Immagina di dover camminare su un tronco disteso per terra. Non c'è niente di più facile. E ora devi passare attraverso lo stesso tronco gettato sui tetti di due grattacieli. Questo fattore esterno diventa molto importante per te , e non sarai in grado di convincerti del contrario.
L'unico modo per eliminare l'importanza esterna è attraverso l'assicurazione (Rassicurazione?). Per ogni caso specifico, l'assicurazione sarà diversa. La cosa che conta è non mettere tutto sulla stessa scala. Ci deve essere una specie di contrappeso, una protezione, un modo di riserva.
Per Equilibrarti col tuo strato di mondo e liberarti dai pendoli, è necessario ridurre l'importanza del pendolo. E' necessario monitorare costantemente quanto sia necessario percepire se stessi e il mondo che ci circonda.
Il custode interno non deve dormire.
Se ti trovi di fronte ad una situazione problematica, cerca di determinare dove ti stai "piegando sul bastone", su cosa sei fissato, a cosa attribuisci eccessiva importanza.
Non cercare di superare gli ostacoli
Riduci l'Importanza.
VZ
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lunedì 29 luglio 2019
L'intenzione è capace di tutto.
La questione è quanto è grande la sua forza.
Tuttavia, la forza dell'intenzione non è la forza del desiderio; sei vuoi fortemente qualcosa, è difficile che l'otterrai.
L'intenzione non è nemmeno FEDE, perché dove c'è fede, c'è sempre posto per il DUBBIO.
L'intenzione è la RISOLUTEZZA IMPASSIBILE, indubitabile, incondizionata ad OTTENERE la realizzazione della propria VOLONTÀ, e la pacata CONSAPEVOLEZZA del fatto che SARÀ ESATTAMENTE COSÌ.
L'intenzione liberata dal desiderio, dalla paura, dai dubbi e dagli altri potenziali superflui dell'importanza è un' INTENZIONE PURA, o intenzione esterna.
Vadim Zeland Avanti nel passato
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L' umore positivo porta sempre al successo
L' umore positivo porta sempre al successo
✴️ essendo in un buon rapporto con te stesso e con il mondo circostante, stai trasmettendo una frequenza armoniosa al mondo circostante. Si crea cosi' intorno a sé un 'area di fluttuazioni armoniose, dove tutto diventa un successo. L' umore positivo porta sempre al successo e alla creazione. Quando la sensazione della vacanza diventa un'abitudine, allora sarai costantemente sull'onda della fortuna. La buona fortuna arriva solo nel caso tu veda il lato positivo degli avvenimenti
✴️ se hai dei modi ostili nei confronti del mondo, ti risponderà nello stesso modo. Se esprimi costantemente il tuo malcontento, ci saranno più motivi per essere scontento. Se nel tuo atteggiamento verso la realtà prevale la negatività, allora il mondo intorno ti rivelera' il suo lato peggiore. E al contrario, un atteggiamento positivo sarà il modo più naturale per cambiare la tua vita in meglio. Un uomo ottiene quello che sceglie.
✴️ peggio una persona pensa al mondo , peggio questo mondo diventa per lui. Più si arrabbia per i fallimenti, più volentieri arrivano i nuovi. Se un uomo ha scelto questo modo di esistenza, sta facendo surf ogni giorno al contrario: scivola sulla linea della vita, dove il diavolo lo sta aspettando. Accetta la posizione opposta: nonostante i fallimenti, trova in loro anche il minimo beneficio - è sempre possibile.
✴️ e ' necessario aderire ostinatamente all'idea che tutto va bene, per abbandonare la vecchia abitudine di essere sconvolto e di lamentarsi per qualsiasi motivo. Gioisci di qualsiasi manifestazione del tuo mondo. Questo è, naturalmente, un modo di comportamento molto insolito. Ma l'obiettivo è piuttosto insolito - quello di diventare un mago che soddisfa i suoi desideri. Ciò può essere realizzato con metodi comuni? Prendendo e trasmettendo energia negativa, si crea il proprio inferno. Prendendo e trasmettendo energia positiva, tu crei il tuo paradiso.
✴️ Focalizzarsi su un pensiero negativo significa rafforzare il pendolo distruttivo e dare energia della stessa frequenza. Questa e ' una brutta abitudine. Nel tuo interesse cambia questa abitudine - controlla consapevolmente i tuoi pensieri. Lascia perdere il malcontento e il rifiuto. Sempre e in tutto si possono trovare lati buoni e motivi di piccole gioie..
VZ Dal libro: clip surf
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domenica 28 luglio 2019
La povertà non va esaltata
La povertà non va esaltata, va condannata, totalmente; è come un cancro, deve essere eliminata, non
le si deve tributare alcun rispetto, perché quel rispetto è nutrimento. Non deve essere elogiata in
alcun modo, diretto o indiretto, perché è così che si è propagata nel passato.
E potete notare la contraddizione: da un lato queste persone continuano a dire che la povertà è una
cosa meravigliosa, dall’altro tutti cercano di arricchire i poveri. La contraddizione è in loro: perché
mai tentare di rendere questi poveri più ricchi? Rendeteli ancora più poveri, così saranno ancora più
vicini a dio, prendete loro anche quel poco che hanno, privateli di ogni cosa! E il benvenuto che
riceveranno sarà ancora più grande, saranno accolti con una gioia ancora più grande.
E qual è l’implicazione di tutto ciò? Significa che a dio piace la povertà, vuole che la gente sia
povera. Significa che è contro la ricchezza, gli agi, il lusso… allora perché il paradiso? Infatti il
paradiso non è altro che agi, ricchezza, lusso. Una strana logica: sulla Terra la gente deve soffrire
così che possa essere ricompensata in paradiso. Prima fai ammalare le persone così che possano poi
essere ospedalizzate e curate. Prima feriscile e poi aiutale a guarire le loro ferite. È ridicolo!
La mia aritmetica è molto chiara: la povertà è brutta e deve essere eliminata completamente. Sulla
Terra non dovrebbe rimanerne alcuna traccia e tutte queste consolazioni dovrebbero essere
eliminate.
Osho
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Osho
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Non pensare ai soldi - pensa solo a quello che vuoi ottenere.
Non pensare ai soldi - pensa solo a quello che vuoi ottenere.
Il denaro è difficile da amare senza il desiderio di possedere, quindi è praticamente impossibile evitare relazioni di dipendenza qui. Puoi solo cercare di minimizzare. Gioisci se i soldi sono arrivati a te. Ma non fatevi uccidere in alcun modo per la loro mancanza o perdita, altrimenti ce ne saranno sempre meno. Se un uomo guadagna poco, allora il tipico errore di lui sarà assillante sul fatto che i soldi mancano per sempre. I parametri di tali radiazioni corrispondono alle cattive linee di vita.⠀
Il denaro non è un rimedio, ma un attributo contemporaneo sulla strada verso l'obiettivo. Non ti preoccupare per loro, verranno da te loro stessi. Non pensare ai soldi - pensa solo a quello che vuoi ottenere. Non l'obiettivo si raggiunge con i soldi, e i soldi arrivano sulla strada verso l'obiettivo.
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Non c'è bisogno di preoccuparsi quando spendi i soldi. Così svolgono la loro missione. Se hai deciso di passare, non rammarico. La voglia di risparmiare denaro e il più possibile spendere porta alla creazione di un forte potenziale. In un unico posto, sta saltando e non va da nessuna parte. In questo caso, una grande occasione per perdere tutto. Il denaro deve essere speso saggiamente per essere movimento. Dove non c'è movimento, appare il potenziale. Le persone ricche non fanno beneficenza per niente. E ' così che riducono il potenziale in eccesso della ricchezza accumulata.
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Dal libro: clip surf
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#vadim_zeland_official
Traduzione dal Russo
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l 'intenzione collettiva
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Bisogno di mettere un obiettivo strategico e poi raccogliere le persone e spiegare loro come usare la diapositiva di destinazione. E ' necessario convincere i dipendenti che l'intenzione comune è uno strumento potente per la formazione della realtà che si fa nell'interesse dell'impresa, il che significa la propria. E determinare il lavoro con il target slide come uno dei compiti più importanti. Si può anche raccogliere almeno mezz'ora al giorno e insieme disegnare quadri di un'impresa prospera. Solo una condizione: il risultato di tali eventi dovrebbe essere atteso solo se vengono effettuati in modo sistematico. Altrimenti sarà inutile, e sogni scemi. Il lavoro regolare e concentrato di tutti i dipendenti con forme di pensiero, nonostante il fatto che vi sembrare pochi insoliti, sicuramente si giustifica da solo. Stiamo facendo ginnastica di produzione in alcune imprese, e nessuno pensa che sia ridicolo.
⠀
Una buona illustrazione e prova dell'efficacia di questo approccio è il famoso "miracolo economico giapponese". dal paese agrario sottosviluppato, il Giappone è diventato una delle potenze più high-Tech in un breve periodo. Uno dei fattori più importanti di una rapida ripresa economica è il tratto nazionale del Giappone - la coesione.
⠀
Dal libro: l'apice della realtà
traduzione dal russo , google traslator⠀
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SE ...
Se avete paura la vita vi spaventerà sempre.
Se siete aggressivi, la vita vi aggredirà.
Se avete voglia di lottare, avrete dei rivali.
Se vivete con il senso di colpa la vita troverà il modo per "punirvi".
Tutto ciò ha l'unico scopo: farvi vedere ciò che siete e che cosa avete nell'anima.
La vita vi vede così come siete dentro.
E non come vorremmo sembrare a lei o a chi ci circonda.
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Se siete aggressivi, la vita vi aggredirà.
Se avete voglia di lottare, avrete dei rivali.
Se vivete con il senso di colpa la vita troverà il modo per "punirvi".
Tutto ciò ha l'unico scopo: farvi vedere ciò che siete e che cosa avete nell'anima.
La vita vi vede così come siete dentro.
E non come vorremmo sembrare a lei o a chi ci circonda.
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sabato 27 luglio 2019
Ricordate, ricordatevi di ricordare
Ricordate, ricordatevi di ricordare,
che invece della paura provate a manifestare sicurezza,
invece di provare sconforto provate a sfoderare entusiasmo,
al posto dell'indignazione esibite indifferenza,
al posto dell'irritazione mostrate gioia.
Emettendo a una frequenza diversa da quella di risonanza entrate in dissonanza con il pendolo, quest'ultimo si estingue rispetto a voi e finisce per lasciarvi in pace.
VZ
FB Transurfing - Sintesi della Trilogia
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Camminando dal vivo in un film
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Il custode dell'anima
Il mistero dell'infinito
Nello spazio delle varianti c'è tutto, e tutto quello che desiderate con l'anima è vostro. Però dovete sapere che sulla soglia dell'Eternità è di guardia il Portiere, la legge assoluta che custodisce l'accesso a tutto quanto si trova nello spazio. Questo inesorabile vigilante lascia passare solo chi ha l'ardire di utilizzare il suo diritto di Arbitrio. Da lasciapassare servirà il vostro verdetto: posso e sono degno perchè così ho deciso. Non voglio e non spero: sono intenzionato. Prendetevi il vostro diritto e il Portiere aprirà davanti a voi le porte dell'Eternità.
Interpretazione:
Cosa distingue una ragazza provinciale da una stella dello show- business, un timido studente da un luminare della scienza, gli ordinari dagli eletti? Solo un unico passo. I primi hanno avuto il coraggio di prendersi il loro diritto, mentre gli altri non hanno ancora deciso, sono incerti e non credono di essere capaci e degni di poterlo fare. Nella coscienza dei timidi è ben salda la convinzione che in questo mondo gli eletti esistano per il fatto che sono stati prescelti dagli altri in forza delle loro qualità esclusive. Ma si tratta di un falso stereotipo. Gli eletti si sono scelti da soli e solo dopo che si sono scelti e proprio in forza di questo, gli altri hanno prestato loro ogni attenzione. E allora ditevi: a partire da questo momento io scelgo me stesso. Non avete il diritto di farlo perchè siete degni e capaci, no, non è per questo. Questo diritto l'avete a priori e basta. Nello spazio delle varianti c'è tutto, compreso qualcosa di destinato personalmente a voi stessi. Il verdetto per il vostro diritto. È il vostro lasciapassare per l'Eternità, l'autorizzazione per il privilegio di gestire la vostra realtà.
Tarocchi del Transurfing
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venerdì 26 luglio 2019
ALCOOL E DROGHE
Le bevande a basso contenuto etilico provocano un senso di rilassamento. Qui il pendolo succhia energia a piccoli sorsi. I superalcolici, invece, suscitano un forte afflusso di energia, un’autentica euforia: «Che a lungo si beva la vodka a fiumi! Che a lungo si riversino le canzoni in coro!». Solo che il pendolo presta questa energia a tassi d’interesse molto elevati, ragion per cui dopo poco la tendenza s’inverte: «Che a lungo si riversi la vodka nei fiumi! Che a lungo si bevano le canzoni in coro!»2. L’eccesso di euforia lascia il posto a un profondo down, e quanto più forte è stata l’eccitazione, tanto maggiore è la susseguente depressione. Il dopo sbornia non è causato tanto dagli effetti dell’alcool sugli organi interni quanto dal fatto che il pendolo, in quel momento, pompa con potenza fuori dall’uomo la sua energia libera e l’uomo è costretto a soffrire o a prendere una nuova dose di alcool. Il pendolo può tranquillamente prestargli nuova energia, non ha alcuna fretta, tanto la resa dei conti arriverà inevitabilmente, prima o poi. È dal barista che si può scappare senza averlo pagato, dal pendolo invece no, non si scappa. E quanto più “si è indebitata” la persona, tanto maggiore sarà lo scotto che l’aspetta. In questo stato l’energia libera del debitore appartiene pienamente al pendolo. L’uomo ha la netta impressione che qualcuno si sia afferrato con i suoi artigli al suo corpo energetico al livello del chakra del cuore. Il pendolo detta le sue condizioni: o continui a bere o continua la tortura. E poiché la volontà dell’uomo è, fondamentalmente, la sua energia libera, va da sé che egli diventi così debole e molle. Questa è la causa principale dell’alcolismo. Se una persona continua a bere, riceve un nuovo prestito di energia, ma per questa aggiunta l’attende inevitabilmente una resa dei conti ancor più severa. Si può fermare il cuore, come spesso accade. Il pendolo lascia l’uomo in pace solo quando non ha più niente da prendergli e, se l’uomo riesce a sopravvivere, è una vera fortuna. Il primo prestito è sempre quello più generoso e festoso, come una presentazione. Come si sa, il primo bicchiere di vino della vita lascia una forte impressione ma in seguito le sensazioni cambiano, non che diventino più smorzate, ma sicuramente sempre meno piacevoli. I pendoli “allentano i cordoni della borsa” solo per attirare le vittime nelle loro reti. Il pagamento finale viene sempre eseguito rigorosamente e senza alcuna concessione. Quindi, se si è deciso di prendere questo tipo di prestito, occorre mantenere un alto livello di consapevolezza e rendersi conto della propria solvibilità, delle proprie “capacità di pagamento”. I barboni alcolizzati che si vedono in giro non sono delle persone cadute in basso, come comunemente si crede. Questi infelici non sono semplicemente riusciti a valutare le proprie capacità e a pagare per tempo a fronte del loro credito, ragion per cui girano a tutt’oggi immersi nei debiti. Continuano a prendere prestiti e di volta in volta il conto diventa sempre più pesante. E pensare che tutto era iniziato in un clima di gioia, dietro a una tavola imbandita per la festa! Il processo di caduta aumenta il suo raggio d’azione in modo impercettibile ma irreversibile, che a un certo punto si trasforma in valanga. La natura del passaggio indotto è molto insidiosa, e nessuno è immune dal venire risucchiato nel suo vortice. In generale, tutto ciò che è associato a esperienze intense, ovvero ad alto consumo energetico, è da considerarsi una dipendenza dannosa, ovvero un credito dei pendoli. Perché dannosa? Perché i pendoli sono per loro natura delle sostanze aggressive e inclini ad aumentare l’energia del conflitto. Tutto ciò che è affascinante ma dannoso, per l’uomo prima o poi finisce male. Quanto maggiore è il danno, tanto maggiore è l’energia negativa rilasciata. Di energia positiva non ne viene rilasciata mai in così grande quantità.
La “mungitura” maggiore di energia perviene da coloro che fanno uso di droghe. L’effimera euforia di cui godono è niente in confronto alla depressione che segue. Se poi la dose di turno tarda ad arrivare, la terribile crisi d’astinenza che s’instaura nel tossicodipendente lo priva di tutta la sua energia, fino all’ultima goccia. Esistono altri tipi di prestiti, con interessi più bassi: il tabacco, il caffè, il tè, le bevande analcoliche, le gomme da masticare.
VZ
La “mungitura” maggiore di energia perviene da coloro che fanno uso di droghe. L’effimera euforia di cui godono è niente in confronto alla depressione che segue. Se poi la dose di turno tarda ad arrivare, la terribile crisi d’astinenza che s’instaura nel tossicodipendente lo priva di tutta la sua energia, fino all’ultima goccia. Esistono altri tipi di prestiti, con interessi più bassi: il tabacco, il caffè, il tè, le bevande analcoliche, le gomme da masticare.
VZ
Programma di meditazioneLa rimozione della dipendenza dall’alcol
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Questo programma rappresenta un potente strumento per la rimozione delle dipendenze dall'alcol o droghe.
Alla base del programma si sono gli studi di due scienziati americani: Eugine Peniston e dr.Paul Kulkosky (South Colorado University). Avevano curato, per due anni, diverse persone con le dipendenze, alternando la stimolazione con i ritmi alfa e theta. La cura è risultata molto efficace.
E quindi, anche questo programma rappresenta una stimolazione audio che adopera determinati ritmi alfa e theta che normalmente sono repressi nelle persone che dipendono dall'alcol o dalle droghe.
Il programma ripristina il normale funzionamento del cervello, toglie la depressione legata alle dipendenze, abbassa la voglia di drogarsi o di bere.
Con aiuto di questo programma è possibile abbandonate completamente una cattiva abitudine nel corso di alcuni mesi.
https://it.advanced-mind-institute.org/store/delle-dipendenze/snjatie-alko-zavisimosti/?affiliate=TRKCASWQK8H
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"L'estinzione del pendolo
Preparatevi a sostenere le provocazioni da parte dei pendoli
Quando capitate in una situazione indesiderata o ricevete una brutta notizia, perdete l'equilibrio, il controllo e, in base allo scenario standard, dovreste preoccuparvi, spaventarvi, scoraggiarvi, perdervi d'animo, manifestare insoddisfazione e irritazione. Provate invece a fare il contrario: reagite in modo inadeguato, rovinate gli scenari previsti. Operate una sostituzione: cambiate la paura con la sicurezza, la tristezza con l'entusiasmo, l' indignazione con l'indifferenza, l'irritazione con la gioia. La sostanza del gioco del pendolo consiste nell'attaccarvi e alterare il vostro equilibrio. Dovete intenzionalmente violare le regole di questo gioco, fare qualsiasi cosa a eccezione di quello che il pendolo si aspetta che voi facciate. Se ci riuscirete, la vittoria sarà assicurata".
Interpretazione:
I pendoli si nutrono dell'energia delle persone. Per esempio, quando per qualche motivo siete irritati ed esprimete la vostra viva indignazione, offrite energia al pendolo. Tutto ciò che è potenzialmente in grado di suscitare in voi delle forti emozioni negative, è una provocazione dei pendoli. Quando vi scontrate con una qualche circostanza fastidiosa e reagite con stizza e insoddisfazione, la situazione negativa si evolve immediatamente, e a volte anche in peggio. Così oscilla il pendolo. È il vostro risentimento a farlo oscillare, giacchè voi accettate le regole del gioco negativo che vi è stato imposto e lo potenziate. Provate ad agire diversamente: o non reagire del tutto o rispondere con una reazione completamente opposta a quella prevista. Così facendo affosserete il pendolo. Il vostro compito, imponendo un'altro gioco, cioè il vostro, è quello di reagire in modo inadeguato. Il principio qui è uno: oscillando a una frequenza diversa da quella di risonanza, entrerete in dissonanza con il pendolo perciò, rispetto a voi, finirà per estinguersi da solo e alla fine vi lascerà in pace.
Dai tarocchi dello spazio delle varianti.
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giovedì 25 luglio 2019
La sacerdotessa dell'intenzione interna
L' inseguimento del riflesso
Come reagisce l'uomo quando vede che non sta realizzando quello che lui vorrebbe si realizzasse? La sua normale ragione cerca di far pressione e influire sull'immagine riflessa sullo specchio, senza capire che invece è necessario cambiare l'immagine stessa. L' immagine è la direzione e il carattere dei pensieri. Si viene a creare così una situazione assolutamente insensata: l'uomo, in piedi davanti allo specchio, cerca di afferrare con le mani l'immagine riflessa e di combinare con essa qualcosa, quando invece dovrebbe distogliere lo sguardo dallo specchio e rinunciare alla sua ottusa intenzione di girare il mondo per dirigerlo a forza lì dove vuole lui. Se inviate al mondo, in modo mirato e consapevole, i vostri forma- pensieri e vi rapportate al mondo in modo positivo, qualsiasi siano le circostanze che si sono venute a creare, alla fine andrà tutto secondo le vostre intenzioni.
Interpretazione:
Occorre fare l'inventario dei pensieri e togliere ovunque la particella negativa e i prefissi; insoddisfazione, non desiderio, non accettazione, disapprovazione, non- amore( odio), sfiducia nel successo eccetera. Tutta questa immondizia dovrà essere ben stipata in un sacchetto e buttata nella spazzatura.
I vostri pensieri dovranno essere rivolti verso quello che volete ottenere e che vi piace. Allora sullo specchio si rifletteranno solo le cose piacevoli. D'altra parte dovete essere pronti ad affrontare il fatto che per qualche tempo nello strato del vostro mondo non si osserveranno cambiamenti di sorta o addirittura, quasi a farlo apposta, si insinueranno fastidi di varia origine. E allora? Che problema c'è? Si tratta di noie temporanee, legate al " trasloco" a un nuovo livelli di rapporto con la realtà. Del resto sapete bene che lo specchio funziona con un pò di ritardo. In questo periodo transitorio bisognerà continuare a seguire la propria linea, comunque si mettano le circostanze, bisognerà sopportare con tranquillità una pausa durante la quale non succederà niente.
Ci si dovrà comportare esattamente come suggerisce la favola: " Non ti voltare! Se ti volti diventerai una pietra!". Che sullo specchio succeda pure quel che succeda, tanto io so che prima o poi essi rifletterà l'immagine che io sto creando nei miei pensieri. Se non cederò alla tentazione di voltarmi e rimarrò fermo nella mia posizione, sullo specchio prenderà forma la Mia realtà. Andrà tutto come dico io.
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La TUA porta è il percorso verso il tuo obiettivo
La TUA porta è il percorso verso il tuo obiettivo"
L'errore che fanno in genere gli esseri umani consiste nella falsa convinzione: "Se supererò gli ostacoli, allora là, davanti a me, mi attende la felicità".
Questa non è altro che un'illusione. Non c'è felicità davanti a te!
Non importa quanto duramente una persona ci provi, cerchi di superare questi ostacoli in qualsiasi modo, sarà sempre nella posizione di catturare il sole solo quando sta tramontando. Sulle linee esterne al quotidiano nessuna felicità ti attende, né nel vicino, né nel lontano futuro.
Molte persone, avendo raggiunto con grande difficoltà questo obiettivo prefissato, non provano altro che devastazione. Dove è finita questa felicità? Ma essa non era affatto lì, perché si tratta di un miraggio creato dai pendoli per dare alle persone una volontà energica che esse impiegano sulla via della felicità illusoria, e che i pendoli sfruttano, energia che essi “succhiano”, depredano.
Ancora una volta ripeto: non c'è felicità avanti, o è qui ed ora, sulla linea di vita attuale, o non lo è affatto.
Cos'è la felicità nel modello Transurfing?
Forse arriverà se raggiungerai il tuo obiettivo? Di nuovo, non hai indovinato. La felicità arriva durante il movimento verso il TUO obiettivo attraverso la TUA porta.
Se una persona è sulla propria linea di vita, sulla propria strada, allora si sente felice, anche se l'obiettivo è ancora avanti, lontano.
Quindi la vita si trasforma in una "FESTA",nel momento in cui viene raggiunto l'obiettivo, sarà doppiamente una gioia. Tuttavia, lo stesso movimento verso il TUO obiettivo trasforma ogni giorno in una Festa .
Muoversi verso un obiettivo non creato da te, trasforma sempre questa “Festa” in un futuro illusorio. Raggiungere l'obiettivo di qualcun altro, non creato da te, porta delusione e devastazione, ma non felicità.
Il tuo obiettivo è qualcosa che ti deve dare piacere. Esso non è qualcosa che apporta soddisfazione temporanea, ma qualcosa che dà un senso alla gioia della vita.
La TUA porta è il percorso verso il tuo obiettivo, sul quale provi fascino e ispirazione. Non si può dire che tutto sia sempre facile lì, non si deve credere questo. Non è affatto facile. La cosa principale è che il movimento attraverso la tua porta non è devastante, ma, al contrario, provoca un aumento di energia.
Se vai al tuo obiettivo attraverso la TUA porta, gli ostacoli si superano in modo relativamente semplice e il lavoro non è più un peso. Se sulla strada verso l'obiettivo ti sforzi, lavori senza ispirazione e sei stanco, allora questo è l'obiettivo di qualcun altro oppure non stai aprendo la TUA la porta
VZ
La via del Transurfer - https://faregruppo.blogspot.it
Questa non è altro che un'illusione. Non c'è felicità davanti a te!
Non importa quanto duramente una persona ci provi, cerchi di superare questi ostacoli in qualsiasi modo, sarà sempre nella posizione di catturare il sole solo quando sta tramontando. Sulle linee esterne al quotidiano nessuna felicità ti attende, né nel vicino, né nel lontano futuro.
Molte persone, avendo raggiunto con grande difficoltà questo obiettivo prefissato, non provano altro che devastazione. Dove è finita questa felicità? Ma essa non era affatto lì, perché si tratta di un miraggio creato dai pendoli per dare alle persone una volontà energica che esse impiegano sulla via della felicità illusoria, e che i pendoli sfruttano, energia che essi “succhiano”, depredano.
Ancora una volta ripeto: non c'è felicità avanti, o è qui ed ora, sulla linea di vita attuale, o non lo è affatto.
Cos'è la felicità nel modello Transurfing?
Forse arriverà se raggiungerai il tuo obiettivo? Di nuovo, non hai indovinato. La felicità arriva durante il movimento verso il TUO obiettivo attraverso la TUA porta.
Se una persona è sulla propria linea di vita, sulla propria strada, allora si sente felice, anche se l'obiettivo è ancora avanti, lontano.
Quindi la vita si trasforma in una "FESTA",nel momento in cui viene raggiunto l'obiettivo, sarà doppiamente una gioia. Tuttavia, lo stesso movimento verso il TUO obiettivo trasforma ogni giorno in una Festa .
Muoversi verso un obiettivo non creato da te, trasforma sempre questa “Festa” in un futuro illusorio. Raggiungere l'obiettivo di qualcun altro, non creato da te, porta delusione e devastazione, ma non felicità.
Il tuo obiettivo è qualcosa che ti deve dare piacere. Esso non è qualcosa che apporta soddisfazione temporanea, ma qualcosa che dà un senso alla gioia della vita.
La TUA porta è il percorso verso il tuo obiettivo, sul quale provi fascino e ispirazione. Non si può dire che tutto sia sempre facile lì, non si deve credere questo. Non è affatto facile. La cosa principale è che il movimento attraverso la tua porta non è devastante, ma, al contrario, provoca un aumento di energia.
Se vai al tuo obiettivo attraverso la TUA porta, gli ostacoli si superano in modo relativamente semplice e il lavoro non è più un peso. Se sulla strada verso l'obiettivo ti sforzi, lavori senza ispirazione e sei stanco, allora questo è l'obiettivo di qualcun altro oppure non stai aprendo la TUA la porta
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mercoledì 24 luglio 2019
MINUTO MAGICO
QUEL MINUTO MAGICO QUANDO PUOI CHIEDERE ALL'UNIVERSO...
Tutta l'informazione che riguarda i soggetti che vivono sulla Terra, compresa quella karmica, è trasmessa alle forze superiori, in certi intervalli prestabiliti.
Ma una volta, ogni 24 ore, esiste un solo MINUTO quando la resistenza del continuum spazio-temporale terrestre si riduce alla zero (il "minuto aureo").
I sacerdoti dell'ìAtlantide e dell'Antico Egitto ne erano a conoscenza e lo sfruttavano per "fare i miracoli". In questo lasso di tempo sarebbe possibile raggiungere il massimo effetto dell'azione con un minimo di consumo energetico.
E' come aprire una porta che conduce nelle altre dimensioni!
Come possiamo calcolare noi questo minuto? Ovviamente, con i sistemi numerologici, non essendo a conoscenza delle tecnologie usate dagli atlantidei...
Prendiamo una data, per esempio, 15 settembre e scriviamo: 15.09. Il minuto magico potrebbe arrivare il 15 settembre alle ore 15 e 9 minuti.
Nell'arco di 60 secondi potrete chiedere all'Universo quello che vi sta a cuore, ma la formulazione del desiderio deve essere netta e precisa: che cosa volete avere e quando.
Il numero del giorno corrisponde all'ora (15 settembre - ore 15) e il numero del mese corrisponde al minuto (09 - 9 minuti).
E come la mettiamo, con il il 29 settembre o 31 gennaio? In questi casi il numero del mese indicherà l'ora, e il numero del giorno indicherà il minuto (il contrario). Per esempio, il 29 settembre (20.09) quel minuto arriverà alle ore 9 e 29 minuti.
Il 31 gennaio (31.01) dovremmo svegliarci all'una e mezzo di notte (01 e 31 minuti).
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martedì 23 luglio 2019
divertirsi è la porta.
Domanda: Osho, perché faccio fatica a godermi qualsiasi cosa?
Risposta: La gioia non è permessa, sei precondizionato contro la gioia. Fin dall’infanzia ti è stato insegnato che se sei felice, qualcosa non va. Se sei infelice, tutto va bene. Se sei infelice, nessuno ci fa caso, ma se sei troppo felice, tutti si preoccupano per te. Devi aver fatto qualcosa di male.
Quando un bambino è felice i genitori iniziano a cercare la causa: “Deve averne combinata qualcuna delle sue” o qualcosa del genere. “Perché è così felice?”. I genitori non sono felici per lui, provano una profonda invidia nei confronti del bambino, perché è felice! Probabilmente non ne sono consapevoli, ma sono invidiosi. È facile tollerare la sofferenza di un’altra persona, ma è quasi impossibile sopportarne la felicità.
Ho letto un aneddoto.
Un padre molto religioso stava allevando suo figlio il più perfettamente possibile. Un giorno, mentre andavano a messa, diede al ragazzo due monete: una moneta da una rupia e un’altra da un centesimo. Gli disse di decidere lui quale moneta fosse giusto mettere nel piatto delle donazioni alla chiesa. Poteva scegliere la rupia o il centesimo.
Naturalmente il padre credeva e sperava che avrebbe messo la rupia nel piatto della chiesa. Dal modo in cui lo aveva educato, era ciò che si aspettava da lui, poteva contarci.
Il padre aspettò. Dopo la messa era molto curioso di sapere cosa fosse successo e chiese al ragazzo: “Che cosa hai fatto?”.
Il ragazzo ammise di aver donato la moneta da un centesimo e di aver tenuto la rupia per sé.
Il padre non riusciva a crederci. Disse: “Perché? Perché lo hai fatto? Ti abbiamo sempre inculcato grandi principi”.
Il ragazzo rispose: “Tu chiedi perché e io ti dirò il motivo. Il prete aveva appena finito di parlare e nel sermone aveva detto: ‘Dio ama il donatore allegro’. Potevo donare allegramente il centesimo, ma non la rupia!”.
Dio ama il donatore allegro. Sono assolutamente d’accordo con il ragazzo: la questione non è quello che fai. Sei religioso solo se lo fai allegramente. Può essere una moneta da un centesimo, non importa. È irrilevante, perché la vera moneta che stai donando è la tua allegria!
Ma sin dall’inizio a ogni bambino si insegna a non essere così allegro. Essere allegri è essere infantili. Essere allegri significa essere naturali, ma non civili. Essere allegri è in qualche modo primitivo, non educato.
Quindi sei stato allevato a non essere allegro e quando ti sei divertito sei sempre stato condannato. Se ti divertivi a correre e gridare per casa, probabilmente qualcuno ti diceva: “Basta con queste sciocchezze! Sto leggendo il giornale!”, come se il giornale fosse qualcosa di molto prezioso.
Un bambino che urla e corre è uno spettacolo molto più bello di qualsiasi giornale. E il bambino non riesce a capire: “Perché devo smettere? Perché non riesci tu a smettere di leggere il tuo giornale?”.
Il bambino non può capire: “Cosa c’è di sbagliato se corro e sono felice?”.
“Fermati!” e tutta l’allegria diventa repressa, il bambino diventa serio. Si siede in un angolo, infelice.
L’energia ha bisogno di movimento: il bambino è energia, si diverte nell’energia. Vuole muoversi, urlare e gridare. È pieno di energia che vuole straripare, ma qualunque cosa faccia è sbagliata. La madre gli dice: “Stai zitto”. O il padre, la babysitter, il fratello, i vicini. Tutti appaiono contrari al movimento della sua energia.
Un giorno accadde: la moglie di Mulla Nasrudin era molto arrabbiata. Il suo bambino più piccolo stava dando molto fastidio, faceva troppo rumore. Alla fine, sfinita, gli corse dietro per sculacciarlo per bene, ma il bambino scappò, fuggì di sopra e si nascose sotto il letto. Provò a tirarlo fuori, ma non ci riuscì. Era molto grassa e non riusciva ad andare sotto il letto, quindi disse: “Aspetta che arrivi tuo padre”.
Quando Mulla Nasrudin arrivò, gli raccontò tutta la storia. Lui disse: “Non preoccuparti, lo metto a posto io”.
Così salì al piano di sopra, camminò molto silenziosamente, guardò sotto il letto e fu sorpreso dal modo in cui il bambino lo accolse. Disse: “Ciao, papà, sta inseguendo anche te?!”.
Tutti lo stanno inseguendo. La sua energia straripante è considerata una seccatura. Ma è gioia per il bambino. Non chiede molto, chiede semplicemente un po’ di libertà di essere felice e di essere se stesso. Ma non è permesso.
“È ora di andare a dormire!”. Anche se non ha sonno, è ora di dormire. Deve sforzarsi. Ma come puoi indurre il sonno? Ci hai mai pensato? Il sonno non è volontario, come puoi indurlo? Si rigira nel letto, infelice, irrequieto. E non sa come fare ad addormentarsi. Ma è ora: deve addormentarsi o è contro le regole.
E poi al mattino, quando vorrebbe dormire ancora un po’, deve alzarsi. Quando vuole mangiare, non gli è permesso. Quando non vuole, è costretto. E avanti così. A poco a poco il bambino capisce una cosa: che tutto ciò che lo diverte ha qualcosa che non va. Tutto ciò che lo rende felice è sbagliato e qualsiasi cosa lo renda triste e serio è giusta, buona e accettata.
Questo è il problema. Chiedi: “Perché faccio fatica a godermi qualsiasi cosa?”. Perché i tuoi genitori, la società, ti stanno ancora inseguendo.
Se sei veramente con me, lascia perdere tutte le sciocchezze che ti hanno imposto. C’è una sola religione al mondo e quella religione è essere felice. Tutto il resto è immateriale e irrilevante. Se sei felice, hai ragione; se sei infelice, hai torto.
Ogni giorno succede… Le persone vengono da me… A volte è la moglie, a volte il marito…
La moglie dice che è molto infelice, perché il marito fa qualcosa di sbagliato. Dico sempre a queste persone che se il marito fa qualcosa di sbagliato, di lasciarlo stare. “Perché sei infelice tu? Quel che fa di sbagliato lo condurrà verso l’infelicità, perché ti preoccupi?”.
Ma la moglie dice: “Ma non è infelice, va al pub e si diverte, non è affatto infelice”.
Allora dico: “C’è qualcosa che non va in te, non in lui: l’infelicità è l’indicatore. Cambia tu, dimenticati di lui. Se è felice, ha ragione”.
Te lo dico: se riesci a essere felice in un pub, è meglio che essere infelice in un tempio, perché alla fine si arriva a scoprire che la felicità in se stessa è il tempio. Quindi la questione non è quello che fai, ma che qualità porti mentre lo fai? Sii felice e sarai virtuoso; sii infelice e starai commettendo ciò che le persone religiose definiscono peccato.
Le avrai sentite dire che il peccatore soffrirà, un giorno, nel futuro, in una vita futura. E che il santo sarà felice da qualche parte nel futuro, in una vita futura. Io dico che è assolutamente sbagliato. Il santo è felice qui e ora e il peccatore è infelice. La vita non aspetta così tanto, è immediata.
Quindi, se sei infelice, stai facendo qualcosa di sbagliato con te stesso. Se non riesci a divertirti, se fai fatica, se hai paura, se ti senti in colpa, significa che da qualche parte, dietro l’angolo, le ombre dei tuoi genitori sono ancora in agguato.
Puoi goderti, o provare a goderti, un gelato, ma nel profondo dell’inconscio l’ombra della madre o del padre è in agguato.
“Stai sbagliando, non mangiare troppo, starai male”. Mangi, ma con esitazione. L’esitazione indica che c’è una contraddizione.
Cerca di capire la tua esitazione e lasciala andare.
E questo è uno dei fenomeni più incredibili: che se lasci andare la fatica, l’esitazione, probabilmente smetterai automaticamente di mangiare troppo gelato, perché mangiare troppo probabilmente ne fa parte.
Dal momento che te lo hanno negato, hanno generato una certa attrazione. Ogni negazione crea attrazione. Ti hanno detto: “Non mangiarlo” e questo ha creato un’attrazione ipnotica, magnetica.
Se smetti di esitare, lascerai andare tutte le voci dei genitori, tutta l’educazione che sei stato costretto a subire.
Potrai improvvisamente vedere il gelato come una cosa del tutto normale. A volte puoi gustartelo, ma non è cibo. Non ha alcun valore nutritivo, anzi, forse fa male. Ma a quel punto lo capisci. Se ti fa male lo capisci e non lo mangi. E puoi sempre mangiarlo ogni tanto, a volte anche le cose che fanno male non sono poi così dannose. Di tanto in tanto puoi gustarti un gelato, ma senza l’ossessione di mangiarne troppo. Quell’ossessione fa parte della repressione.
Lascia andare la fatica, l’esitazione.
Le persone vengono a dirmi che vorrebbero amare, ma esitano; vorrebbero meditare, ma esitano; vorrebbero ballare, ma esitano.
Se questa esitazione è presente e continui a nutrirla, ti lascerai sfuggire tutta la tua vita. È arrivato il momento: lasciala andare! E non devi fare nient’altro: sii solo consapevole del fatto che questo è il modo in cui sei stato educato, tutto qui.
Puoi lasciarlo andare consciamente, non è il tuo essere. È solo nel tuo cervello, è solo un’idea che ti è stata imposta. È diventata un’abitudine a lungo consolidata e un’abitudine molto pericolosa, perché se non riesci a divertirti, a cosa serve questa vita?
Certe persone non riescono a godere di nulla: amore, vita, cibo, un bel panorama, un tramonto, una mattina, dei bei vestiti, un bel bagno… Piccole cose, cose comuni. Se non riesci a goderti queste cose… E ci sono persone che non riescono a godere di nulla e allora spostano l’interesse su dio. Sono le persone più impossibili: non riusciranno mai a raggiungere dio. Dio gode di questi alberi, altrimenti perché continuerebbe a crearli? Non è affatto stufo, per niente. Sono millenni che lavora su alberi, fiori e uccelli. E continua ad ascoltare. Continua a rimpiazzarli: nuovi esseri, nuove terre, nuovi pianeti. È davvero molto, molto colorato! Guarda la vita, osservala e vedrai il cuore di dio, così com’è.
Le persone molto rigide, incapaci di godere di qualsiasi cosa, incapaci di rilassarsi, incapaci persino di godersi un buon sonno, sono quelle a cui interessa dio. E per le ragioni sbagliate. Pensano che, poiché la vita è inutile, futile, devono andare alla ricerca di dio.
Il loro dio è contro la vita, ricorda.
Gurdjieff diceva: “Ho cercato in ogni religione, in ogni chiesa, moschea e tempio e ho scoperto che il dio delle persone religiose è contro la vita”.
Ma come può dio essere contro la vita? Se è contro la vita, non c’è ragione per cui la vita debba esistere, per cui le permetta di esistere.
Quindi, se il tuo dio è contro la vita, di fatto, in profondità, sei contro il vero dio. Stai seguendo un Godot, non un dio.
Dio è il compimento della vita. Dio è la fragranza stessa della vita. Dio è l’unità organica totale della vita. Dio non è qualcosa che esiste come una pietra morta, non è statico. Dio è un fenomeno dinamico. Dio non esiste, succede quando sei pronto. Succede. Non pensare che dio esista da qualche parte e che devi trovare un modo per raggiungerlo. No, non c’è nessun luogo. E non c’è un dio che esiste da qualche parte ad aspettarti.
Dio è qualcosa che ti accade quando sei pronto. Quando sei pronto, quando la tristezza è scomparsa e riesci a ballare, quando la pesantezza è scomparsa e riesci a cantare, quando il forte peso del condizionamento non è più nel tuo cuore e riesci a fluire, dio succede. Dio non è una cosa che esiste, è qualcosa che succede. È un’unità dinamica, organica.
E quando dio accade, accade tutto: gli alberi, le stelle, i fiumi.
E per me, essere capace di divertirti è la porta. Non si è mai sentito che delle persone serie lo abbiano raggiunto. La serietà è la barriera, l’atteggiamento sbagliato. Tutto ciò che ti rende serio è irreligioso. Non andare in una chiesa che ti rende serio...
Continua su Osho Times n. 259
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Risposta: La gioia non è permessa, sei precondizionato contro la gioia. Fin dall’infanzia ti è stato insegnato che se sei felice, qualcosa non va. Se sei infelice, tutto va bene. Se sei infelice, nessuno ci fa caso, ma se sei troppo felice, tutti si preoccupano per te. Devi aver fatto qualcosa di male.
Quando un bambino è felice i genitori iniziano a cercare la causa: “Deve averne combinata qualcuna delle sue” o qualcosa del genere. “Perché è così felice?”. I genitori non sono felici per lui, provano una profonda invidia nei confronti del bambino, perché è felice! Probabilmente non ne sono consapevoli, ma sono invidiosi. È facile tollerare la sofferenza di un’altra persona, ma è quasi impossibile sopportarne la felicità.
Ho letto un aneddoto.
Un padre molto religioso stava allevando suo figlio il più perfettamente possibile. Un giorno, mentre andavano a messa, diede al ragazzo due monete: una moneta da una rupia e un’altra da un centesimo. Gli disse di decidere lui quale moneta fosse giusto mettere nel piatto delle donazioni alla chiesa. Poteva scegliere la rupia o il centesimo.
Naturalmente il padre credeva e sperava che avrebbe messo la rupia nel piatto della chiesa. Dal modo in cui lo aveva educato, era ciò che si aspettava da lui, poteva contarci.
Il padre aspettò. Dopo la messa era molto curioso di sapere cosa fosse successo e chiese al ragazzo: “Che cosa hai fatto?”.
Il ragazzo ammise di aver donato la moneta da un centesimo e di aver tenuto la rupia per sé.
Il padre non riusciva a crederci. Disse: “Perché? Perché lo hai fatto? Ti abbiamo sempre inculcato grandi principi”.
Il ragazzo rispose: “Tu chiedi perché e io ti dirò il motivo. Il prete aveva appena finito di parlare e nel sermone aveva detto: ‘Dio ama il donatore allegro’. Potevo donare allegramente il centesimo, ma non la rupia!”.
Dio ama il donatore allegro. Sono assolutamente d’accordo con il ragazzo: la questione non è quello che fai. Sei religioso solo se lo fai allegramente. Può essere una moneta da un centesimo, non importa. È irrilevante, perché la vera moneta che stai donando è la tua allegria!
Ma sin dall’inizio a ogni bambino si insegna a non essere così allegro. Essere allegri è essere infantili. Essere allegri significa essere naturali, ma non civili. Essere allegri è in qualche modo primitivo, non educato.
Quindi sei stato allevato a non essere allegro e quando ti sei divertito sei sempre stato condannato. Se ti divertivi a correre e gridare per casa, probabilmente qualcuno ti diceva: “Basta con queste sciocchezze! Sto leggendo il giornale!”, come se il giornale fosse qualcosa di molto prezioso.
Un bambino che urla e corre è uno spettacolo molto più bello di qualsiasi giornale. E il bambino non riesce a capire: “Perché devo smettere? Perché non riesci tu a smettere di leggere il tuo giornale?”.
Il bambino non può capire: “Cosa c’è di sbagliato se corro e sono felice?”.
“Fermati!” e tutta l’allegria diventa repressa, il bambino diventa serio. Si siede in un angolo, infelice.
L’energia ha bisogno di movimento: il bambino è energia, si diverte nell’energia. Vuole muoversi, urlare e gridare. È pieno di energia che vuole straripare, ma qualunque cosa faccia è sbagliata. La madre gli dice: “Stai zitto”. O il padre, la babysitter, il fratello, i vicini. Tutti appaiono contrari al movimento della sua energia.
Un giorno accadde: la moglie di Mulla Nasrudin era molto arrabbiata. Il suo bambino più piccolo stava dando molto fastidio, faceva troppo rumore. Alla fine, sfinita, gli corse dietro per sculacciarlo per bene, ma il bambino scappò, fuggì di sopra e si nascose sotto il letto. Provò a tirarlo fuori, ma non ci riuscì. Era molto grassa e non riusciva ad andare sotto il letto, quindi disse: “Aspetta che arrivi tuo padre”.
Quando Mulla Nasrudin arrivò, gli raccontò tutta la storia. Lui disse: “Non preoccuparti, lo metto a posto io”.
Così salì al piano di sopra, camminò molto silenziosamente, guardò sotto il letto e fu sorpreso dal modo in cui il bambino lo accolse. Disse: “Ciao, papà, sta inseguendo anche te?!”.
Tutti lo stanno inseguendo. La sua energia straripante è considerata una seccatura. Ma è gioia per il bambino. Non chiede molto, chiede semplicemente un po’ di libertà di essere felice e di essere se stesso. Ma non è permesso.
“È ora di andare a dormire!”. Anche se non ha sonno, è ora di dormire. Deve sforzarsi. Ma come puoi indurre il sonno? Ci hai mai pensato? Il sonno non è volontario, come puoi indurlo? Si rigira nel letto, infelice, irrequieto. E non sa come fare ad addormentarsi. Ma è ora: deve addormentarsi o è contro le regole.
E poi al mattino, quando vorrebbe dormire ancora un po’, deve alzarsi. Quando vuole mangiare, non gli è permesso. Quando non vuole, è costretto. E avanti così. A poco a poco il bambino capisce una cosa: che tutto ciò che lo diverte ha qualcosa che non va. Tutto ciò che lo rende felice è sbagliato e qualsiasi cosa lo renda triste e serio è giusta, buona e accettata.
Questo è il problema. Chiedi: “Perché faccio fatica a godermi qualsiasi cosa?”. Perché i tuoi genitori, la società, ti stanno ancora inseguendo.
Se sei veramente con me, lascia perdere tutte le sciocchezze che ti hanno imposto. C’è una sola religione al mondo e quella religione è essere felice. Tutto il resto è immateriale e irrilevante. Se sei felice, hai ragione; se sei infelice, hai torto.
Ogni giorno succede… Le persone vengono da me… A volte è la moglie, a volte il marito…
La moglie dice che è molto infelice, perché il marito fa qualcosa di sbagliato. Dico sempre a queste persone che se il marito fa qualcosa di sbagliato, di lasciarlo stare. “Perché sei infelice tu? Quel che fa di sbagliato lo condurrà verso l’infelicità, perché ti preoccupi?”.
Ma la moglie dice: “Ma non è infelice, va al pub e si diverte, non è affatto infelice”.
Allora dico: “C’è qualcosa che non va in te, non in lui: l’infelicità è l’indicatore. Cambia tu, dimenticati di lui. Se è felice, ha ragione”.
Te lo dico: se riesci a essere felice in un pub, è meglio che essere infelice in un tempio, perché alla fine si arriva a scoprire che la felicità in se stessa è il tempio. Quindi la questione non è quello che fai, ma che qualità porti mentre lo fai? Sii felice e sarai virtuoso; sii infelice e starai commettendo ciò che le persone religiose definiscono peccato.
Le avrai sentite dire che il peccatore soffrirà, un giorno, nel futuro, in una vita futura. E che il santo sarà felice da qualche parte nel futuro, in una vita futura. Io dico che è assolutamente sbagliato. Il santo è felice qui e ora e il peccatore è infelice. La vita non aspetta così tanto, è immediata.
Quindi, se sei infelice, stai facendo qualcosa di sbagliato con te stesso. Se non riesci a divertirti, se fai fatica, se hai paura, se ti senti in colpa, significa che da qualche parte, dietro l’angolo, le ombre dei tuoi genitori sono ancora in agguato.
Puoi goderti, o provare a goderti, un gelato, ma nel profondo dell’inconscio l’ombra della madre o del padre è in agguato.
“Stai sbagliando, non mangiare troppo, starai male”. Mangi, ma con esitazione. L’esitazione indica che c’è una contraddizione.
Cerca di capire la tua esitazione e lasciala andare.
E questo è uno dei fenomeni più incredibili: che se lasci andare la fatica, l’esitazione, probabilmente smetterai automaticamente di mangiare troppo gelato, perché mangiare troppo probabilmente ne fa parte.
Dal momento che te lo hanno negato, hanno generato una certa attrazione. Ogni negazione crea attrazione. Ti hanno detto: “Non mangiarlo” e questo ha creato un’attrazione ipnotica, magnetica.
Se smetti di esitare, lascerai andare tutte le voci dei genitori, tutta l’educazione che sei stato costretto a subire.
Potrai improvvisamente vedere il gelato come una cosa del tutto normale. A volte puoi gustartelo, ma non è cibo. Non ha alcun valore nutritivo, anzi, forse fa male. Ma a quel punto lo capisci. Se ti fa male lo capisci e non lo mangi. E puoi sempre mangiarlo ogni tanto, a volte anche le cose che fanno male non sono poi così dannose. Di tanto in tanto puoi gustarti un gelato, ma senza l’ossessione di mangiarne troppo. Quell’ossessione fa parte della repressione.
Lascia andare la fatica, l’esitazione.
Le persone vengono a dirmi che vorrebbero amare, ma esitano; vorrebbero meditare, ma esitano; vorrebbero ballare, ma esitano.
Se questa esitazione è presente e continui a nutrirla, ti lascerai sfuggire tutta la tua vita. È arrivato il momento: lasciala andare! E non devi fare nient’altro: sii solo consapevole del fatto che questo è il modo in cui sei stato educato, tutto qui.
Puoi lasciarlo andare consciamente, non è il tuo essere. È solo nel tuo cervello, è solo un’idea che ti è stata imposta. È diventata un’abitudine a lungo consolidata e un’abitudine molto pericolosa, perché se non riesci a divertirti, a cosa serve questa vita?
Certe persone non riescono a godere di nulla: amore, vita, cibo, un bel panorama, un tramonto, una mattina, dei bei vestiti, un bel bagno… Piccole cose, cose comuni. Se non riesci a goderti queste cose… E ci sono persone che non riescono a godere di nulla e allora spostano l’interesse su dio. Sono le persone più impossibili: non riusciranno mai a raggiungere dio. Dio gode di questi alberi, altrimenti perché continuerebbe a crearli? Non è affatto stufo, per niente. Sono millenni che lavora su alberi, fiori e uccelli. E continua ad ascoltare. Continua a rimpiazzarli: nuovi esseri, nuove terre, nuovi pianeti. È davvero molto, molto colorato! Guarda la vita, osservala e vedrai il cuore di dio, così com’è.
Le persone molto rigide, incapaci di godere di qualsiasi cosa, incapaci di rilassarsi, incapaci persino di godersi un buon sonno, sono quelle a cui interessa dio. E per le ragioni sbagliate. Pensano che, poiché la vita è inutile, futile, devono andare alla ricerca di dio.
Il loro dio è contro la vita, ricorda.
Gurdjieff diceva: “Ho cercato in ogni religione, in ogni chiesa, moschea e tempio e ho scoperto che il dio delle persone religiose è contro la vita”.
Ma come può dio essere contro la vita? Se è contro la vita, non c’è ragione per cui la vita debba esistere, per cui le permetta di esistere.
Quindi, se il tuo dio è contro la vita, di fatto, in profondità, sei contro il vero dio. Stai seguendo un Godot, non un dio.
Dio è il compimento della vita. Dio è la fragranza stessa della vita. Dio è l’unità organica totale della vita. Dio non è qualcosa che esiste come una pietra morta, non è statico. Dio è un fenomeno dinamico. Dio non esiste, succede quando sei pronto. Succede. Non pensare che dio esista da qualche parte e che devi trovare un modo per raggiungerlo. No, non c’è nessun luogo. E non c’è un dio che esiste da qualche parte ad aspettarti.
Dio è qualcosa che ti accade quando sei pronto. Quando sei pronto, quando la tristezza è scomparsa e riesci a ballare, quando la pesantezza è scomparsa e riesci a cantare, quando il forte peso del condizionamento non è più nel tuo cuore e riesci a fluire, dio succede. Dio non è una cosa che esiste, è qualcosa che succede. È un’unità dinamica, organica.
E quando dio accade, accade tutto: gli alberi, le stelle, i fiumi.
E per me, essere capace di divertirti è la porta. Non si è mai sentito che delle persone serie lo abbiano raggiunto. La serietà è la barriera, l’atteggiamento sbagliato. Tutto ciò che ti rende serio è irreligioso. Non andare in una chiesa che ti rende serio...
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il MODO DI RAPPORTARSI.
" Se la cosa riesce, bene, se non riesce, va bene lo stesso". E se qualcosa non è riuscito, va comunque bene.
Ma... perché va bene?
Alla ragione bisogna portare giustificazioni e argomenti, perché non accetta nulla per fede.
Alla ragione bisogna portare giustificazioni e argomenti, perché non accetta nulla per fede.
Bisogna spiegarle che esiste il
PRINCIPIO DI COORDINAZIONE DELL'INTENZIONE, e che questo principio funziona davvero: se si FINGE, e si trasforma un evento spiacevole in evento piacevole, allora sarà proprio così.
PRINCIPIO DI COORDINAZIONE DELL'INTENZIONE, e che questo principio funziona davvero: se si FINGE, e si trasforma un evento spiacevole in evento piacevole, allora sarà proprio così.
Ma... di nuovo,
perché questo principio funziona?
Perché andrà bene?
perché questo principio funziona?
Perché andrà bene?
Confortate la vostra ragione con le spiegazioni seguenti:
.se la cosa non è riuscita, significa che non ne ho bisogno, mi aspetta .qualcosa di meglio
.ho evitato qualcosa di brutto
.ho superato un'altra lezione, e non invano
.è un pagamento anticipato sul conto del futuro successo
.non è la mia porta (la mia metà). Cercherò la mia, che da me non scappa.
.ho evitato qualcosa di brutto
.ho superato un'altra lezione, e non invano
.è un pagamento anticipato sul conto del futuro successo
.non è la mia porta (la mia metà). Cercherò la mia, che da me non scappa.
Questo è il principio di base
da osservare strettamente
per NON USCIRE
DALLA MODALITÀ DI TRASMISSIONE.
da osservare strettamente
per NON USCIRE
DALLA MODALITÀ DI TRASMISSIONE.
Le emozioni e i sentimenti
sono SECONDARI.
sono SECONDARI.
Bisogna gestire quello che è PRIMARIO,
cioè il MODO DI RAPPORTARSI.
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Vadim Zeland
"Il Proiettore"
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Io sono responsabile al 100%
Questo è il mantra del mago. Ogni volta che dimentica questo , anche per un solo istante, perde il suo potere.
Il suo magnetismo-e il suo successo nella vita- è infatti intimamente legato alla piena consapevolezza di essere l'unico artefice-consapevole o inconsapevole- di tutti gli eventi che lo riguardano, nessuno escluso, piacevoli o spiacevoli che siano.
Se hai questa consapevolezza sei una maga o un mago; se non ce l 'hai sei una vittima, un piegato, un lamentante.
Quando dai la colpa a qualcuno gli stai dando potere, il tuo. Gli dai il potere di renderti felice o infelice. Ma se una persona o un evento possono renderti felice o infelice, allora tu non sei un uomo libero, sei un servo; sei condannato a vivere sperando che nessuno ti faccia mai niente di male.
Una macchina biologica che funziona in maniera appropriata- al suo massimo livello espressivo- autodetermina lo stato in cui è. Per cui , se decide di restare nella serenità ci riesce e nessuno dall'esterno ha il potere di smuovere il suo stato interiore.
È triste alzarsi la mattina e non poter prendere la decisione di restare felici lungo tutta la giornata. È triste dipendere.
Un mago acquista potere e lo mette al servizio del mondo. Ma per fare ciò non deve dipendere da nessuno, in quanto non può dipendere dal mondo stesso che vuole salvare. Se dipende dagli eventi del mondo, se il mondo lo sovrasta, se gli incute paura, allora non può servirlo efficacemente. Paradossalmente, proprio lo schiavo è colui che è meno adatto a servire; solo un leader di sé stesso può farlo. Solo un essere umano libero può servire. [..] Per poter servire il mondo devi amarlo . Invece uno schiavo non ama il suo padrone, lo teme.
da "Risvegliare la macchina biologica "
Salvatore Brizzi
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lunedì 22 luglio 2019
DALL'INFERNO AL PARADISO
MEDITAZIONE : DALL'INFERNO AL PARADISO questa meditazione é costituita da 4 parti é una riduzione della meditazione AUM 12 stadi che si pratica alla Human university, credo che queste 4 parti siano sufficienti a rilasciare un gran parte della negativita' ansia e tensione che risiede al nostro interno, ecco la descrizione
Il primo stadio e' uno spazio sicuro in cui espellere tutta la propria
negatività, la rabbia e le frustrazioni accumulate dentro di noi.
L'intenzione e' entrare a più stretto contatto e divenire più consapevoli
delle proprie emozioni, liberandoci di quella tensione interiore che
filtra il sentire. Il partecipante assume una posizione corporea potente e
solida: in piedi, a piedi larghi e ginocchia appena piegate, di fronte a
un'altra persona, si stringono i pugni. Ci si guarda negli occhi e si
grida a pieni polmoni partendo dal NOO e lasciando uscire liberamente tutto ciò
che affiora, esaurita l'energia con questa persona si passa a un'altra e così via.
Non e' necessario prestare attenzione a ciò che l'altra persona grida a sua
volta: si resta focalizzati solo sull'espellere la PROPRIA negatività.
""In questo modo si apre la porta all'amore. Se davvero vuoi avvicinarti
alle persone, metti tutta la tua energia in questo primo stadio: ti
aiuta a scaricare tutta la tua tensione, lo stress, le paure, le insicurezze
ed a riconoscerne la sorgente. Svuotando la mente puoi entrare nel cuore..
si puo' fare anche singolarmente, riversando tutto il proprio odio all'esterno
verso persone situazioni o all'esistenza, butta all'esterno tutto l'odio che hai all'interno
2. TI AMO (Heaven)
Nel secondo stadio l'energia inverte totalmente la sua direzione.
Con la stessa intensità con cui si è espressa la negatività, ora in piedi,
di fronte a un'altra persona, tenendosi le mani e guardandosi negli occhi,
si dice: ""Ti amo, ti voglio bene o qualsiasi cosa di positivo vediamo
nell'altro in quel momento"" e poi ci si abbraccia.
Si esprime tutto l'amore e l'apprezzamento che abbiamo dentro, in particolare
verso coloro coi quali si è gridato più intensamente durante il primo stadio.
""Permettendo a te stesso di esprimere l'amore verso gli altri, così come
ascoltando gli altri dirti che tu sei amabile, sentirai di essere
nutrito.""
Si puo' fare anche singolarmente esprimendo tutto l'amore e la benevolenza
dall'interno all'esterno verso persone situazioni o all'esistenza
3 PIANTO (MELTING)
Ci si siede per proprio conto o insieme a un'altra persona e ci si
permette di piangere. Forse, di primo acchito, potresti non sentire di
farlo, ma si può iniziare emettendo dei suoni. Puoi pensare
al dolore che hai incontrato nella vita, o a tutto quello
che ci fa sentire davvero tristi. Ci si tiene abbracciati con gentilezza,
o si abbraccia l'altra persona, e si lasciano affiorare le proprie
lacrime.
Questa esperienza profonda permette di prendere cura del tuo essere
interiore più vulnerabile e nascosto.
Piangi e disperati con tutto te stesso anche singolarmente
4 RIDERE (Laughing Buddhas)
Ora l'energia si capovolge di nuovo, e si ride. Se ci si sente seri,
occorrera' iniziare facendo finta di non esserlo. Si ride, si gioca,
ci si muove, si emettono suoni, si fanno ridere le altre persone.
""Essere felice è un diritto naturale!""
Puoi prendere la vita come una tragedia o come una commedia…
dopo il pianto puoi imparare a muovere la tua energia nella direzione opposta.
Ci si siede per proprio conto o insieme a un'altra persona e ci si
permette di piangere. Forse, di primo acchito, potresti non sentire di
farlo, ma si può iniziare emettendo dei suoni. Puoi pensare
al dolore che hai incontrato nella vita, o a tutto quello
che ci fa sentire davvero tristi. Ci si tiene abbracciati con gentilezza,
o si abbraccia l'altra persona, e si lasciano affiorare le proprie
lacrime.
Questa esperienza profonda permette di prendere cura del tuo essere
interiore più vulnerabile e nascosto.
Piangi e disperati con tutto te stesso anche singolarmente
4 RIDERE (Laughing Buddhas)
Ora l'energia si capovolge di nuovo, e si ride. Se ci si sente seri,
occorrera' iniziare facendo finta di non esserlo. Si ride, si gioca,
ci si muove, si emettono suoni, si fanno ridere le altre persone.
""Essere felice è un diritto naturale!""
Puoi prendere la vita come una tragedia o come una commedia…
dopo il pianto puoi imparare a muovere la tua energia nella direzione opposta.
ridi da solo o in compagnia l'importante è ridere
10 minuti per ogni fase , sono sufficienti per sentirsi completamente rinnovato
Buona meditazione a tutti
IvanoV Antar Raja
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