sabato 30 marzo 2024

RICCHI E/O POVERI

I ricchi perche' sono ricchi? pensate che se lo meritano, che siano  belli dentro e che quindi si rifletta fuori? Pensate che siano geniali, che siano volenterosi o che abbiano chissa' quale qualita' ? N0 niente di tutto questo, ma semplicemente credono fermamente e senza alcun dubbio di esserlo, vedono intorno a se' ricchezza, possiedono case, auto di lusso vestiti di lusso, sono circondati da ricchezza , ogni circostanza e' condita da ricchezza occasioni e opportunita' e cio' che gli succede e' cio' che vedono, non hanno alcun merito particolare credono a cio' che vedono, cosi' anche i poveri credono di essere poveri, credono a cio' che vedono. Non credere ai tuoi occhi, vai oltre le attuali circostanze, ma pensa parla agisci muoviti come un ricco
Non ci vogliono qualita' particolari, progetta la tua vita come se avessi una quantita' illimitata di denaro
VIVI I TUOI SOGNI - 
( IvanoV )



 

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meditazioni - tecniche guidate - ipnosi

venerdì 29 marzo 2024

medita sulla luce

Più mediti sulla luce, più avrai la sorpresa di sentire dentro di te qualcosa che si apre simile allo schiudersi di un bocciolo di fiore.


La meditazione sulla luce è una delle più antiche; in ogni epoca, in ogni paese, in tutte le religioni, ha avuto importanza per una ragione precisa: perché nel momento in cui mediti sulla luce, qualcosa dentro di te che non era mai sbocciato comincia a schiudere i suoi petali. Il semplice meditare sulla luce crea lo spazio per la sua fioritura.


Quindi considerala la tua meditazione. Ogni volta che ti è possibile, chiudi gli occhi e visualizza una luce. Ogni volta che vedi una luce, entraci in armonia. Non continuare a ignorarla. Mettiti in adorazione: può essere un'alba, può essere una semplice candela nella stanza, ma assumi un atteggiamento di preghiera e verrai ricompensato.


Se riesci a mantenere un'armonia costante con la luce, la benedizione sarà immensa.



Osho

 

 

 

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La via della gioia



«Ciò che ti piace e ciò che non ti piace dimostrano semplicemente che pensi di essere separato dall’esistenza: chi ha abbandonato l’ego non ha più cose che gli piacciono e cose che non gli piacciono; pertanto qualsiasi cosa gli si presenti, egli ne gioisce.

Se gli capita di vivere in povertà, gioisce della sua povertà; perché contiene alcune bellezze che può scoprire solo nella povertà. Se gli capita di vivere nella ricchezza, gioisce della sua ricchezza; perché ci sono alcune bellezze che si possono scoprire solo nella ricchezza. Se gli capita di essere giovane e sano, ne gioisce; perché alcune cose sono possibili solo in gioventù.

Se gli capita di essere anziano, gioisce anche di questo; perché solo la terza età può procurare certe comprensioni. Una cosa è certa: non ha più preferenze; non desidera che qualcosa vada in un modo, oppure in un altro. Non pone più condizioni all’esistenza: vive incondizionatamente; gioisce in qualsiasi cosa accada.

Portare in sé la percezione di cose “piacevoli” e cose “spiacevoli” significa avere pregiudizi; e tutti si tirano dietro dei pregiudizi: questo è il motivo per cui non siete mai appagati!»

Osho, La via della gioia

 https://oshoite.blogspot.com/2024/03/la-via-della-gioia.html


 

 

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Se puoi riuscire a diventare meditativo nella tua vita sessuale....

Se puoi riuscire a diventare meditativo nella tua vita sessuale....
 
"Mentre tieni per mano la tua donna o il tuo uomo, perchè non sedere in silenzio? Perchè non chiudere gli occhi e sentire? Senti la presenza dell'altro, entra nella presenza dell'altro, lascia che la presenza dell'altro entri dentro di te, muovetevi lentamente, vibrate insieme, e se improvvisamente una grande energia prende possesso di voi, danzate insieme, e raggiungerete tali vette orgasmiche di gioia come non avete mai conosciuto prima d'ora. Quelle vette orgasmiche non hanno nulla a che fare con il sesso, in realtà hanno molto a che fare con il silenzio.
E se riesci a diventare meditativo anche nella tua vita sessuale, se puoi essere silenzioso mentre fai l'amore, in una specie di danza, rimarrai sorpreso. Hai dentro di te un metodo che ti porterà alla riva più lontana."
 
Osho, The Book of Wisdom, Tallk#7
 

 

Più una persona è sessuale, più è intelligente
 
"Quello che succede in realtà è che più una persona è sessuale e più è inventiva. Più la persona è sessuale e più sarà intelligente. Con meno energia sessuale vi sarà meno intelligenza; con più energia sessuale, più intelligenza, perchè il sesso è una profonda ricerca per scoprire non soltanto i corpi, non soltanto il corpo del sesso opposto, ma tutto ciò che non è visibile."
 
Osho, The Beloved, Vol. 2, Talk #2
 
 

 

 

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mercoledì 27 marzo 2024

Per trasformarsi da ricevitore a trasmettitore

Quando leggete un libro, credete che la realtà si possa gestire come un sogno lucido. Ma quando vi allontanate dal libro e vi immergete in questa stessa realtà, vi diventa chiaro che non è tutto così facile come sembra.

La realtà è difficile da gestire perché la persona vi agisce come un consumatore, non come un creatore, come un ricevitore e non come un trasmettitore.

Per rendere lucido il sogno inconscio occorre trasformare se stessi da ricevitori a trasmettitori.

Trasmettitore è colui che non segue gli stereotipi e le convenzioni imposte dalla società e ha invece l’audacia di stabilire le sue leggi e le sue regole.

Per trasformarsi da ricevitore a trasmettitore, occorre liberare la coscienza e aumentare il potenziale energetico.

Una parte significativa della coscienza dell’uomo moderno è occupata al flusso di informazioni esterno imposto dal sistema, mentre un’altra parte, non meno significativa, è bloccata dai prodotti dell’ambiente tecnogeno.

Gli stessi fattori causano l’effetto della cattura e del blocco dell’energia.

Con l’età la coscienza si annebbia ancora di più, e l’energia si smorza. Il risultato è l’insorgenza del “fenomeno del vecchio comò”.

Ultimamente i processi di cattura e blocco dell’energia e della coscienza presentano una tendenza all’accelerazione, esteriormente impercettibile ma di fatto molto forte.

Il Transurfing va considerato come una dottrina olistica, fondata su tre componenti principali: come pensiamo, come ci alimentiamo, come ci muoviamo.

Il senso di tutto ciò consiste nel riuscire a vivere in un sistema (matrix) che deruba energia e coscienza, pur essendone al contempo distaccati.

Dal sistema ci si può staccare solo utilizzando lo stesso modo con cui esso lega, cioè agendo per opposizione ad esso.

Quando l’energia e la coscienza raggiungono una certa massa critica, tutti gli altri problemi scompaiono da soli.

Ognuno sceglie il proprio livello di Libertà e Forza, a seconda delle proprie esigenze.
 

 

 

 Questo programma ha due obiettivi, a prima vista incompatibili tra loro: abbassare il livello dell’ansia e aumentare il potenziale energetico. Di solito o ci si rilassa o si carica; come è possibile parlare di questi due stati insieme? In realtà, è possibile. Questo programma utilizza il ritmo alfa variabile che riesce a raggiungere entrambi gli obiettivi. Dopo una fase di rilassamento viene una fase di stimolazione, e così per tutta la durata della traccia. La sequenza di queste due fasi è simile ad una doccia di contrasto, dopo la quale inizierete a stare meglio. E’ una doccia di contrasto per la coscienza. VZ


NEUROACUSTICA , RAFFORZAMENTO DELLO STATO ENERGETICO
Il programma possiede notevoli qualità calmanti: subito dopo averlo ascoltato vi accorgerete di essere più calmi e carichi di energia. Entrerete in uno stato di pace, le angosce resteranno nel passato, e avrete le forze per fare ciò che vi siete prefissi di fare. Avete appena fatto una doccia di contrasto, il vostro organismo ha avuto una scossa benefica, e il vostro potenziale energetico è aumentato. Non solo voi, anche le altre persone se ne accorgeranno. Così potrete condividere la vostra energia con chi vi sta accanto e non utilizza i programmi neuroacustici. Le persone si protendono istintivamente verso coloro che sono pieni di energia.

https://it.advanced-mind-institute.org/store/emozioni-e-motivazione/rafforzamento-dello-stato-energetico/?affiliate=TRKCASWQK8H


 

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martedì 26 marzo 2024

tafti CAP. 9 - L’ILLUSIONE DELL’AZIONE SCENICA


Ricordiamo cosa bisogna fare:

◊ Svegliarsi, attivare la treccina e, mantenendosi in contatto con essa, impostare la realtà. ◊ Che in ciò si riesca o meno, dipende dalla vostra accettazione o non accettazione di ciò che sta accadendo.

◊ Per voi è possibile solo ciò che si inscrive nel modello della vostra visione del mondo.


Siete strutturati in modo piuttosto primitivo. A voi non potrebbe succedere nulla che non sia incluso nelle vostre rappresentazioni del mondo e di voi stessi. In un sogno succede l’incredibile solo perché la criticità della valutazione è ridotta. Nella realtà ad occhi aperti, al contrario, tutto è rigorosamente sottoposto a verifica rispetto a un modello accettato. Pertanto la vostra capacità di muovere il fotogramma dipende da quanto permettete incondizionatamente l’esistenza di questa possibilità o da quanto ne dubitate.

Semplici “miracoli” vi riusciranno facilmente. Avrete successo con tutto ciò che è coerente con la vostra esperienza quotidiana, di tutti i giorni. La vostra esperienza è proprio quello stesso modello di cui si diceva. Ma per movimenti più complessi del fotogramma, vi sarà necessario una nuova configurazione. Uffa, mi tocca ripetervi sempre le stesse cose, molte volte, di nuovo, ancora e ancora, finché non arriverete a capire. E se alla fine comunque non capirete, ordinerò che vi taglino la testa. Non ho bisogno di gente come voi! Va bene, su, forza, non piangete, miei poveri miserelli, ascoltate ancora. Una volta ho pronunciato questa frase: la sceneggiatura vi trascina lungo un film che non avete scelto voi. Il film è, in parole povere, la vostra linea della vita, mentre la sceneggiatura è il destino. E voi non solo non scegliete il vostro destino, ma addirittura non provate nemmeno a cambiarlo, anche se potreste. Invano vi lasciate consolare dalla speranza che il destino, per quanto sia predeterminato, sia comunque nelle vostre mani. Nella realtà dei fatti le cose stanno molto peggio. Siete trascinati da una sceneggiatura tutt’altro che flessibile. Vi sembra solo di agire a vostro piacimento ma in realtà si tratta di un’illusione, verosimile ma pur sempre illusione. Illusorio può essere non solo ciò che vedete, ma anche ciò che fate. È un’illusione che non siete in grado di riconoscere perché ci siete dentro costantemente.

Vi ricordate che abbiamo parlato dei manichini dei sogni?

I manichini vivono nelle immagini dei vostri sogni proprio come i personaggi di un film, impressi una volta per sempre sulla pellicola. Quando guardate un sogno, i manichini si muovono. Quando guardate un film, i personaggi prendono vita. Ma una volta che il sogno o il film finiscono, tutti i personaggi si fermano, diventano immobili, fino a un’eventuale prossima visione o per sempre. Cosa pensate, secondo voi i personaggi di un film o di un videogioco capiscono di essere in un film e che voi li state guardando?

No. I manichini dei vostri sogni si rendono conto che voi li state vedendo in sogno?

Certo che no.

E allora chiedo a voi: voi stessi, chi siete voi, lo sapete?



Non si può porre questa domanda agli eroi di un film. La si può

fare ai manichini, ma sarebbe inutile. Voi vi differenziate dai

primi e dai secondi perché siete in grado di cogliere, quanto

meno vagamente, il significato della domanda. E anche per il

fatto che sapete rendervi conto di voi stessi. Ma quando vi

rendete conto di voi stessi? Solo nel momento in cui vi ponete

questa domanda. Per tutto il resto del tempo dove siete, chi

siete?



Ebbene, voi siete i personaggi del film, di quella vita che vi

accade e subite. Non siete voi a vivere la vostra vita, ma è la vita

che vi accade. Né il manichino del sogno né l’eroe del film sono

in grado di riconoscere l’illusione delle loro azioni, o più

precisamente l’illusione dell’azione scenica. E perché voi pensate

di esserne capaci?



No, voi ne siete certamente capaci, miei bravi amici, ma non lo

fate. Finché non vi ponete la domanda dove siete e chi siete, non

siete più lucidi e responsabili dei personaggi di un film o di un

sogno. La vostra attenzione è costantemente immersa in uno

degli schermi mentre l’intenzione è invischiata nel fotogramma

corrente. Per questo le vostre motivazioni e le vostre azioni non

sono affatto vostre, lo capite?



Succede letteralmente questo: a un certo punto avete voglia di

fare qualcosa e vi precipitate a farlo. Credete che i motivi e le

azioni siano vostri personali, dettati da voi stessi. In realtà, così è

scritto nella sceneggiatura. Vi potrebbe sembrare di aver

concepito qualcosa. E invece questo è il colpo di scena del

vostro ruolo. La realtà in corso riesce a catturarvi al punto tale

che voi non ve ne rendete conto e non notate l’illusione.



Nei film che giacciono nell’archivio dell’Eternità, avete i vostri

manichini personali. Quando guardate una di queste pellicole nel

sonno, la vostra coscienza trova il suo manichino, esso prende

vita e inizia a muoversi. Finché dura il sogno, vivete nel corpo

del manichino del sogno, come in una delle innumerevoli

varianti. Provate a guardarvi in uno specchio nel sogno, non vi

riconoscerete.



Nel film su cui si muove la vostra vita succede la stessa cosa. La

vostra coscienza entra nell’ennesima versione del manichino,

esso prende vita e diventa voi, nel fotogramma corrente. Ma

ecco la domanda: in cosa vi differenziate dai manichini del

sogno, se anche nella realtà che accade intorno a voi vivete come

in un sogno?



Più in generale, in cosa voi siete migliori delle chiocciole, delle

chiocciole disgustose e viscide che a tutti gli irritanti esterni

reagiscono in modo ugualmente primitivo, ritraendo le antenne e

nascondendosi nel loro guscio? Allo stesso modo anche il

vostro destino è predeterminato, tanto, quanto voi stessi siete

prevedibili.



Già quel poco che avete imparato, miei cari, per voi è inconcepibile, non rientrando nel vostro modello. E fintantoché questo è per voi incomprensibile sarete liberi nei vostri sogni ma non liberi nel vostro destino. Però, quando finalmente maturerete e vi libererete dall’illusione, sarete in grado di camminare nella realtà, come esseri viventi all’interno di un film. E potrete scegliere per voi stessi una nuova realtà, come una nuova pellicola dall’archivio. E adesso è ora dell’intervallo! Esco dal mio film e mi dirigo nel libro. Ci vediamo lì. Ciao ciao, chioccioline!

 

 

 

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tafti CAP 8 COME GESTIRE LA TRECCINA


Già ci siamo, su, forza, veloci, miei piccoli infelici, eccoci giunti alla nuova lezione. Prima, però, ripetiamo quello che abbiamo già studiato.

◊ L’intenzione ha due centri: uno interno e l’altro esterno.
◊ L’interno si trova nella fronte, l’esterno è sulla punta della treccina.
◊ L’intenzione interna risponde delle normali azioni nel fotogramma in corso.
◊ L’intenzione esterna è in grado di muovere il fotogramma futuro, di impostare la realtà.



Insomma, volete o non volete imparare ad impostare la realtà? Certo che lo volete. E allora abbiate la pazienza di ascoltare.
Supponiamo cha abbiate un sogno nel cassetto. Nel nostro repertorio folcloristico per questi casi si ha un detto: “sognare non fa male a nessuno”, frase che allude inoltre al fatto che sognare è assolutamente inutile. Quest’affermazione sta forse a significare che lo stupido proverbio è giusto, e i miei mocciosetti non abbiano nulla in cui sperare?
Dunque, perché i sogni non si avverino ve lo spiegherò nella prossima lezione, mentre ora passeremo direttamente alla tecnica. Prima fate, poi capirete. Per voi così è meglio. Allora ascoltatemi attentamente.
Primo: svegliatevi e entrate nel punto di consapevolezza.
Come al solito, dite a voi stessi: vedo me stesso e vedo la realtà.

Secondo: attivate la treccina.

La sentite… eccola.

Non appena le si presta attenzione, eccola che si alza immediatamente inclinandosi verso la schiena e che si attiva. Terzo: senza distogliere l’attenzione dalla treccina, immaginate una scena del futuro. Con pensieri, parole, sullo schermo, come vi viene meglio. Impostate la realtà.

Potete notare che quando attivate la treccina i vostri occhi entrano in una modalità diversa. Provate a sentirli: ecco, avete alzato la treccina…. cosa succede agli occhi?

Si aprono leggermente ed è come se iniziassero a irradiare. Ecco, questa è la vostra nuova modalità di funzionamento, insolita per voi. Prima guardavate solo il film esterno e ne eravate assoggettati. Adesso invece siete in grado di girare le vostre pellicole.

Ancora una volta ripeto come bisogna fare: dovete svegliarvi, prestare attenzione alla vostra treccina, e poi, senza perdere il contatto con essa, dovete rappresentare sul vostro schermo la realizzazione di un evento desiderato. Così facendo illuminerete il fotogramma futuro ed esso finirà per incarnarsi nella realtà. In seguito imparerete a compiere ciò in un istante, in un solo movimento.

La treccina funziona alla stregua di un proiettore cinematografico. Potete far girare quanto volete sullo schermo interno i vostri desideri e i vostri sogni ma scarsa sarà l’efficacia, sarà come girare a vuoto.

Il proiettore funziona a pieno regime nel momento in cui i vostri pensieri, le vostre parole e le vostre immagini provengono dal centro esterno dell’intenzione. Pertanto, se non vi accontentate di sguazzare solo nei pensieri ma volete lavorare sulla realtà, attivate la treccina.


Non è obbligatorio mantenere l’attenzione sulla punta della

treccia. Sarà sufficiente percepirla tutta intera, come una parte

fantasma del corpo. Comunque potete attivarla come meglio vi

pare, le sensazioni sono individuali. Non è nemmeno

obbligatorio prestare attenzione agli occhi, che possono essere

chiusi o anche non vedenti, non importa. L’importante è che i

pensieri, le parole e le immagini vortichino e, nel loro

movimento, si intersechino con la treccina.



Dunque, miei cari coniglietti, miei pesciolini, siete prossimi a

diventare i Governanti dell’Universo. Sono così in estasi che non

so se svenire o se farvi una riverenza. Su, forza, sorprendetemi

con le vostre capacità! Prima però dovrete sorprendere voi stessi.

E per far questo dovrete acquisire le abilità pratiche di gestione

del movimento del fotogramma.



Cominciamo con le cose più elementari, con la realizzazione dei

desideri a breve termine. Supponiamo che sulla pellicola del

giorno si stia avvicinando un evento che può avere esiti positivi

o negativi. All’inizio prendete la cosa più semplice, quella che

può stare dentro un singolo fotogramma: far le compere in un

negozio, per esempio, oppure trovare un posto per parcheggiare

la macchina, o una qualsiasi altra azione del vostro quotidiano al

lavoro, nello studio, per strada, a casa.



In vostro potere è far muovere il fotogramma sul film positivo,

dove tutto è riuscito. Cosa fare, lo sapete già. Dovete svegliarvi,

attivare la vostra treccina, e, mantenendovi in contatto con essa,

immaginarvi la realizzazione dell’evento impostato. Poi potete

distogliere l’attenzione dalla treccina e agire come al solito.

Oppure potete ripetere l’operazione di illuminazione del

fotogramma più volte, per sicurezza.



Ciò che seguirà lo vedrete di persona. Non fatevela addosso,

tenetevi i pannolini asciutti! Si provano sentimenti molto

contrastanti quando ci si rende conto che è successo qualcosa

che non poteva essere. Vi sarà difficile credere che la realtà

esterna si sia sottomessa alla vostra volontà. Di solito accade il

contrario, voi vi assoggettate alla realtà esterna.



Una statistica di successo dei vostri esperimenti dipenderà - e

qui attenzione! – dal vostro senso della realtà di quanto sta

avvenendo. Il criterio di realtà per voi è la normalità, l’abitudine.

Reale è ciò che è successo molte volte, mentre ciò che non è mai

successo, non può essere, giusto?



In altre parole, per voi è possibile solo ciò che rientra nel

modello della vostra visione del mondo. Se voi non sapeste che

si può andare in bicicletta, non ci andreste. La stessa cosa

succede con il movimento del fotogramma: non siete in grado di

controllarlo fintantoché per voi è irreale. Ma cosa fare perché

diventi reale? Lo saprete presto-presto, miei meravigliosi amici!


 

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Il fallimento non conta

NEVILLE HA DETTO:
Il fallimento non conta; stai imparando. Se insisti vincerai. Tu crei con la fede. Per fede i mondi sono stati fatti e sostenuti. Le cose fatte sono fatte di cose che non appaiono. Quindi come sarebbe se tu fossi l'uomo che vuoi essere? Guarda il mondo come vorresti vederlo.

Neville Goddard: Quello che è già stato.

 



 

 

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ACCENDI LA CANDELA DELL'ENTUSIASMO


“Lo straordinario accade solo quando inizi a vivere le piccole cose ordinarie.”
La gioia è l’antidoto a qualsiasi paura. Senti paura se non godi la vita; se la godi, la paura scompare. Quindi sii positivo e godi di più, ridi di più, danza di più, canta. Sii sempre più allegro, entusiasta delle piccole cose, delle cose ordinarie.
La vita consiste di piccole cose, ma se puoi dare loro la qualità dell’allegria, della gioia, la somma totale che ne deriva è immensa.
Quindi non aspettare che accada qualcosa di straordinario. Le cose straordinarie accadono – non è che non accadono – ma non stare lì ad aspettare che si verifichino. Lo straordinario accade solo quando inizi a vivere le piccole cose ordinarie con una mente nuova, con una nuova freschezza, una nuova vitalità, un nuovo entusiasmo. Poi, piano piano, queste cose si sommano, e un giorno diventa un’esplosione di pura gioia.
Ma non si può sapere quando accadrà. Si deve continuare a raccogliere pietruzze colorate in riva al mare; farlo con totalità diventa il grande avvenimento. Quando raccogli una pietruzza, è una semplice pietra colorata.
Quando sono riunite tutte insieme, all’improvviso sembrano diamanti.
Lo straordinario accade soltanto attraverso le piccole cose: mangiare, fare colazione, camminare, farsi il bagno, parlare con un amico, stare seduto da solo a guardare il cielo o sdraiato sul letto a fare niente. Queste piccole cose sono la sostanza della vita. Sono il materiale di cui è fatta la vita. Quindi fa’ qualsiasi cosa gioiosamente, e tutto diventa una preghiera.
Fa’ ogni cosa con entusiasmo. La radice della parola entusiasmo significa “donato da dio”. Quando fai qualcosa con entusiasmo, dio è in te. Entusiasmo in sé significa “uomo ricolmo di dio”. Quindi porta più entusiasmo nella tua vita e la paura e tante altre cose scompariranno spontaneamente.
Mai lasciarsi irritare dalle cose negative: non cercare di combattere l’oscurità. Accendi una candela e l’oscurità svanirà. Dimentica le cose negative che assillano la mente umana, accendi semplicemente la candela dell’entusiasmo.
Ogni mattina, come prima cosa, alzati con grande entusiasmo, con la decisione che oggi vivrai ogni cosa con grande piacere, e poi inizia a vivere con grande piacere. Fai la tua colazione ma mangiala come se stessi mangiando dio; così facendo, la colazione diventa un sacramento. Fai la tua doccia, ma falla con dio dentro di te; stai facendo la doccia a dio. Così, il bagno diventa un tempio e la doccia il tuo battesimo.
Alzati ogni mattina con una grande decisione, una certezza, una chiarezza, una promessa fatta a te stesso che oggi sarà una giornata meravigliosa e che tu la vivrai intensamente.
E ogni notte, quando vai a letto, ricorda quante cose meravigliose sono successe durante la giornata. Il solo ricordarle sarà d’aiuto nel farle accadere di nuovo il giorno dopo. Ricordale, e addormentati ricordando i bei momenti della giornata; i tuoi sogni saranno molto più belli. Conterranno il tuo entusiasmo, e inizierai a vivere con una nuova energia anche nei sogni.
Osho: A Rose is a Rose is a Rose, C
 

 

 

NEUROACUSTICA

«Risonatore cristallino» è un innovativo programma sviluppato dall'Advanced Mind Institute. Alla sua base c'è la frequenza di risonanza del cristallo di rocca 2675 Hz. Per ottenere l'effetto del dr. Holand, a questa frequenza è stata aggiunta la sua undicesima armonica (243.45 Hz). Nel corso delle sue ricerche il dr. Holand aveva scoperto l'effetto dell'unione di queste due frequenze sulle cellule patologiche: insieme combattono qualsiasi agente patogeno, cellule cancerogene comprese, e senza danneggiare in alcun modo la salute dell'organismo.
Alla base del principio d'azione dell'11° armonica c'è l'effetto di risonanza. Abbiamo visto che i cantanti d'opera possono, con la sola forza della voce, spaccare dei bicchieri di vetro. Anche l'effetto dell' 11° armonica si basa sullo stesso principio, ma al posto del bicchiere ci saranno le cellule patologiche.

 

 

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lunedì 25 marzo 2024

CIO' CHE PENSI ... ACCADE

C'era un uomo che viaggiava per il mondo. Un giorno si trovò accanto all'Albero dei Desideri, Non lo conosceva ma, attratto dalla sua ombra, si addormentò sotto.
Al risveglio l'uomo sentì una fame terribile e penso: "Che fame che ho! Se avessi qualcosa da mangiare!"
Ad un tratto, apparvero delle prelibatezze.
Dopo aver mangiato, l'uomo pensò: "Ho sete!" e vide una caraffa piena d'acqua cristallina di fonte.
E allora gli venne un pensiero terribile: "Da dove sono venuti il cibo e l'acqua?! Sono delle entità maligne. Mi prendono in giro!"
Appena lo pensò, attorno a lui apparvero dei mostri con sorrisi beffardi. E l'uomo si disse: "Mi uccideranno!".
Ahimè, lo fecero...


Morale: il pensiero è materiale. I nostri pensieri formano la nostra vita.

 

 NEUROACUSTICA

Il programma "La correzione dell’aura" usa una banda particolare di frequenze con le quali sarete in grado di avvertire il vostro guscio energetico. Basta mettere in testa le cuffie e dopo alcuni minuti avvertirete gli eventuali problemi e li correggerete.

 

 

 

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martedì 12 marzo 2024

LE VIBRAZIONI DEI SOLDI


L'ENERGIA DEI SOLDI "...Anche i soldi hanno le loro frequenze e vibrazioni. Di solito dicono che siano le frequenze del chakra della radice, il primo chakra.
Dal mio punto di vista i soldi sono collegati alle frequenze della società umana, sono frequenze theta. Per esempio, sintonizzandovi alle risonanza di Schumann potrete migliorare la vostra interazione con la società, e come risultato, anche la sfera del denaro. Non è così semplice però, non vuol dire che potrete risolvere i vostri problemi automaticamente. Occorre fare degli sforzi, ma se la vostra attività include l'interazione con altre persone (ed è difficile guadagnare i soldi in qualche altra maniera) e vi sintonizzate sui ritmi theta, diventerete più attraenti per i vostri clienti, perché a livello inconscio saranno attirati da queste vibrazioni.
Più è forte la vostra connessione con la noosfera a livello theta, più informazioni riuscirete a captare dalla noosfera, e più diventerete interessanti per gli altri.

Questo non significa che domani sarete ricchi e risolverete tutti i vostri problemi di denaro; i soldi sono una specie di "chip" che rappresenta un tipo di energia, e non si può dire quanta energia di questo tipo riceverete.

Un altro segreto è quello di non accumulare il denaro. Quando inizierete a farlo, la fonte di questa energia sarà sicuramente staccata, perciò è meglio prendere e dare, diventando come una "pompa". Non fissatevi sui soldi, se date loro troppa importanza il flusso si indebolirà. Prendete il minimo indispensabile e date il resto, allora il flusso sarà costante e crescente."

(dalla risposta di Lenny Rossolovski al forum dell'Istituto)




Meditazioni neuroacustiche consigliate;
Meditazione stimolazione theta

Meditazione risonanza di Schumann

Meditazione I ritmi bioplanetari della terra


La Risonanza Schumann vibra a un impulso di 7.83 Hz e si dice che sia il battito cardiaco della madre terra.

E’ stato dimostrato da studi scientifici che se le onde cerebrali di una persona risuonano a 7.83 Hz, tale individuo gode di ottima salute fisica e psicologica. Molti esperti ritengono che la vasta gamma di frequenze elettromagnetiche artificiali da cui siamo circondati da tutti i giorni, (tra cui elettrodomestici, wifi e telefoni cellulari) interferiscano sulla frequenza benefica naturale della Terra. Questo può farci sentire più stressati, stanchi e fuori equilibrio. Pertanto, sintonizzandoci alla frequenza 7.83 Hz torniamo ad uno stato di sintonia con la frequenza magnetica del pianeta e sperimentiamo numerosi benefici tra i quali: maggiori capacità di lettura/apprendimento, ringiovanimento ed equilibrio fisico e mentale inoltre ci si sente piu' motivati e radicati, il chakra della radice viene energizzato dall'ascolto della frequenza Shuman

Altro beneficio comune derivante dall’esposizione alla Risonanza di Schumann è quello di sentire profonda unità ed armonia con tutto ciò che ci circonda, fenomeno questo che viene spesso descritto anche negli antichi insegnamenti, questa è semplicemente la conseguenza di sentirci allineati con la frequenza del nostro pianeta.

La via del Transurfer - https://faregruppo.blogspot.it


Salvatore Brizzi

Voto medio su 2 recensioni: Da non perdere
 

 

 

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IL VENTO DELL'INTENZIONE ESTERNA

Vi sembra di essere in balia di circostanze che non siete in grado di cambiare.
Di fatto è un’illusione, una finzione che si può smascherare facilmente, a volerlo.
Il fatto è che tutti noi, inconsapevolmente, giriamo attorno a un circolo vizioso: osserviamo la realtà – esprimiamo il nostro rapporto rispetto ad essa – e lo specchio fissa il contenuto di questo rapporto nella realtà. Per trasformare la realtà bisogna uscire da questo circolo.


Guardate la realtà che vi sta intorno e credete che sia impossibile cambiarla. È effettivamente così. Con la vostra intenzione interna cercate di influire sul riflesso, ma non siete in grado di esercitare un’influenza di un certo valore. Da questa parte della specchio le possibilità sono troppo limitate. D’altra parte, siete
in grado di prendere sotto il vostro controllo il vostro rapporto nei confronti della realtà, e così facendo permettete che a occuparsi della situazione sia l’intenzione esterna. Per questa forza non esiste nulla di irrealizzabile. Dall’altra parte dello specchio esistono delle varianti di sviluppo degli eventi che la ragione umana non è nemmeno in grado di sospettare.


Ebbene, per innescare il meccanismo dell’intenzione esterna occorre realizzare il quinto principio speculare: occorre trasferire l’attenzione dal riflesso all’immagine. In altre parole, bisogna prendere il controllo dei pensieri, pensare non a quello che non si vuole e che si vuole evitare, ma a quello che si desidera
e si ambisce raggiungere. Date ancora una volta un’occhiata alla formula del circolo vizioso. L’uomo si muove in senso letterale lungo questo circolo

speculare, come un asino. Legato allo specchio per il tramite del suo modo di rapportarsi alla realtà (e cioè con reazioni primitive nei confronti degli eventi), egli cerca con la stessa leggerezza di raggiungere il riflesso nel tentativo di cambiare in esso qualcosa.

E ora proviamo a girare il circolo speculare all’indietro: esprimiamo il nostro rapporto – lo specchio fissa il contenuto di questo rapporto nella realtà – osserviamo la realtà. Cosa otteniamo? La constatazione primitiva e inutile del riflesso sparisce per lasciare il posto a una constatazione intenzionata e finalizzata dell’immagine. Al posto di esprimere, al solito, insoddisfazione
per quanto visto nello specchio, decido di dargli la schiena e cominciare a formarmi nei pensieri quell’immagine che vorrei vedere. Questa è l’uscita dal labirinto speculare. Il mondo si è fermato, dopodiché mi si è mosso incontro. Ed ecco che io già non corro, ma sto fermo sul posto, e ora è la realtà stessa
a venirmi incontro ed è già un nuovo vento quello che mi soffia sul viso: è il vento dell’intenzione esterna.


Ho fatto tutto esattamente al contrario: ho interrotto il mio insensato inseguimento dell’immagine, ho mollato il mondo e gli ho permesso di districarsi da solo in conformità ai miei pensieri. Il circolo speculare è rimasto comunque chiuso, però ora non sono io a girare in cerchio ma è il circolo a girare da solo, mosso dall’intenzione esterna. A sostituire la mia intenzione interna è sopraggiunta quella esterna, giacché ho rinunciato a ogni tentativo di influire sul riflesso. Semplicemente, ma in modo mirato, formo nei miei pensieri l’immagine che desidero, e lo specchio duale, da solo, incarna in realtà il settore corrispondente dello spazio delle varianti.


L’unica difficoltà sta nella singolarità della situazione. È insolito che l’elemento

“osserviamo la realtà” sia stato spostato alla fine del circolo. L’uomo è più che altro abituato ad agire secondo la regola: “Ripeto quello che vedo”. Egli invia
al mondo la sua visione e il mondo, come un’eco, gli rimanda indietro solo una sostanza svuotata di senso: «Non voglio che piova!» – «Che piova, che piova!»; «Non voglio studiare» –
«Studiare, studiare»; «Non voglio lavorare» – «Lavorare, lavorare
». Come risultato, nella realtà si incarna il contenuto raffinato
del modo di rapportarsi.

Ci si può immaginare il monologo dello specchio, stanco di tutte queste assurdità:
«Stai male. Ho capito, cosa ti serve per sentirti meglio? Non vuoi. Forse ti deciderai finalmente a spiegarmi esattamente quello che desideri?».
«Non ti piace. Su, fammi sapere mio caro, cosa ti serve?».
È tutto molto semplice. Bisogna cambiare il rapporto e trasformarlo da negativo a positivo. Occorre fare un bell’inventario dei pensieri e togliere da lì tutte le negazioni: non soddisfazione, non desiderio, non accettazione, non approvazione, odio, mancanza di fiducia nel successo. Bisogna prendere tutta questa immondizia, metterla in un sacchetto e gettarla nella spazzatura. I vostri pensieri dovranno essere orientati solo su quello che volete e che vi piace fare. Soltanto allora lo specchio renderà un riflesso solo positivo.


È necessario capire che questa nuova realtà favorevole non verrà formata subito. Servono pazienza e consapevolezza. Ora, però, non è come prima: voi non reagite ai fattori della realtà circostante ma prendete il comando di voi stessi e
inviate intenzionalmente al mondo i vostri pensieri- forma. Malgrado l’apparente riflesso negativo, sforzatevi di esprimere un rapporto positivo.
Certo, la situazione è, diciamo, insolita, del resto cos’è meglio: trovarsi in balia delle circostanze come la gente normale o disporre del proprio destino a proprio piacimento? L’umore delle persone si forma come reazione alle circostanze positive o fallimentari che si sono sviluppate.

La tendenza al negativismo, di norma, trattiene la disposizione d’animo a un basso livello, ma bisognerà fare diversamente: crearsi intenzionalmente un umore positivo. Già solo il fatto che sono in grado di gestire la realtà mi basta per sollevare notevolmente lo spirito. Con la mia intenzione scelgo i colori per la mia
realtà; indipendentemente dalle circostanze, mi posiziono su alte note e faccio tutto ciò consapevolmente, non reagisco più primitivamente ai fattori irritanti. Occorre farsi quest’abitudine. Per creare l’umore giusto può venire in aiuto la diapositiva, un’immagine musicale, visiva, a vostra scelta. Idealmente dovrebbe essere una diapositiva che contiene l’immagine del vostro fine portato a compimento e di voi pienamente soddisfatti del risultato.


D’altra parte, tenetevi pronti al fatto che per un po’ di tempo nello strato del vostro mondo non si noteranno cambiamenti di sorta o addirittura si produrranno
eventi spiacevoli. Tenetelo presente ma non scoraggiatevi: si tratta di disagi temporanei, dovuti al “trasloco”, a un nuovo livello di rapporti con la realtà. Sapete, infatti, che lo specchio risponde con un certo ritardo. Quali che siano le circostanze, bisogna continuare a seguire la propria linea e sopportare con pazienza e tranquillità la pausa transitoria, durante la quale non succede niente. Ci si deve comportare come nella favola, dove si dice: «Se ti giri a guardare diventi di pietra!». Anche se nello specchio sta succedendo un caos infernale, io so che non c’è niente da temere: prima o poi in esso si rifletterà proprio quell’immagine che io sto creando nei miei pensieri. Se non cederò alla tentazione di voltarmi e rimarrò fermo sulle mie posizioni, nello specchio si formerà la mia realtà. Andrà tutto come dico io.


Dovete guardare il mondo come se voi aveste già quello che
volete o foste in procinto di averlo. Ricordatevi che lo specchio materializza quello che è nei vostri pensieri. VZ




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