lunedì 31 ottobre 2022

DOPO LA MORTE



"Il giorno dopo la tua “morte” sarai lo stesso individuo che eri il giorno prima, tranne per il fatto che avrai buttato via il tuo corpo fisico.
In questa nuova condizione, potrai esprimere te stesso attraverso il corpo eterico, che è una replica di quello fisico, senza però alcuna delle sue imperfezioni.
Tutte le malattie e le infermità saranno state lasciate dietro di te: i sordi udranno, i muti parleranno, i ciechi vedranno e lo storpio non sarà più tale.
È necessario cercare di capire che la vita nel mondo spirituale non è un sogno nebuloso.
È invece piena di attività e altrettanto reale della vita che ognuno vive qui sulla Terra.
Siamo abituati a pensare al mondo materiale come reale e solido, anche se in realtà non è così, come la fisica dimostra.
Questo, senza dubbio, sarà un po’ difficile da cogliere per voi, ma troverete una perfetta analogia se pensate ai vostri sogni.
Quando si sogna, tutte le cose che si incontrano sono reali nel momento del loro accadere, e diventano sogni solo quando vi svegliate.
Ma se non vi svegliaste mai ed il sogno fosse lo stato perenne della vostra esistenza, allora quello stato onirico sarebbe la vostra realtà."
(Tratto dal messaggio di Silver Birch, Spirito-Guida presentatosi sotto le spoglie di un Nativo Americano vissuto più di 3.000 anni fa ad uno dei più grandi medium conosciuti: Maurice Barbanell)DOPO LA MORTE
"Il giorno dopo la tua “morte” sarai lo stesso individuo che eri il giorno prima, tranne per il fatto che avrai buttato via il tuo corpo fisico.
In questa nuova condizione, potrai esprimere te stesso attraverso il corpo eterico, che è una replica di quello fisico, senza però alcuna delle sue imperfezioni.
Tutte le malattie e le infermità saranno state lasciate dietro di te: i sordi udranno, i muti parleranno, i ciechi vedranno e lo storpio non sarà più tale.
È necessario cercare di capire che la vita nel mondo spirituale non è un sogno nebuloso.
È invece piena di attività e altrettanto reale della vita che ognuno vive qui sulla Terra.
Siamo abituati a pensare al mondo materiale come reale e solido, anche se in realtà non è così, come la fisica dimostra.
Questo, senza dubbio, sarà un po’ difficile da cogliere per voi, ma troverete una perfetta analogia se pensate ai vostri sogni.
Quando si sogna, tutte le cose che si incontrano sono reali nel momento del loro accadere, e diventano sogni solo quando vi svegliate.
Ma se non vi svegliaste mai ed il sogno fosse lo stato perenne della vostra esistenza, allora quello stato onirico sarebbe la vostra realtà."
(Tratto dal messaggio di Silver Birch, Spirito-Guida presentatosi sotto le spoglie di un Nativo Americano vissuto più di 3.000 anni fa ad uno dei più grandi medium conosciuti: Maurice Barbanell)


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domenica 30 ottobre 2022

STIMOLARE IL TERZO OCCHIO

 
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induzione telementativa

Chi ha intenzione di curare persone assenti dovrà studiare molto attentamente le lezioni sull’induzione telementativa, le correnti e le forme-pensiero. Ricordatevi bene che qualsiasi lavoro di guarigione mentale avviene secondo i principi dell’induzione mentativa. Vi è un’unica legge che regola tutte queste manifestazioni e, una volta compreso il principio fondamentale, sarete in grado di riprodurle. 

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venerdì 28 ottobre 2022

trattamenti a distanza . induzione telementativa

 Passiamo ora ad analizzare i “trattamenti a distanza”, che avvengono secondo le linee dei “trattamenti generali”. In pratica non esiste differenza sostanziale fra il trattamento operato in presenza del malato e quello praticato in sua assenza. L'unica aggiunta al procedimento è l'immagine mentale del paziente che il guaritore deve formarsi come se fosse realmente davanti ai suoi occhi. Se avete già visto almeno una volta il malato, potete riprodurre la sua immagine mentale; se, al contrario, non l'avete mai conosciuto personalmente, vi formerete l'immagine mentale di un uomo o di una donna, senza curarvi dei suoi particolari anatomici; il risultato non sarà molto diverso. In questo caso, aiutatevi adottando il metodo di cura seguente. Ponete due sedie una di fronte all'altra a una distanza di un paio di metri e sedetevi su una di esse. Immaginate il paziente seduto di fronte a voi, sulla sedia vuota, utilizzando al massimo la vostra immaginazione. Molti terapeuti che praticano questo metodo riescono realmente a sentire la presenza del malato davanti a sé. Parlate come se il paziente potesse realmente ascoltarvi, con il tono, il modo e le parole che usereste se fosse seduto dinanzi a voi. Operate con la stessa ferma convinzione usata durante un trattamento ravvicinato, e cercate di dimenticare la distanza fra di voi. Così facendo, metterete in  moto potenti correnti mentative nella sua direzione; egli ne rimarrà fortemente impressionato e otterrete ottimi risultati. Mi è stato spesso riferito da persone che hanno ricevuto questo tipo di trattamento da alcuni dei migliori terapeuti mentali, che potevano quasi vedere il guaritore davanti a loro e che riuscivano a percepire chiaramente la sua presenza. La “conversazione” col paziente distante deve avvenire prima con parole calme e confortanti, poi con suggestioni positive, stimolanti e vigorose. Seguite esattamente le istruzioni che vi ho già fornito per il trattamento ravvicinato e non sbaglierete. Dopo aver fornito le suggestioni più opportune, impartite lo stesso trattamento silenzioso accennato precedentemente: dovrete formarvi la stessa immagine mentale e procedere in modo identico, in ogni minimo particolare. Alla fine del trattamento, salutate il vostro paziente come se fosse realmente in vostra presenza. Se avete fissato un’ora precisa per il trattamento a distanza, il vostro paziente dovrebbe mettersi in posizione comoda e rilassata; comunque non è necessario farlo e non ha neanche molta importanza che il malato conosca il momento esatto in cui darete inizio al trattamento. Tutto ciò che deve fare è aprire completamente la sua mente al trattamento che gli impartirete a un orario imprecisato del giorno; in altri termini, basterà che apra la sua mente alla cura ed elimini ogni resistenza che, altrimenti, dovrebbe essere rimossa con altri procedimenti. Chi ha intenzione di curare persone assenti dovrà studiare molto attentamente le lezioni sull’induzione telementativa, le correnti e le forme-pensiero. Ricordatevi bene che qualsiasi lavoro di guarigione mentale avviene secondo i principi dell’induzione mentativa. Vi è un’unica legge che regola tutte queste manifestazioni e, una volta compreso il principio fondamentale, sarete in grado di riprodurle.

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martedì 25 ottobre 2022

La straordinaria forza di attrazione dei nostri pensieri


Dynamic Thought or the Law of Vibrant Energy, 1906
Desiderio, Fiducia e Volontà sono la chiave per il successo. Questa chiave aprirà molte porte.
Energia e assoluta determinazione: queste due facoltà spazzeranno le barriere più potenti e supereranno gli ostacoli più grandi. E tuttavia devono essere usate insieme.
Il futuro non tiene in serbo per noi soltanto difficoltà da superare, ma anche agenti che ci aiutino a superarle.
Il nostro problema è che non desideriamo abbastanza ciò che desideriamo da esercitare la nostra Forza di Volontà. Non vogliamo con abbastanza intensità. Siamo mentalmente pigri e il nostro Desiderio è debole.
L’atteggiamento mentale di chi pensa “Non posso” oppure “Ho paura” determina anche la misura del suo successo. Non c’è niente di misterioso. Dovete soltanto guardarvi intorno per rendervi conto della verità di ciò che ho detto. Avete mai conosciuto un uomo di successo che non avesse dentro di sé l’atteggiamento di chi pensa: “Posso farcela e ce la farò”? Egli vincerà senza fatica su qualsiasi persona “Non posso”, anche se costui avesse abilità maggiori.
L’uomo di successo crede in sé stesso e nella realizzazione del suo desiderio e, senza farsi deviare da piccole difficoltà, passi falsi ed errori, continua a perseguire il suo obiettivo, credendo costantemente di raggiungerlo.
L’uomo fiducioso, impavido e ottimista che pensa “Posso farcela e ce la farò” è un potente magnete. Egli attrae a sé ciò di cui ha bisogno per avere successo. Sembra che le cose gli vadano incontro e la gente dice che è “fortunato”. Sciocchezze! La “fortuna” non c’entra! Sta tutto nell'atteggiamento mentale.
Non è durante uno stato d’animo di scoraggiamento che ci vengono le idee brillanti. È soltanto quando siamo entusiasti e pieni di speranza che le nostre menti elaborano le idee brillanti che possiamo far fruttare.
Non scoraggiatevi a causa della resistenza che incontrerete all'inizio, ma cantate allegramente: “Posso farcela e ce la farò” e mettetevi seriamente al lavoro! La cosa importante è rimanere allegri e interessati. Se riuscite in questo il resto sarà facile.
Non sottovalutate voi stessi e non sopravvalutate gli altri.
Non sprecate la vostra Forza mentale, ma usatela a vostro vantaggio. Smettete di attrarre insuccessi, infelicità, disarmonia, dispiacere. Cominciate ORA a emettere una corrente di pensiero brillante, positiva e felice. Lasciate che a prevalere sia il pensiero “Posso farlo e lo farò!”.
Pensate: “Posso farcela e ce la farò!”. Sognate: “Posso farcela e ce la farò!”. Dite: “Posso farcela e ce la farò!”. E agite: “Posso farcela e ce la farò!”.
Penso che nelle regioni più alte della mente di ogni uomo ci sia una grande riserva di Forza di Volontà che aspetta di essere utilizzata. E le riserve sono illimitate, poiché la batteria del vostro piccolo magazzino è collegata alla grande centrale elettrica della Forza di Volontà Universale, il cui potere è inesauribile.
POTETE farcela, se solo ci proverete seriamente.
Sentiamo istintivamente il potere della Volontà, ma non possediamo abbastanza energie per esercitarlo, e così ci lasciamo trascinare, a meno che non sopraggiunga una “difficoltà amica” o non appaia sul nostro cammino un “utile ostacolo”, o una qualche “sofferenza gentile” non ci spinga all'azione; in tutti questi casi siamo obbligati ad affermare la nostra Volontà e iniziamo così a portare a termine qualcosa.
Tutti abbiamo dentro di noi una immensa Volontà, ma la maggior parte di noi è troppo pigra per usarla. Non riusciamo a farci abbastanza coraggio da dire: “Lo farò!”.
Un uomo può inquietarsi fino alla morte e tuttavia non otterrà nulla. Ma aspettate che un uomo trasformi la sua inquietudine e il suo malcontento in Desiderio e Interesse, e che si convinca di poter cambiare (l’idea “Io posso farcela e ce la farò”); è allora che qualcosa avviene.
Una forte convinzione è altrettanto efficace di un desiderio ardente.
(William Walker Atkinson)

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Abraham-Hicks: Citazioni

Portate il vostro Essere Interiore con voi dovunque andate. Se portate il vostro Essere Interiore alla festa, sarà davvero una bella festa! Se portate in vostro Essere Interiore con voi, il cibo che mangerete sarà ricevuto perfettamente dalle cellule del vostro corpo. Ogni parola che uscirà dalla vostra bocca sarà di grande beneficio per tutti coloro ascolteranno, sia con le orecchie sia attraverso le loro vibrazioni.
Non andate da nessuna parte senza il vostro Essere Interiore. Questo è quello che “permettere” significa. Avere sempre il vostro Essere Interiore presente. A quel punto, qualsiasi cosa che vi accade sarà sempre orchestrata perfettamente dalla Legge d’Attrazione.
Estratto dal seminario El Paso, TX 17/02/2001
Qualsiasi cosa state pensando è come se steste pianificando un futuro evento. Quando vi state preoccupando, state pianificando. Quando state apprezzando, state pianificando…per cui cosa state pianificando?
Estratto dal seminario di Silver Spring, MD 19 Aprile 1997
Le domande che porremmo a noi stessi sono: “In che proporzione nella mia giornata sono in armonia vibrazionale con i miei desideri?”, il che significa, “Quanto della mia giornata sono felice, contento, entusiasta, soddisfatto, complimentoso? E che percentuale della mia giornata sono scontroso, irritato, frustrato o pieno di biasimo?
Non dovete nemmeno essere al 100%, o l’80%. Se solo riusciste a raggiungere un buon 55% di benessere rispetto al non stare bene – voi comincereste a notare quello che comincia ad accadere nella vostra vita.
Estratto dal seminario di San Diego, CA 11/08/2001
Abraham-Hicks: Citazioni

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RAJA JOY MEDITATION


Tecnica benessere by IvanoV. Questa tecnica si basa sul benessere emotivo, quando sei felice tutto arriva , quindi prima di tutto sii felice poi chiedi cio' che vuoi realizzare, la tecnica é costituita da 4 stadi di 1 minuti ciascuno, per un totale di 4,5 minuti , la meditazione di puo ripetere tutte le volte che si vuole 1) ridi, semplicemente ridi per 1 minuto 2) ripeti queste affermazioni: io sono gioia, la gioia si diffonde in me e intorno a me , questa gioia mi pulisce nel corpo e nei pensieri e io mi sento bene ogni giorno mi sento meglio , sempre piu' contento sempre piu' felice, la gioia la vitalita la forza crescono in me e si diffondono in me, sento in me una gioia sempre piu' intensa io mi sento bene tutto va per il meglio, ho completa fiducia nell'universo io sono amico del mondo il mondo é mio amico, questo mondo mi aiuta e mi riserva il meglio, la gioia mi guida a vivere esperienze felici io voglio vivere esperienze felici, io scelgo esperienze felice ripeti affermazioni di questo tipo per almeno 5 minuti e poi infine , scegli le tue esperienze felici 3) visualizza le tue esperienze felici, crea la tua realta' la migliore per te , visualizza cio' che ti rende felice ... 4) ora sii grato prova gratitudine per tutto cio' che hai e per tutto cio' che hai visualizzato come gia fosse tuo ringrazia per tutto questo e ripeti dentro di te Grazie Grazie con un sentimento di Gratitudine Bene la tecnica finisce qui, ma rimani per tutta la giornata con questo sentimento di gratitudine e con la fiducia che tutto cio' che hai chiesto é gia tuo , rimanendo in uno stato di gioia e apprezzamento By IvanoV Antar Raja

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lunedì 10 ottobre 2022

TECNOLOGIA DI SOPRAVVIVENZA


di Vadim Zeland
Cari lettori.
Fin dall'inizio della guerra, ho detto che non avrei commentato la guerra. Pensavo che tutto sarebbe finito abbastanza in fretta, ma non è così.
Si pone quindi la questione dell'esistenza e della sopravvivenza in queste condizioni.
Fornisco raccomandazioni specifiche.
Come uscire dallo stato di stress dell'ansia, dell'attesa, della paura?
AZIONE.
I potenziali in eccesso vengono gestiti in modo più efficace attraverso l'azione.
Se siete impegnati a fare qualcosa, non avete tempo per preoccuparvi o avere paura.
Se sapete dove e come mettervi per il bene comune, bene.
Se non lo fate, dovreste essere impegnati a realizzare la vostra realtà individuale.
Sono le cose che non dipendono da voi che vi preoccupano e vi fanno arrabbiare di più.
Per esempio, non si può fermare una guerra, non si può influenzare la realtà generale.
Ma è possibile e necessario formare uno strato locale del vostro mondo, la vostra oasi.
Per farlo, è necessario e sufficiente gestire se stessi - la propria attenzione, il proprio atteggiamento, la propria importanza.
CONTROLLO DELL'ATTENZIONE significa allontanare dalla mente i pensieri negativi e le preoccupazioni, per passare a qualcosa di buono e piacevole.
Eliminare le fonti di informazione che interpretano tutto in modo negativo e passare a quelle positive.
CONTROLLO DELLA RELAZIONE - significa non interpretare ciò che sta accadendo in modo negativo, ma aderire al principio della coordinazione delle intenzioni.
Secondo Transurfing - per "ribaltare la situazione", come se tutto andasse per il meglio, alla fine.
Secondo Tafti - cercare il beneficio in qualsiasi cosa accada.
Farlo deliberatamente, contro ogni previsione, persino contro il buon senso.
GESTIRE L'IMPORTANZA significa osservare se stessi e abbandonare deliberatamente l'importanza laddove è esagerata.
Se siete svegli e osservate (voi stessi e la realtà), l'importanza può essere facilmente azzerata, con la sola consapevolezza.
Ponetevi la domanda: è importante per me?
Sì.
Se cedo all'importanza e la spingo, mi aiuterà?
No, peggiorerà solo la situazione.
Allora è meglio che lasci perdere, deliberatamente.
Preferirei che non avesse importanza.
Tutto questo insieme significa essere in equilibrio.
Se siete in uno stato di squilibrio, i problemi arriveranno di sicuro.
È quindi nel vostro interesse mantenere deliberatamente l'equilibrio, sviluppare questa abitudine.
Non dovete trasformarvi in una scultura di marmo.
Non bisogna essere un pesce d'acquario, ma osservarsi, essere consapevoli di sé e gestirsi.
La gestione della realtà (almeno della propria) non consiste nel gestire la realtà, ma nel CONTROLLARE se stessi.
Questa qualità è particolarmente preziosa per chi è direttamente coinvolto nelle operazioni di combattimento.
Oltre a quanto sopra, posso suggerire un modo efficace per proteggersi.
È possibile impostare la propria sicurezza come cornice di riferimento.
A tal fine, in un momento in cui vi trovate in un ambiente e in uno stato d'animo calmo, eseguite il seguente algoritmo.
1. notate dove si trova ora la vostra attenzione, prendetene il controllo e concentratevi per un momento.
2. Mettetevi in un bozzolo energetico, un guscio di luce.
Questo può essere fatto con un solo movimento mentale: durante l'espirazione, immaginate che qualcosa si gonfi dal centro del vostro corpo e vi circondi con un guscio.
Ci si sente come in un uovo.
3. senza lasciarsi andare a questa sensazione, impostate una forma-pensiero calma e convincente, nella vostra mente o ad alta voce, senza badare a nulla: <Vivi-sano-protetto>. RICONOSCETE IN VOI STESSI che siete integri e protetti.
4. Azzerare la sensazione.
L'algoritmo richiede pochi secondi, la cosa più importante è risvegliare la vostra attenzione e connettervi. L'algoritmo deve essere eseguito al risveglio, prima di andare a letto e più volte al giorno quando si ha un momento di tranquillità.
Chiedete la vostra sicurezza solo quando siete tranquilli e in uno stato d'animo sereno. In uno stato d'animo ansioso, è severamente vietato; l'ansia può materializzarsi.
Se si conosce la tecnica dell'intenzione della treccia (libro "Sacerdotessa Tafti"), allora con la treccia la protezione sarà stabilita in modo molto più efficace, perché qui è collegata in modo specifico all'intenzione esterna. Algoritmo.
1. Svegliate la vostra attenzione, prendetene il controllo.
2. dare la sensazione della presenza di qualcosa alle spalle. Immaginate che, durante l'espirazione, qualcosa si muova nella parte posteriore tra le scapole.
3. All'espirazione successiva (o contemporaneamente alla prima), mettetevi in un bozzolo. Sentitevi in un uovo e con una treccia che sale dietro le scapole.
4. Senza lasciar andare questa sensazione, affermate in voi stessi lo stato: <Vivere-sano-protetto>.
5. Azzerare la sensazione.
Tutto molto semplice, niente di complicato. Si fa con calma e in modo rilassato. Il punto di forza non è lo sforzo, ma la concentrazione.
Con una treccia si può anche stabilire il corso degli eventi, come il successo di un'operazione.
Ci si può immaginare in un bozzolo, che si sposta indenne dal punto A al punto B.
Oppure si può impostare una qualsiasi cornice di destinazione con la treccia, dove tutto termina in modo sicuro.
Solo, ripeto, tutto questo in uno stato d'animo sereno.
In uno stato di ansia, non si può impostare nulla.
La stessa tecnica può essere utilizzata da coloro che sono in attesa, che hanno i loro cari al fronte.
L'unica differenza è che non immaginate voi stessi in un bozzolo, ma la vostra persona, a distanza, come se fosse in un guscio di luce e "viva e ben protetta".
Potete anche allungare virtualmente le braccia e coprire la persona con la vostra protezione.
Non si tratta di impostare il comportamento o il copione di qualcun altro, che non è consentito, ma di stabilire il fatto integrale che il vostro uomo è al sicuro e protetto.
È una cosa che potete fare, soprattutto se la persona è vicina a voi.
Anche in questo caso, chi protegge a distanza una persona cara deve essere in uno stato di equilibrio.
Non vi aiuterà a risolvere l'ansia.
Si può fare del male.
Preoccuparsi, preoccuparsi, temere per chi è al fronte è un GRANDE ERRORE. Con la vostra ansia, non state ponendo la difesa, ma il pericolo. Solo la vostra ferma convinzione che tornerà vi salverà.
Se volete che torni, lasciatelo tornare.
Sostituire l'ansia con un'azione concreta, impostando le difese secondo un algoritmo.
Una donna può creare un bozzolo di protezione per il suo uomo se lei stessa è in uno stato di tranquilla fiducia che tutto andrà bene.
Non sto scoprendo nulla di nuovo qui, questa è l'esperienza di migliaia di anni, questo è il modo in cui le beregine russe hanno aiutato i loro vigilanti a tornare sani e salvi.
La quintessenza è espressa nei versi: "Aspettatemi e tornerò, ma aspettate molto a lungo".
Come deve essere inteso questo "aspettare molto a lungo"?
Non siate ansiosi, non abbiate paura, ma sappiate, sappiate fermamente che tornerò.
"Aspettatemi e tornerò,
Nonostante la morte.
Chi non mi ha aspettato, dica.
"Chi non mi ha aspettato dirà: "Fortunato!
Non riescono a capire chi non ha aspettato
Come in mezzo al fuoco
In mezzo al fuoco
Mi hai salvato
Come sono sopravvissuto, lo sapremo
Solo io e te
Sapevi solo aspettare
Come nessun altro".
(Konstantin Simonov)
Traduzione Danilo Pittola
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giovedì 6 ottobre 2022

CONSULTO TELEFONICO


CONTATTA ernestivo@gmail.com per un appuntamento telefonico




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martedì 4 ottobre 2022

Victoria Ignis e il dolore


“Lo stress del lavoro d’ufficio mi sovrastava e io diventavo sempre più inadeguato e insoddisfatto di me e, soprattutto, arrabbiato con me stesso e con la vita. Perché avevo scelto quel dannato lavoro? Perché, più in generale, avevo scelto di lavorare? Perché mi ero incarnato su questo fottuto pianeta? Maledetti i miei genitori che mi avevano dato una vita che io non avevo mai chiesto!
Con quale facilità quei pazzi ignoranti si permettevano di mettere al mondo dei figli dentro questo schifo di meccanismo perverso?”



“Il dolore dell’asservimento quotidiano diventava insopportabile quando mi rendevo conto che non c’era via d’uscita, che il problema in fondo non era il lavoro, perché un altro lavoro sarebbe stato uguale, se non peggio. Il problema erano i 1.400,00 euro al mese, il problema erano le bollette da pagare se non volevo tornare a vivere dai miei, il problema era un ingranaggio del cazzo che mi stava stritolando.
Ma ancora più atroce era la consapevolezza che, forse, il problema ero proprio io che non mi sapevo adattare. E io non mi sarei mai adattato.
Quando un giorno mi sorpresi a navigare disperato tra i forum dove si riuniscono gli adolescenti (11-12-13-14 anni) aspiranti suicidi (!!!), realizzai quanto ero sceso in basso... e improvvisamente mi tornò in mente Lei.”


Non c’è mai un mondo. C’è sempre solo una particolare visione del mondo a cui ogni giorno mollemente aderisci. È una morbida discesa verso il baratro dei calpestati dalla vita. La discesa è sempre liscia e priva di ostacoli. Invitante come quella d’uno scivolo al parco giochi. È la salita a essere ardua, per questo motivo solo i risoluti la intraprendono. I Senza Sonno erano abili scalatori.


È semplice: ti lasci andare un attimo e tu diventi effetto mentre il mondo diventa causa. È quasi indolore... all’inizio. Cominci con lo sperare che qualcosa nella tua vita vada bene... che ne so... l’esame, il lavoro, trovare parcheggio. Ma cos'è la speranza se non la paura che qualcosa possa non andare come vuoi tu? Speri quando hai paura, quando non ti fidi più della vita.
“Spero di non ammalarmi.” Ti dici. Oppure: “Spero che non mi licenzino.” “Speriamo che arrivi quella somma di denaro.”
Questo mi raccontava Victoria Ignis, sospirando, tra l’ironico e l’annoiato.


Ma a questo punto è già fatta. Quando speri, hai già perso la tua sovranità. Il mondo predispone per la tua vita e tu non puoi che continuare a sperare, a pregare che il mondo onnipotente non sia troppo severo con te.

“Eccone un altro che si è lasciato andare. Non ci darà più fastidio. Possiamo volgere lo sguardo altrove.”
Sentenziano le Sentinelle Cieche. Loro sono le guardiane di questo angolo di Universo: fanno in modo che il numero di coloro che si “svegliano” non superi mai una certa soglia, affinché le masse – alla stregua di inconsapevoli batterie – continuino a produrre meccanicamente la quantità di energia necessaria al mantenimento dell’equilibrio cosmico. Solo pochi hanno il diritto di evadere. E sai cosa mette davvero in allarme le Sentinelle? L’assenza della manifestazione del dolore. Rispettano solo coloro che non permettono all’interno di sé la più piccola smorfia di dolore.


“Coloro che non provano mai dolore? Ma è possibile?”


Non so se è possibile non provare mai dolore. In tutta sincerità credo che se adesso un ferro da stiro mi cadesse sulla testa dal secondo piano di questo palazzo, proverei una grande quantità di dolore. Ma non hai colto il punto. Le Sentinelle Cieche sentono l’odore di coloro che pur soffrendo non lo danno a vedere. Coloro che non si lamentano mai, che non esprimono smorfie di dolore. I Senza Sonno erano addestrati a circoscrivere le emozioni negative al loro interno. Non significa che non soffrissero, o che volessero reprimere la sofferenza, tutt’altro, avevano oramai fatto pace con le loro emozioni, ma in seguito ad anni di Lavoro, al loro interno si era formata un'Essenza più forte di ogni dolore. Per quanto lo comprendessero e non se ne vergognassero, anche quando venivano feriti in battaglia, stavano in silenzio e facevano in modo che il dolore – elemento alchemico prezioso – non si disperdesse all’esterno e non coinvolgesse altri. Usavano l'energia del dolore per diventare più forti.
D’altronde a cosa sarebbe servito gridare o dimenarsi?
“Quando il dolore ti attacca, ingoia il dolore.” Diceva Draco Daatson.
I Senza Sonno morivano tutti in silenzio. La loro ultima parola era la loro inamovibile Presenza.
Solo esseri di questo calibro mettono in allarme le Sentinelle.


“Ma cosa diavolo posso fare io? Non mi pare di comportarmi in maniera così diversa da tanti altri ragazzi insoddisfatti del proprio lavoro.”


Infatti, ti sei comportato proprio come qualunque altro perdente. Hai perso potere. Ti ho lasciato solo per due mesi nel nuovo posto di lavoro e hai perso buona parte del potere che avevi acquisito. Hai ricominciato a lamentarti e sei caduto in depressione. Eri nuovamente sull’orlo del suicidio. Alice nel Paese delle Meraviglie che annega nelle sue stesse lacrime. Quando ti dimentichi di me, ti rimpicciolisci e il mondo diventa un gigante. Quando ti ricordi di me, il mondo rimpicciolisce e tu torni a essere un gigante.


Ricorda, mio amato: ogni lamentela è un canto di sconfitta, è il caotico frastuono dei cavalli d’un esercito che batte in ritirata. Più ti lamenti più stringi le corde che ti legano all’oggetto della tua lamentela.
Ecco perché oggi mi sono compiaciuta di portarti un’ennesima goccia di Vril.


Tratto da “Il libro di Draco Daatson – Parte seconda”

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PREGHIERA DELLA PROSPERITÀ

(Da pronunciare comunque vada, ogni giorno, con forte determinazione, attivando sentimenti interiori di gioia, gratitudine anticipata e fe...