venerdì 31 luglio 2020

VITA E CIRCOLAZIONE DEI PENSIERI






Vi e` una cosa che dovete sapere, e cioe` che tutti i pensieri, per deboli e insignificanti che siano, costituiscono una realta`. Si possono perfino vedere; infatti vi sono degli esseri che li vedono. Naturalmente sul piano fisico il pensiero permane invisibile e inafferrabile, ma e` reale, e al suo livello, con i materiali sottili che lo compongono, e` una creatura vivente e capace di agire. La mancata conoscenza di tale verita` e` causa di molte sventure: gli esseri umani non vedono, non sentono che il pensiero lavora, che costruisce oppure lacera e demolisce, per cui si permettono di pensare qualsiasi cosa, senza sapere che cos`ı facendo si precludono il cammino dell’evoluzione.

La potenza piu` straordinaria che Dio potesse concedere e` stata donata allo Spirito. E poiche ́ ogni pensiero – creatura dello spirito – e` impregnato di tale potenza, e` naturale che essa agisca. Sulla base di questa conoscenza, ognuno di voi potra` diventare un benefattore dell’umanita`: attraverso lo spazio, fino a raggiungere i mondi piu` lontani, potrete inviare i vostri pensieri come altrettanti messaggeri, come creature luminose alle quali avrete affidato il compito di aiutare gli esseri, di consolarli, di illuminarli e di guarirli. Colui che svolge questo lavoro in maniera cosciente, penetra a poco a poco negli arcani della creazione divina.

Se solo la scienza ufficiale si decidesse ad approfondire una questione importantissima come quella del pensiero! Invece no, per il momento si limita a fabbricare missili e bom- be. . . Tuttavia so per certo che, negli Stati Uniti e in Unione Sovietica, alcuni ricercatori hanno rivolto la loro attenzione alla questione della telepatia. Vediamo soltanto uno degli esperimenti americani. Erano state scelte due persone dotate di facolta` medianiche: una avrebbe dovuto inviare dei messaggi attraverso il pensiero e l’altra avrebbe dovuto captarli. La persona “emittente” era sorvegliata a Washington da una commissione di esperti che erano presenti per verificare e controllare; tutti i messaggi da lei inviati venivano annotati e chiusi all’interno di una cassaforte, al fine di scongiurare ogni rischio di imbroglio. La persona “ricevente” era stata condotta a bordo di un sottomarino nell’Oceano Pacifico, os- sia a migliaia di chilometri di distanza e ad una grande profondita`. Quest’ultima avrebbe dovuto annotare i messaggi che riceveva; anch’essa era sorvegliata da una commissione che custodiva in una cassaforte tutto cio` che scriveva.

Successivamente, dopo aver confrontato i messaggi inviati con quelli ricevuti, e` stato appurato che la percentuale di errori rilevati e` stata minima.

Questo esperimento ha dimostrato che l’uomo e` in grado di proiettare delle onde molto lontano nello spazio. Non si sa fin dove quelle onde possano arrivare, cos`ı come non si conosce la distanza percorsa dai raggi del sole o da una qualunque stella, poiche ́ i raggi di un astro spento da millenni continuano a percorrere lo spazio. Avviene la stessa cosa con il pensiero umano: i nostri pensieri sono i raggi di un sole che e` il nostro spirito. Il sole proietta una quintessenza di una potenza eccezionale che i suoi raggi – al pari di vagoncini carichi di viveri e tesori – trasportano molto lontano nello spazio. E il nostro spirito, come il sole, invia i suoi raggi, i pensieri, che trasportano il bene o il male di cui sono carichi.

L’esperimento di cui si e` parlato dimostra anche come, a differenza dei raggi α , β , γ e dei raggi X, che di fronte all’acqua si arrestano nel volgere di pochissimo tempo, il pensiero penetra nell’acqua e raggiunge grandi profondita`. Il pensiero e` quindi piu` penetrante degli altri raggi ed e` capace di produrre effetti a grande distanza. Quando formulate un pensiero, esso vi abbandona subito per raggiungere un angolo del mondo in cui agira` sul cervello di altre persone. Con il vostro pensiero, voi innescate quindi tutta una serie di meccanismi dei quali non siete a conoscenza. Quale conclusione bisogna trarne? La conclusione che, se ci si lascia andare a pensieri negativi, tenebrosi e distruttivi, in virtu` della legge di affinita` si fanno scattare degli stati corrispondenti nella testa di migliaia e migliaia di persone. Sebbene non ci si renda conto di un simile fatto, e` cos`ı. Se ne e` responsabili … E si sara` puniti, perche ́ non si ha il diritto di influenzare negativamente un essere umano o di distruggere cio` che di buono vi e` in lui.

Se gli esseri umani fossero abbastanza sensibili, vedrebbero delle nuvole, delle en- tita` tenebrose, fluttuare intorno a certe persone; trascorso un certo periodo di tempo, quelle entita` se ne andranno nello spazio a provocare danni, senza che le persone respon- sabili sappiano di esserne la causa. Immaginate di detestare una persona al punto che non passa un solo giorno senza che voi pensiate di assassinarla; anche se non lo fate perche ́ non osereste arrivare a tanto, i vostri pensieri criminosi rischiano di realiz- zarsi comunque, poiche ́ nel mondo vi sara` un altro individuo che, possedendo una struttura affine oltre alle vostre stesse predisposizioni, captera` il vostro pensiero in virtu` della legge di affinita`, e sara` lui a commettere in qualche luogo un delitto che voi avrete causato senza saperlo. Quante persone commettono delle azioni spaventose, salvo poi affermare: “Non so come sia successo, non ci avevo mai pensato, ho obbedi- to ad un impulso, e` stato piu` forte di me”; sono le prime a stupirsene e non riescono a capacitarsi di quanto abbiano potuto commettere. Ebbene, spesso accade che vengano influenzate a loro insaputa. Naturalmente, quanto vi indico per i pensieri vale, nella stessa misura, anche per i sentimenti. Come il pensiero, anche il sentimento e` una forza che si distacca dall’uomo per dirigersi nello spazio dove produrra` il bene o il male.

Impegnatevi dunque a proiettare solo pensieri e sentimenti che abbiano le conse- guenze piu` benefiche. Quando sentite che la situazione vi sta sfuggendo di mano o che vi state lasciando andare a degli impulsi negativi, dovete reagire, sforzandovi di seguire un’altra direzione. Se non siete coscienti, se coltivate dei cattivi pensieri senza nemmeno prestarvi attenzione, essi finiranno con il lavorare a vostro detrimento. Nel Vangelo e` scrit- to: “Siate vigili!”, nel senso di essere vigili su tutto cio` che avviene dentro di voi, e non per cio` che puo` giungere dall’esterno. Dall’esterno non si rischia granche ́, e non occorre essere sempre all’erta per sorvegliare chi potrebbe colpirvi all’angolo di una strada. “Siate vigili”. . . E` lo spirito, e` la coscienza che devono essere vigili. Questo consiglio riguarda la vita interiore molto piu` della vita esteriore. Sotto il profilo esteriore, potete stare tranquil- li; non e` che ogni giorno corriate il rischio che qualcuno vi metta il coltello alla gola, ma dentro di voi, quanti colpi vi vengono inferti! Provate rimorso, vi sentite offesi, lacerati, e` come se vi rovesciassero dell’acqua bollente sulla testa, per poi immergervi nell’acqua gelata. E` l’Inferno dantesco!. . . Ebbene, tutti quei tormenti costituiscono i frammenti dei pensieri che avevate scagliato in passato e che ora ritornano a voi. Dovete co- noscere questa legge, comprendere finalmente quanto sia importante essere coscienti e controllare i propri pensieri. Inutile dire che non potrete riuscirci immediatamente. Pas- serete ancora attraverso delle tribolazioni, ma un giorno avrete almeno la possibilita` di diventare padroni della situazione.

Secondo la loro forza, la loro natura, la loro qualita`, l’intenzione e il sentimento che l’uomo vi infonde, i pensieri si dirigono verso determinati oggetti o esseri. Certi pensieri non vivono a lungo, mentre altri continuano a resistere per secoli, se non addirittura per millenni. S`ı, vi sono ancora pensieri che fluttuano dai tempi degli Egizi, dei Caldei, degli Assiri e perfino degli Atlantidei; alcuni di essi sono talmente malefici e velenosi che ancora oggi provocano non poche devastazioni; altri invece sono tuttora fonte di grandi benedizioni. . .

Bisogna considerare ogni pensiero alla stregua di un individuo che cerca di vivere il piu` a lungo possibile fino al momento in cui, non potendo piu` sostenersi, muore. Tutti i pensieri della stessa natura si uniscono, si rafforzano e si amplificano. Non si e` abituati a considerare i pensieri come entita` viventi. La scienza ufficiale non ne parla, in quanto si tratta di un settore completamente sconosciuto. Solo la Scienza iniziatica, che ha studiato a fondo la questione, insegna che i pensieri sono delle entita` viventi, asserendo perfino che non e` l’uomo a crearli. Si possono insediare in lui per aiutarlo o per nuocergli, ma egli non e` il loro creatore, poiche ́ si limita a creare le possibilita` che permettano loro di venire a fargli visita. Nell’ambito dei pensieri, tutto avviene esattamente come nella procreazione. L’uomo e la donna non potranno mai creare un figlio, o per meglio dire il suo spirito: costruiranno soltanto la sua dimora, il corpo fisico nel quale lo spirito verra` ad abitare; e quella dimora potra` essere una catapecchia, un palazzo o un tempio, a seconda della qualita` dei materiali che saranno riusciti a procurarsi.

L’uomo non crea dunque i pensieri, ma si limita ad attirarli o a respingerli, poiche ́ anche in questo settore esistono delle leggi di attrazione e di repulsione. Se egli li potesse creare, dovrebbe essere anche in grado di distruggerli, ma non e` cosi, come voi stessi avrete avuto modo di sperimentare. Quante volte certi pensieri si avventano su di voi come uno sciame di vespe o di zanzare, e vi e` impossibile sbarazzarvene! Perche ́? Perche ́ avete creato le condizioni per attirarli; avete permesso a delle impurita` di indugiare dentro di voi, lasciando che attirassero delle creature che amano una simile sporcizia.

Purificatevi e vedrete da quali pensieri sarete raggiunti! Vi sono pensieri in tutti i mondi dello spazio. . . fino al mondo delle Idee di cui parla Platone. Che cosa sono le Idee? Sono dei principi eterni, degli archetipi, delle potenze che lavorano nell’intento di formare e plasmare l’universo. Sono delle divinita`. Ogni Idea e` una divinita`.

Mi chiederete: “Ma allora, come e con che cosa attiriamo i pensieri? Siamo noi a creare dei pensieri, i quali a loro volta ne attirano altri?” No, la verita` e` che noi veniamo al mondo con dei pensieri gia` presenti in noi; quei pensieri sono simili a degli operai che partecipano alla costruzione della nostra esistenza.

E anche ognuno di noi e` un pensiero. L’intero universo e` popolato solo ed esclusi- vamente dai pensieri del Signore. Egli pensa, e tutte le creature visibili e invisibili sono pensieri suoi. E` quindi lecito affermare che solo Dio pensa, e che noi pensiamo solo nella misura in cui siamo capaci di avvicinarci a Lui e di identificarci con il suo spirito. Fin- tanto che non siamo pervasi dallo Spirito divino, altri esseri pensano attraverso di noi e dispongono di noi.

Naturalmente quegli esseri possono appartenere a diverse categorie. Quando siete in uno stato di gioia, di espansione, di meraviglia, quando manifestate pensieri molto elevati, di grande purezza, sappiate che quei pensieri sono spiriti potentissimi che vi vengono a trovare per ricompensarvi, per aiutarvi a rimanere sulla retta via. La loro presenza produce in voi degli stati meravigliosi, ma poi svaniscono e voi uscite da quegli stati. Per quanto vi sforziate di recuperarli, non ci riuscite. Se fossero stati generati da voi, dovreste poterli recuperare quando volete, come volete, quanto volete. Ma non e` cos`ı. Erano dei visitatori che vi sono venuti a trovare, con un itinerario e un programma ben preciso. Avevate creato le condizioni favorevoli all’interno di voi stessi e, passando, vi hanno dato la loro benedizione.

Tuttavia, come vi dicevo poc’anzi, i pensieri sono anche entita` al servizio dell’uomo, grazie alle quali egli ha la possibilita` di attirare altre entita`. Immaginate di avere dei ser- vitori presso di voi: affidate loro l’incarico di preparare una festa e di invitare determinate persone. Ebbene, voi non siete quegli invitati, ne ́ lo sono i vostri servitori. Voi siete il padrone o la padrona di casa, ed essi sono i vostri servitori. Alla stessa stregua, sin dalla nascita l’uomo racchiude in se ́, al suo servizio, un certo numero di servitori: pensieri, ma anche sentimenti, impulsi che costituiscono delle entita` indipendenti. So bene che vi e` molto difficile accettare un simile concetto, perche ́ non e` cos`ı che vi hanno istruito. Ci sono perfino degli scienziati che affermano che i pensieri scaturiscono dalle secrezioni del cervello, al pari della bile che e` una secrezione della cistifellea! Eh no, e` un errore.

Percio`, finche ́ non abbiamo dei servitori all’interno di noi stessi, non abbiamo nemme- no la possibilita` di creare i presupposti affinche ́ il Cielo venga a farci visita e a dimorare in noi sotto forma di doni, di virtu` e di poteri. Quando smettiamo di essere ragionevoli quelle entita` ci abbandonano, perche ́ non sopportano di vivere in simili condizioni: se ne vanno semplicemente perche ́ non sopportano la bruttura, gli odori. nausea- bondi e le fermentazioni. Se avessimo noi stessi il potere di creare i nostri pensieri, dovremmo riuscire a produrre nuove capacita` o a trattenere in noi le nostre virtu`, invece di perderle. Ora, quante persone hanno perduto il loro talento di cantante, di pittore, di musicista, ecc. . . o il loro dono di guaritore, di chiaroveggente!

Ci sono delle entita` che entrano in noi o che ci abbandonano in continuazione. Interiormente e` tutto un andirivieni, poiche ́ noi siamo simili ad una casa con una grande quantita` di piani e di camere da cui va e viene una schiera di inquilini. S`ı, e spesso il padrone di casa, poveretto, e` rinchiuso in una piccola cella appartata e nessuno gli obbedisce, nessuno lo ascolta. Sono gli altri, gli inquilini, i servitori, ad imporgli la loro volonta`. Hanno fatto una rivoluzione, l’hanno rinchiuso in una cella e gli danno appena un tozzo di pane e un po’ d’acqua affinche ́ non muoia di fame; sono loro che dirigono, sono loro che comandano. . .

Non mi credete? E invece e` proprio cos`ı, molta gente non e` piu` padrona della si- tuazione, molti non sono piu` i sovrani del loro stesso regno. Tutti quelli che albergano in loro mangiano, bevono, se la spassano, mentre loro, miserabili, non possono impedirlo, non hanno voce in capitolo, nessuno li ascolta. Perche ́? Perche ́ non sono stati ragione- voli: si sono abbandonati ai loro desideri inferiori, ai loro capricci, attirando cos`ı un numero sempre maggiore di entita` inferiori che li tengono imbrigliati. Non rimane loro che constatare quanto accade, senza poter modificare nulla. A questo punto, per rimettere in sesto la situazione, devono chiedere aiuto, devono cercare degli amici che diano loro una mano ad allontanare quegli intrusi e a riprendere il comando del loro regno. Non bisogna attendere oltre, occorre reagire immediatamente, altrimenti si andrà di male in peggio.

Inutile dire che vi sara` difficile comprendere che non siete voi a creare i vostri pensieri; cio` non toglie che sia un dato di fatto. L’uomo dispone di una quantita` di pensieri che sono i suoi servitori, nello stesso modo in cui un padre puo` avere una decina di figli che lo aiutano nel suo lavoro, pur non essendo stati creati da lui. Il padre e la madre hanno fornito il corpo fisico ma lo spirito e` venuto da altrove. E in quanto spirito, anche noi siamo un pensiero, quantunque questo pensiero non sia stato creato da noi, bens`ı dal Signore. Noi siamo quindi un pensiero potente, ben equipaggiato, e che ha al suo servizio molti altri pensieri.

Siamo una creazione del Signore, ed Egli e` l’unico che crea i pensieri e che li invia. Anche gli angeli e gli arcangeli sono pensieri del Signore, e l’universo e` il tempio che il Signore ha popolato dei suoi pensieri, ovverosia di servitori, di entita` e di spiriti. Il Signore ha creato i pensieri, gli spiriti, mentre l’universo e` la dimora che e` stata costituita per accoglierli.

Nello stesso modo l’uomo crea i presupposti, ovverosia prepara la dimora che acco- gliera` i pensieri. Non e` lui a crearli, non piu` di quanto crei la vita che da` ai suoi figli. I genitori sono assimilabili a dei precettori, ai quali sono state mandate delle creature da` allevare e da educare. Non sanno nemmeno da dove vengano ne ́ chi siano, ma quel che devono sapere e` che un giorno dovranno rendere conto del modo in cui hanno assolto al loro compito. Se sono stati negligenti e disattenti saranno puniti; se invece si saranno dimostrati dei buoni precettori, riceveranno delle ricompense per il lavoro svolto.

Riflettete su questo paragone fra i pensieri e i figli; puo` darsi che vi appaia troppo sem- plicistico, non sufficientemente filosofico, eppure corrisponde alla verita`. Siete circondati dai vostri pensieri come se fossero i vostri stessi figli. S`ı, una bella marmaglia! Occorre sfamarli, lavarli e istruirli. Senza che se ne sia coscienti, alcuni di loro si avvinghiano a noi, assorbono le nostre energie e ci sfiniscono; altri se ne vanno in giro per il mon- do a rubare e a saccheggiare. Nondimeno, dato che anche nel mondo invisibile esiste una forma di polizia, essa viene a scovarvi per rendervi responsabili delle sciocchezze commesse dai vostri figli. Sarete quindi trascinati davanti ai tribunali di lassu` che vi condanneranno a risarcire i danni e a pagare gli interessi! Avete dei dispiaceri, delle tribolazioni, delle malinconie, delle amarezze e non sapete perche ́? Significa semplicemente che, nel mondo invisibile, avete dei debiti da saldare.

Ecco perche ́ ho sempre insistito sul fatto che, attraverso i nostri desideri ed i no- stri pensieri, dobbiamo formare dei bambini angelici, divini che, attorniandoci, ci apportino solo benedizioni.

Tratto da: Potenze del pensiero di Omraam Mikhael Aıvanhov

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Alla fine tutto viene a galla


Alla fine tutto viene a galla
è la natura delle cose

prima o poi tutto verra' a galla
non servira' scappare in mille attivita' frenetiche
senza affrontare il dolore...

non ti servira' fuggire
non servira' passare da partner a partner
senza affrontare l'abbandono, senza elaborare il lutto...

prima o poi tutto viene a galla
non serviranno i ragionamenti di cosa è giusto o sbagliato
non servira' scacciare nel profondo i tuoi fantasmi...

prima o poi tutto viene a galla
e sara' qualcosa di dirompente
qualcosa di sconvolgente...

bastera' un attimo di pausa
una mancanza di controllo
e tutto torna a galla

è la natura delle cose
quando il panico ti avvolge
non è il momento di scappare

è il momento di accettare ;
"è tanto che ti aspettavo
io ti accolgo e ti do' il benvenuto"

nella luce della mia consapevolezza
ti amo e ti lascio andare

IvanoV Antar Raja

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giovedì 30 luglio 2020

Riflettendo bene sul fine

Riflettendo bene sul fine, non pensate al prestigio.Rimuovete il fine dal piedistallo dell'inaccessibilità. Così facendo vi sbarazzerete dell'importanza esterna.

Riflettendo bene sul fine, non pensate ai mezzi necessari per raggiungerlo. Così facendo vi sbarazzerete dell'importanza interna.

Pensate solo al vostro stato di benessere.Se il fine fosse raggiunto, vi sentireste realmente bene o sentireste comunque un peso nell'anima? I dubbi sulle reali possibilità di soddisfacimento del desiderio non dicono che esso non sia necessario. E importante che al solo pensiero sul fine desiderato l'anima sia pronta a cantare . Per quanto grande sia il fascino del vostro fine , se c 'è qualcosa che vi opprime significa che esso può essere falso.VZ

martedì 28 luglio 2020

Il nuovo marketing

Il nuovo marketing si fonda su questo atteggiamento: tu mostri ciò che sei in grado di fare e poi attendi che siano i clienti a cercarti e trovarti. I motori di ricerca in rete, grazie all’utilizzo delle parole chiave, consentono di fare ciò che una volta nel marketing non era possibile: vieni trovato solo da chi cerca il tuo servizio. Là fuori ci sono migliaia o milioni di clienti che stanno cercando ciò che tu hai da offrire, si tratta solo di entrare in comunicazione con loro, non di battere a tappeto un quartiere nel tentativo di convincere le persone più influenzabili a comprare, come fa chi lavora ancora con la vecchia concezione di marketing. Non telefoni a casa di nessuno per informarlo sulla “nuova conveniente offerta” e non suoni al campanello di nessuno. Devi far sapere al mondo che ci sei e quali sono le esigenze che il tuo prodotto soddisfa – oggi internet permette di fare questo con molta più facilità di prima –, ma non c’è bisogno che tu sia aggressivo, invadente o prepotente. Il cliente non deve sentirsi a disagio e pensare: «Oddio, eccolo che parte con il discorso sui rischi di non estendere l’assicurazione anche al cane!» Il macho-marketing ha funzionato fino agli anni ’90, quando il cliente era ancora visto come una preda e le fette di mercato come porzioni di territorio da conquistare combattendo, ma la crisi sta cambiando le carte in tavola e le specie che non si adattano rapidamente al cambiamento... si estinguono.

Salvatore Brizzi

La Via della Ricchezza
Il denaro al servizio dell'umanità
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lunedì 27 luglio 2020

Guarda con occhi colmi d'amore.


"Guarda con occhi colmi d'amore.

Quando guardi qualcuno, guardalo con gli occhi colmi d'amore.

Quando guardi le persone, riversa amore attraverso gli occhi.

Quando cammini, ricorda di riversare amore tutt'intorno a te.

All'inizio si tratterà solo di immaginazione, ma nell'arco di un mese vedrai che è diventata una realtà.

Anche gli altri inizieranno a sentire che ora hai una personalità più calda: il semplice avvicinarsi a te sprigiona una sensazione profondamente benefica, fa affiorare un senso di profondo benessere.

Rendilo uno sforzo consapevole, diventa sempre più consapevole dell'amore e sprigiona intorno a te un amore sempre più grande."
Osho


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Le 7 abitudini degli infelici cronici

Mi ritrovo spesso a fare lezione sul tema della felicità, e ciò che mi pare ormai fin troppo chiaro è che: ci sono sette abitudini che gli infelici cronici sviluppano.
Sulle pagine di Psychology Today, Sonja Lyubomirsky, ricercatrice dell'Università della California, sostiene che: "Il 40 per cento della nostra capacità di esser felici si trova entro il nostro raggio d'azione".
Se ciò è vero, e lo è, allora c'è speranza per tutti. Sul nostro pianeta ci sono miliardi di persone, e ovviamente fra questi c'è chi è veramente felice. Noi altri rimbalziamo avanti e indietro fra felicità e infelicità, a seconda dei giorni.
Col passare degli anni ho potuto constatare l'esistenza di alcune caratteristiche e di alcune abitudini comuni apparentemente acquisite dagli infelici cronici. Ma prima di seguirmi, lasciate che faccia una piccola premessa per dire che: a tutti capitano delle brutte giornate, o anche delle settimane intere in cui finiamo per ricadere in tutte e sette le categorie.
La differenza fra una vita felice e una infelice sta nel quanto spesso e quanto a lungo ci restiamo.
Ecco le 7 abitudini degli infelici cronici..


1, La tua impostazione predefinita è che la vita è dura.
La gente felice sa che a volte la vita può esser dura, e nei momenti più difficili tende a oscillare fra la curiosità e il vittimismo. Ci si assume le proprie responsabilità per essersi infilati in una determinata situazione, e ci si concentra sul come uscirne al più presto.
La perseveranza nella soluzione dei problemi, invece del lamentarsi delle circostanze avverse, è uno dei sintomi di una persona felice. La persona infelice tende a percepirsi come una vittima della propria vita, e si limita a un atteggiamento del tipo "guarda che mi è successo", piuttosto che andare alla ricerca di una via d'uscita.

2, Sei convinto che della maggior parte della gente non ci si possa fidare.

Non contesto il fatto che un po' di discernimento sia importante, ma è vero che la maggior parte della gente felice si fida del prossimo. Con la convinzione che nelle persone ci sia del buono, e non dando per scontato che tutti cerchino di fregarti. La gente felice, solitamente aperta ed amichevole nei confronti di coloro che incontra, genera intorno a sé un senso di comunità, e accoglie le nuove conoscenze a cuore aperto.
La gente infelice è diffidente nei confronti di gran parte di coloro che incontra, e presume automaticamente che dell'estraneo non ci sia da fidarsi. Per loro sfortuna questo genere di comportamento fa sì da precludere lentamente qualunque legame al di fuori della propria cerchia interna, pregiudicando ogni possibilità d'incontrare dei nuovi amici.

3, Ti concentri su ciò che non va nel mondo, invece che su ciò che va bene.

Nel mondo c'è parecchio che non va, su questo non c'è dubbio, e tuttavia gli infelici si rendono ciechi di fronte a ciò che c'è davvero di buono nel mondo, concentrandosi su quanto c'è di sbagliato. Li vedi lontano un miglio, sono quelli che si lamentano, reagendo ad ogni risvolto positivo con un "vabbè, però".
La gente felice è ben consapevole dei problemi globali, ma controbilancia le proprie preoccupazioni constatando quanto c'è di buono. Mi piace chiamarlo tenere entrambi gli occhi ben aperti. Gli infelici ne chiudono uno di fronte a tutto ciò che va bene, nel timore che li distragga da ciò che non va. Le persone felici mettono le cose in prospettiva. Sono consapevoli del fatto che questo nostro mondo abbia i suoi problemi, ma non perdono di vista ciò che va bene.
4, Nel paragonarti agli altri, covi invidia.
Gli infelici ritengono che il benessere del prossimo li depauperi del proprio. Sono convinti che non ce ne sia abbastanza per tutti, e confrontano costantemente la propria fortuna con quella degli altri. Cosa che conduce all'invidia e al risentimento.
La gente felice sa che la fortuna e le buone occasioni degli altri non sono altro che la dimostrazione di quello a cui si può concretamente aspirare. La gente felice sa che le proprie impronte digitali non potranno mai essere duplicate né sottratte -- da nessun essere umano sul pianeta. Son convinti che le loro possibilità siano illimitate, e non finiscono con l'impantanarsi nel pensiero che, nella vita, la buona stella di qualcuno oscuri la propria.

5, Ti sforzi di tenere tutta la tua vita sotto controllo.
C'è una differenza fra tenere le cose sotto controllo e sforzarsi di raggiungere i propri obiettivi. La gente felice compie passi quotidiani per raggiungerli, ma sa bene che in fin dei conti c'è poco da controllare di fronte ai casi della vita.
Gli infelici tendono invece ad amministrare ogni dettaglio, sforzandosi di prevedere ciascuna possibile conseguenza, ma quando poi la vita mette loro i bastoni fra le ruote finiscono col cadere platealmente a pezzi. La gente felice è altrettanto capace di concentrarsi, pur essendo in grado di seguire il flusso, e di non crollare quando la vita tira un colpo basso.
Il succo in questo caso è cercare di puntare agli obiettivi e restare concentrati, ma anche saper accettare la mer*a quando piove senza abbattersi se i propri minuziosi programmi vanno a gambe all'aria -- perché è così che funziona. Seguire il flusso non è che il piano B delle persone felici.

6, Guardi al futuro con un misto di preoccupazione e di timore.
Lo spazio nella tua mente non è infinito. Gli infelici lo riempiono con pensieri su ciò che potrebbe andar male, e non con ciò che potrebbe andare per il verso giusto.
Le persone felici accettano le delusioni quando arrivano, ma si concedono di sognare a occhi aperti ciò che vorrebbero potersi aspettare dalla vita. Gli infelici riempiono quello stesso spazio con un senso costante di preoccupazione e timore.
Anche le persone felici provano timori e preoccupazioni, ma compiono una distinzione importante fra il percepirli e l'esperirli. Quando il timore o la preoccupazione s'affaccia nella loro testa, si chiedono se sia possibile fare qualcosa per prevenirli (e qui torniamo al concetto di responsabilità), e lo fanno. In caso contrario, si rendono conto di essere caduti in un vortice di paura, e la lasciano andare.

7, Riempi le tue conversazioni di pettegolezzi e lamentele.
Gli infelici prediligono vivere nel passato. Quanto gli è accaduto, le difficoltà che hanno incontrato: sono questi i loro argomenti preferiti. E quando non hanno più niente da dire, si concentrano sulle vite degli altri, e iniziano a spettegolare.
La gente felice vive nel presente e sogna il futuro. Le loro vibrazioni positive si avvertono dall'altro capo della stanza. È entusiasta di qualcosa a cui sta lavorando, grata di ciò che ha, e sogna ciò che la vita potrebbe portargli.
Ovviamente nessuno di noi è perfetto. Ogni tanto capita che ci si tuffi nelle acque della negatività, ma ciò che conta è quanto si rimane ammollo, e quanto in fretta si riemerge. Ciò che distingue la gente felice dagli infelici è una pratica quotidiana delle abitudini positive, non il fare tutto in modo perfetto.
Cammina, cadi, rialzati, ripeti daccapo. È il momento in cui ti rialzi a fare la differenza.
Questo blog è originariamente apparso su The Huffington Post United States ed è stato tradotto dall'inglese.


http://www.huffingtonpost.it/tamara-star/le-7-abitudini-degli-infelici-cronici_b_6216868.html


se è vero come credo sia vero che certi atteggiamenti e abitudini mentali possono rendere la tua vita infelice allora proviamo a cambiare questi pensieri con affermazioni positive in opposizione a queste
abitudini mentali , procediamo in questo modo:

da... la vita è dura.
a... la vita è semplice, facile e porto con me sempre il senso della festa

da... Sei convinto che della maggior parte della gente non ci si possa fidare.
a... Io mi fido del mondo e delle persone il mondo è mio amico e mi favorisce in ogni modo

da... Ti concentri su ciò che non va nel mondo, invece che su ciò che va bene.
a... io mi focalizzo solo su cio' che mi fa stare bene

da... Nel paragonarti agli altri, covi invidia.
a... sono contento del successo degli altri, il bene degli altri è il mio bene

da ...Ti sforzi di tenere tutta la tua vita sotto controllo.
a... io mi lascio andare, qualunque cosa accade è per il meglio

da... Guardi al futuro con un misto di preoccupazione e di timore.
a... guardo al futuro con la sensazione che sta per accadere qualcosa di meraviglioso

da... Riempi le tue conversazioni di pettegolezzi e lamentele.
a... parlo degli altri solo del loro lato migliore

insomma qualcosa di simile si puo' modificare a piacere le affermazioni in modo da sentirle tue

Serena vita... Antar Raja

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CHI CRITICA E PERCHE?

Uno dei segreti più tangibili per riscoprire la pace mentale è di non criticare, mai. Tuttavia, questo è probabilmente uno dei principi più difficili da applicare dato che siamo portati a criticare per natura. Vediamo qualcosa che non ci piace o non soddisfa le nostre aspettative e valori, e lo critichiamo immediatamente anche se la nostra critica ferisce qualcuno.

Ci sono persone che sono veri e propri specialisti in questo campo, sono persone che vivono praticamente solo per criticare ciò che fanno gli altri. Ma ti sei mai chiesta cosa si cela dietro a una critica?

Fondamentalmente, chi critica lo fa per difendere, nutrire e incrementare il proprio ego; assume una posizione di superiorità, anche se artificialmente. Chi è portato a criticare, dentro di sé attiva un modello di aggressione e di denigrazione. La critica include sempre un messaggio non detto: io sono migliore.
E le critiche non nascono solo da un disaccordo con certi comportamenti, idee o atteggiamenti, ma dal desiderio, spesso inconscio, di denigrare l’altro, perché così facendo, passa il messaggio non detto anche con il proprio io: io sono migliore di te.

Le critiche diventano, pertanto, un modo per distrarre la mente dal disagio esistenziale che sta vivendo. Chi critica gli altri, lo fa per non sentirsi costretto a criticare se stesso e non dover prendere delle misure per risolvere i suoi problemi. Quindi, si limita a guardare la pagliuzza nell’occhio altrui ignorando la trave che sta nei suoi occhi.

Da questa prospettiva, la critica è semplicemente mancanza di fiducia in se stessi, è l’espressione della necessità di riaffermare il proprio ego, anche se ciò significa denigrare gli altri.

In effetti, molte delle persone eccessivamente critiche spesso sono state cronicamente criticate durante l’infanzia, per questo hanno assunto la critica come modello relazionale. Dal momento che la loro autostima è stata danneggiata con la critica distruttiva, hanno un profondo bisogno di alimentare il loro ego.

Il dato interessante è che, chi è portato a criticare per alimentare il proprio ego cercando di fare in modo che l’altra persona sembri peggiore, ciò che in realtà trasmette è un’immagine d’insicurezza, superbia e rigidezza mentale.

Per approfondimento ti consiglio di leggere il mio articolo: “Cosa spinge certe persone a criticare gli altri



E allora, se una persona a te vicina ha la tendenza a criticarti, cerca di tenere sempre presente questi concetti chiave:

Ti critica perchè si sente minacciata da alcune delle tue qualità e utilizza la critica come arma per cercare di equilibrare il gioco. Senz’altro si sente inferiore a te, quindi attacca le tue debolezze nel tentativo di farti scendere al suo livello.

Ti critica perchè la sua paura di sentirsi inferiore la porta a credere che le devi qualcosa. Oppure, semplicemente è troppo egocentrica e pensa che dovresti metterti al suo servizio e, se non lo fai, ti critica per farti sentire male.

Dato che sente il bisogno di sentirsi l’artefice delle tue scelte in ogni momento della tua vita, si spaventa quando sente che sta perdendo il controllo su di te. In questi casi, criticarti le restituisce, almeno in parte, la sensazione di controllo perché così crede di sminuirti e assumere il controllo.

Perchè vuole guadagnarci qualcosa. In questo caso è probabile che ti critichi davanti a qualcun altro, per fare in modo di sembrare migliore, sia sul lavoro che con gli amici. Un comportamento che mostra che ti considera un rivale o un concorrente.

Perchè vuole farti credere che ti sta aiutando, offrendo parte della sua saggezza o esperienza. In questo modo diventa più semplice manipolarti o plagiarti.

Dato che pensa che solo i suoi punti di vista sono validi, ti critica quando hai il coraggio di suggerire qualcosa di diverso; lo considera un attacco personale, sempre a causa della sua bassa autostima e insicurezza.

Perchè vuole attirare la tua attenzione. E dato che non ha abilità emotive, per esprimere il suo punto di vista in modo assertivo, finisce per criticarti, lamentarsi o piagnucolare.

Perchè cerca ammirazione e approvazione. Infatti, dato che pensa di sapere tutto, critica qualsiasi operato per dimostrare quello che sa. In questo modo pensa di ottenere ammirazione.

Perchè si sente frustrata per il semplice fatto che tu non hai accondisceso a un suo bisogno o a una sua richiesta, di conseguenza, scarica la sua rabbia nella critica.

Perchè si sente ferita dalle tue parole o azioni, ma non osa dirlo direttamente e così esprime questa insoddisfazione sotto forma di critica.

Perchè sta proiettando le sue paure e insicurezze. Infatti, quando a livello inconscio non accettiamo alcune delle nostre caratteristiche, queste generano in noi un profondo rifiuto, aprendo la strada alle critiche.

Perchè tenta di vendicarsi di te per qualche situazione mai del tutto elaborata, così trasforma le critiche in uno strumento di umiliazione e vergogna.

Perchè vuole sentirsi potente, anche se questo significa passare su di te. Per raggiungere questo obiettivo, usa la critica come un’arma con la quale colpirti e prendere il controllo.

Perchè ha la tendenza di percepire le tue parole o atteggiamenti come una critica, così è portata ad andare direttamente al contrattacco. Criticare, infatti, è l’atteggiamento principale delle persone estremamente permalose. Per un approfondimento ti consiglio di leggere l’articolo “Perchè si è permalosi e troppo sensibili ai richiami”

Perchè ti invidia o ti ammira, ma non riesce ad esprimere quelle emozioni correttamente, così finisce per criticare proprio quelle qualità.
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domenica 26 luglio 2020

Il mondo non è nient'altro che i tuoi occhi

Il mondo non è nient'altro che i tuoi occhi. Se i tuoi occhi sono colmi d'amore, vedrai solo cuori palpitanti d'amore ovunque guardi. E quando vedi il mondo intero pulsare d'amore, sappi chiaramente che è l'ora della tua realizzazione, l'ora della tua realizzazione del divino, di Dio.
Osho
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venerdì 24 luglio 2020

Lasciar andare equivale a un atto della volontà superiore

Lasciar andare equivale a un atto della volontà superiore (va bene anche se la volete chiamare anima o spirito, o sè superiore). Quando espongo la tecnica del rilascio ho sempre l'idea che le persone non si rendano conto di quanto sia potente e profonda. Ovviamente il fatto che sia potente e profonda non dipende dalla tecnica in sé che è nient'altro che un riarrangiamento di vecchi principii. L'arte di lasciar andare è una metafora molto precisa. Quando decido di lasciar andare un'emozione o un pensiero sto implicitamente dicendo che voglio affidarmi a qualcosa che va oltre la mia mente e le mie emozioni, quel qualcosa che dirige le fila invisibili della vita e degli eventi. Sto rinunciando all'io piccolo per dedicarmi anima e corpo all'io grande. Quando sto lasciando andare sto facendo nè più nè meno che un atto di fede. Mi rendo conto però che quello che arriva del rilascio e di tutte le sue conseguenze è per lo più il discorso emozionale. Le persone fanno il rilascio per stare un po' meglio quando stanno male, al limite per superare una crisi. Ma il discorso è ben più ampio di così:

I sei passi del rilascio di Lester Levenson, rivisti e adattati:

- Dovresti volere la pace, l'imperturbabilità e la libertà, più di quanto vuoi approvazione, controllo e sicurezza.

- Esamina il tuo pensiero e correggilo. Puoi sempre decidere cosa mettere nella tua testa. Decidi di essere imperturbabile e applicare il rilascio, decidi che puoi farlo invece che essere reattivo, automatico, inconscio. La decisione è il più importante strumento della coscienza.

- Vedi tutte le tue emozioni\sentimenti culminare nei tre bisogni (approvazione, controllo, sicurezza).
Vedili e immediatamente rilasciali, essendo acutamente consapevole delle emozioni nel corpo. Fai lo stesso con i tuoi pensieri.

- Fallo di continuo, fanne un'abitudine.

- Se incontri un blocco, stai col blocco, osservalo, lascia andare il voler controllare il blocco.

- Ogni volta che rilasci sarai più felice e leggero, se rilasci continuamente sarai continuamente più felice e leggero.

Quello che sfugge è sempre il primo dei sei passi. Dovresti volere la pace e l'imperturbabilità più di quanto vuoi il mondo, con tutte le sue lusinghe di approvazione, controllo e sicurezza. Se non c'è questo in prima posizione tutto il resto sarà perfettamente inutile e ogni rilascio sarà situazionale, sarà un semplice rimedio sintomatico. Quando parlo di imperturbabilità e pace, intendo che niente ci può scuotere, niente può buttarci fuori dalla pace quand'essa è estremamente radicata. Questo è il centro di tutto. Quando c'è quel grado di pace la mente si può acquietare e può fare esperienza di tutto l'altro di cui sempre parliamo e mai sperimentiamo, quando c'è questo grado di pace la vita può fluire. E quando lo sperimentiamo questo diventa una certezza, una visione, e diventa un grande silenzio. Ma se non c'è il primo passo in posizione, se non accettiamo quello, allora il rilascio varrà solo per calmarsi un po' e stare bene (il che è comunque un affare per come la vedo io). Se invece lo accettiamo totalmente, allora riusciamo a capire anche tutti gli altri passaggi e perchè praticarli. Se la pace e la libertà dalla mente sono lo scopo, non smettiamo di rilasciare fin quando non sorge quella pace dentro di noi. Se la pace e l'imperturbabilità sono la pietra miliare di dove effettivamente stiamo, allora tutte le volte che veniamo sbattuti fuori da queste, immediatamente ci mettiamo a rilasciare. Non ci sono se o ma. Si rilascia finchè non si è impeturbabili. E non sto certo dicendo che per me sia facile, o che io ci riesca sempre, anzi, un ricercatore onesto osserverà quante cose non è disposto a sacrificare in favore della libertà e dell'imperturbabilità. Ma c'è di più. Se il primo dei sei passi è in posizione cominceremo a vedere come tutti i nostri desideri, attaccamenti, avversioni, bisogni e spinte ci portino effetivamente sempre più lontano proprio da quell'obiettivo, e perciò inizieremo spontaneamente a rilasciare anche quelli non perchè ci sia qualcuno che ci obblighi ma perchè ci accorgiamo di come ci sospingano lontano dalla centratura e quindi dal nostro flusso. Se il primo dei sei passi è in posizione smetteremo di remare contro le cose che detestiamo, smetteremo di 'combattere' per 'vincere' qualche disputa intellettuale, spirituale e metafisica nel tentativo di dimostrare che siamo dalla parte del 'giusto'. Smetteremo di screditare altri insegnamenti, altre tradizioni, altre scuole, smetteremo di cercare di avere ragione e di difendere un ego ipertrofico e malato nel tentativo di generare un po' di energia a spese di qualcun altro, perchè essere nella pace e nell'imperturbabilità ci darà un sovraccarico di energia che a volte non sapremo come usare. Vedremo come l'arte di non attaccarsi a niente ed essere come l'acqua si potrà applicare non soltanto a emozioni e pensieri ma anche a periodi di vita, persone, eventi, lavori, situazioni nelle quali potremo entrare e dalle quali potremo uscire senza perdere energia e senza esserne vittime o dipendenti.

Questa secondo me è l'essenza e l'importanza dell'arte di lasciar andare.


Dovresti volere la pace, l'imperturbabilità e la libertà, più di quanto vuoi approvazione, controllo e sicurezza.

- Esamina il tuo pensiero e correggilo. Puoi sempre decidere cosa mettere nella tua testa. Decidi di essere imperturbabile e applicare il rilascio, decidi che puoi farlo invece che essere reattivo, automatico, inconscio. La decisione è il più importante strumento della coscienza.

- Vedi tutte le tue emozioni\sentimenti culminare nei tre bisogni (approvazione, controllo, sicurezza).
Vedili e immediatamente rilasciali, essendo acutamente consapevole delle emozioni nel corpo. Fai lo stesso con i tuoi pensieri.

- Fallo di continuo, fanne un'abitudine.

- Se incontri un blocco, stai col blocco, osservalo, lascia andare il voler controllare il blocco.

- Ogni volta che rilasci sarai più felice e leggero, se rilasci continuamente sarai continuamente più felice e leggero.

Lester
ESEMPIO



Da dove viene l'emozione che stai provando? dal bisogno di controllo, sicurezza o approvazione?
Dal bisogno di sicurezza.



Puoi dare il benvenuto al bisogno di sicurezza ?
Puoi lasciare andare il bisogno di sicurezza?
Vuoi lasciare andare l bisogno di sicurezza?
Quando?






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la risolutezza ad avere,


Per questo motivo vi consiglio vivamente di cessare in generale di riflettere sugli scenari di sviluppo degli eventi. Nel cammino verso il fine deve prevalere la risolutezza ad avere, questa è la cosa più importante, quello di cui dovete interessarvi. VZ

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Il subconscio è il grembo della creazione

Il subconscio è il grembo della creazione. Riceve l'idea su se stesso attraverso i sentimenti dell'uomo. E non cambia mai l'idea ricevuta, ma gli dà sempre forma. Perciò il subconscio manifesta l'idea a immagine e somiglianza del sentimento ricevuto. Sentire uno stato come senza speranza o impossibile, significa impressionare il subconscio con l'idea del fallimento.
Anche se il subconscio serve fedelmente l'uomo, non si deve pensare che la relazione è quella di un servo verso un padrone, come era considerata anticamente. I profeti dell'antichità lo definivano lo schiavo e servo dell'uomo. San Paolo lo personificò come una "donna" e disse: "La donna deve essere sottomessa all'uomo in ogni cosa". Il subconscio serve l'uomo e dà fedelmente forma ai suoi sentimenti. Tuttavia, il subconscio ha un chiaro disgusto per la costrizione e più che al comando risponde alla persuasione; di conseguenza, esso ricorda più una moglie amata che un servo.

L'aspetto cosciente (oggettivo) o maschile è veramente il capo e domina il subconscio (soggettivo), cioè l'aspetto femminile. Tuttavia, questo dominio non è quello del tiranno, ma quello dell'amante. Così, assumendo il sentimento che sarebbe il tuo se fossi già in possesso del tuo obiettivo, il subconscio viene mosso a costruire la somiglianza esatta della tua assunzione. I tuoi desideri non vengono accettati dall'inconscio fino a che non assumi il sentimento della loro realtà, perché solo attraverso il sentimento un'idea viene inconsciamente accettata e solo attraverso questa accettazione subconscia è sempre espressa.
Neville Goddard

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mercoledì 22 luglio 2020

impressionare il subconscio

Il subconscio non manca mai di esprimere ciò che è stato impresso su di lui. Nel momento in cui riceve un'impressione, inizia ad elaborare i modi per la sua espressione. Accetta il sentimento impresso su di lui, il tuo sentimento, come un fatto esistente in se stesso e si accinge immediatamente a produrre nel mondo esterno o oggettivo la somiglianza esatta di quel sentimento. Il subconscio non altera mai le credenze accettate dall'uomo. Le manifesta fino all'ultimo dettaglio, sia che siano favorevoli o no.

Per impressionare il subconscio con lo stato desiderato, devi assumere lo stesso sentimento che proveresti se avessi già realizzato il tuo desiderio. Nel definire il tuo obiettivo devi preoccuparti solo dell'obiettivo stesso.

Neville Goddard
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"LA MATTINA DOPO MI SENTO DI AVERE 15 ANNI IN MENO..."

"Non mi aspettava tale effetto" Lo ascolto a giorni alterni, prima di dormire. La mattina dopo mi sento come se avessi 15 anni in meno.
Si sente che si stanno avviando i processi interiori che portano il ringiovanimento. Il corpo sembra trasformarsi, la negatività scivola via, come quando avevo 20-25 anni, sembra tutto più semplice e fa meno male. Il corpo sembra più leggero, la vitalità è in aumento. Lo consiglio a tutti, e ringrazio l'autore per questi programmi unici. " (Vitalij 75)


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martedì 21 luglio 2020

ATTENZIONE ALLE PAROLE

Viviamo immersi in un oceano vibrazionale, dove tutto porta messaggi e cambia prospettive. Alle parole è riservato un ruolo speciale, sono anche simboli carichi di significati.

Possono sia aggiungere sia togliere l'energia.
La asportano le parole:


- porcheria, delirio, ladro, difficile, povero, malattia, malato, ottuso, terribile, non ce la faccio, sporcizia, nausea, pesante, mi fai rabbia, vecchiaia, stanchezza, stanco, sono stufo, senza forze, male, terrificante, ingiusto, giudicare, critica, rabbia, irritazione, inganno, castigo, uccidere, umiliare, stancante, crollo, furto, vendetta, paura, offesa, spese, debiti, disperazione, depressione, gelosia, invidia, ...bestemmie.....
... e tante altre parole simili.

La apportano :

- gioia, amore, gratitudine, bene, felicità, tenerezza, miracolo, auguri, sole, sorriso, regali, facile, ce la faccio, luce, abbraccio, bacio, amicizia, famiglia, festa, bello, perfetto, caldo, piacevole, geniale, sostegno, ispirazione, pulizia, freschezza, sicurezza, bontà.... e molte altre.

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IL PROBLEMA E’ CHE TU ANCORA NON CI CREDI

IL PROBLEMA E’ CHE TU ANCORA NON CI CREDI… perchè dopo aver letto milioni di libri, milioni di frasi sul pensiero positivo, milioni di video sulla legge di attrazione ecc, ancora non si agisce come si deve??


Perchè nel profondo ancora non ci credi.. e questa è la causa dell importanza che si da ai propri obiettivi che generano le forze equilibratrici.. infatti quando sei sicuro di poter ottenere un qualcosa, l’ENERGIA DELL’ IMPORTANZA SI TRASFORMA IN AZIONE..


… per esempio se desideri un auto ed è importante per te, ma hai anche i soldi per acquistarla, l ‘ IMPORTANZA DIVENTA AZIONE, vai in concessionaria e te la compri..

… ma quando la desideri e non sai come averla, la visualizzi per un pò, vedi che nulla si muove e smetti di crederci…. Zeland però però da una soluzione che ho visto funzionare.. lui dice che non è necessario credere, anche perchè è quasi impossibile a volte credere ad un qualcosa che è difficile (secondo la tua mente ) da realizzare…

… allora cosa fare ?? una soluzione Zeland l’ha data.. ciò che è importante per attrarre un qualcosa è che PRIMA CI SINTONIZZIAMO con quella cosa che vogliamo attrarre.. sintonizzarci vuol dire vibrare alla stessa frequenza energetica che corrisponde alla variante che vogliamo vivere…

…. un barbone per esempio, se lo invitate ad una festa in un castello pieno di lusso e persone ricche, si sentirà tremendamente a disagio, perchè la sua frequenza di emissione è IN DISSONANZA con la frequenza di emissione che emettono quelle persone…

… la stessa cosa vi accade quando volete conquistare un uomo o una donna e vi sentite di NON VALERE TANTO per conquistarla/o… questo perchè siete ad una frequenza diversa dalla frequenza di voi stessi in coppia con questa persona…

… quindi il primo passo è SINTONIZZARSI… Zeland dice.. una volta che vi siete creati la vostra DIAPOSITIVA, anche se NON CREDETE ANCORA di poterla realizzare, proiettatela continuamente nei vostri pensieri… VIVETE CON TUTTI I 5 SENSI ciò che volete realizzare.. facendo questo più e più volte , il vostro FOCUS darà sempre più forza, più potere alla realtà che volete manifestare e questo vi permetterà di sintonizzarvi poco alla volta su ciò che volete…

… una volta sintonizzati, la realtà si manifesterà... se ogni giorno spendete almeno un ora a dare potere alla vostra diapositiva, vivendola più e più volte come se stesse realmente accadendo, questo vi permetterà di dare potere a quei pensieri che corrispondono alla frequenza di ciò che desiderate.. più date forza a quei pensieri e più questi diventeranno potenti e a poco alla volta, vi sentirete sempre più vicini alla vibrazione di ciò che desiderate…

… in conclusiva.. non c’è bisogno di credere, anche se non avete fede, facendo il lavoro sopra descritto, darete sempre più potere a quei pensieri che corrispondono alla frequenza di ciò che volete…

…per esempio se ogni giorno per un ora, date forza alla forma pensiero di voi stessi nella nuova casa che desiderate, questo pensiero diventerà sempre più potente di giorno in giorno e più diventa potente e più la vostra vibrazione cambia e si avvicina alla vibrazione di ciò che desiderate … Vincenzo Sarnelli













"LA MATTINA DOPO MI SENTO DI AVERE 15 ANNI IN MENO..."

"Non mi aspettava tale effetto" Lo ascolto a giorni alterni, prima di dormire. La mattina dopo mi sento come se avessi 15 anni in meno.
Si sente che si stanno avviando i processi interiori che portano il ringiovanimento. Il corpo sembra trasformarsi, la negatività scivola via, come quando avevo 20-25 anni, sembra tutto più semplice e fa meno male. Il corpo sembra più leggero, la vitalità è in aumento. Lo consiglio a tutti, e ringrazio l'autore per questi programmi unici. " (Vitalij 75)


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DEFAULTORIUM




"LA MATTINA DOPO MI SENTO DI AVERE 15 ANNI IN MENO..."

"Non mi aspettava tale effetto" Lo ascolto a giorni alterni, prima di dormire. La mattina dopo mi sento come se avessi 15 anni in meno.
Si sente che si stanno avviando i processi interiori che portano il ringiovanimento. Il corpo sembra trasformarsi, la negatività scivola via, come quando avevo 20-25 anni, sembra tutto più semplice e fa meno male. Il corpo sembra più leggero, la vitalità è in aumento. Lo consiglio a tutti, e ringrazio l'autore per questi programmi unici. " (Vitalij 75)



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Audrey Hepburn scrisse ...

Quando le chiesero di rivelare i suoi segreti di bellezza, Audrey Hepburn scrisse questo bellissimo testo che venne poi letto al suo funerale.

"Per avere labbra attraenti, pronuncia parole gentili.
Per avere uno sguardo amorevole, cerca il lato buono delle persone.
Per avere un aspetto magro, condividi il tuo cibo con l'affamato.
Per avere capelli bellissimi, lascia che un bimbo li attraversi con le proprie dita una volta al giorno.
Per avere un bel portamento, cammina sapendo di non essere mai sola, perchè coloro che ti amano e ti hanno amato, ti accompagnano.
Le persone, ancora più che gli oggetti, hanno bisogno di essere riparate, viziate, risvegliate, volute e salvate: non rinunciate mai a nessuno.
Ricorda, se mai avrai bisogno di una mano, le troverai alla fine di entrambe le tue braccia.


Quando diventerai anziana, scoprirai di avere due mani, una per aiutare te stessa, la seconda per aiutare gli altri.
La bellezza di una donna non è nei vestiti che indossa, nel suo viso o nel suo modo di sistemare i capelli.

La bellezza di una donna si vede nei suoi occhi, perchè quella è la porta aperta sul suo cuore, la fonte del suo amore.
La bellezza di una donna non risiede nel suo trucco, ma la vera bellezza in una donna è riflessa nella propria anima.

È la tenerezza che da' l'amore, la passione che essa esprime.
La bellezza di una donna cresce con gli anni"

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lunedì 20 luglio 2020

L'idea che l'anima ...

L'idea che l'anima per evolvere debba soffrire espiare patire , é un inganno, migliaia di anni di tradizione cattolica, ci hanno indotto questa convinzione, assolutamente dannosa e tossica 

Ivanov

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domenica 19 luglio 2020

L'inconscio vuole diventare conscio.

L'inconscio vuole diventare conscio. il buio vuole diventare luce la parte sommersa vuole venire a galla, cosa significa tutto cio'? vuol dire che tutto cio' che é stato represso e nascosto nella parte buia di noi, ha la necessita' di essere riconosciuto di essere amato di essere accettato, e come funziona questo meccanismo? tramite immagini mentali pensieri l'inconscio ci da' un input un messaggio. o ne veniamo a conoscenza e prendiamo consapevolezza di questo input oppure questo messaggio inizia a creare la realta' in modo che noi possiamo prenderne coscienza in altre parole se dentro di noi c'è un trauma non elaborato di abbandono, la parte inconscia di noi comincia a  mandare immagini di abbandono dal partner dagli  amici  genitori o quant'altro se riesci a essere consapevole immediatamente di queste immagini e pensieri nulla accade ma se non li recepisci in maniera consapevole la situazione immaginata diventa realta' si crea la situazione che l'inconscio ricercava per portare a galla il trauma e la parte repressa in questo modo sei costretto dalla situazione reale a prenderne coscienza , ma visto che siamo duri a capire spesso la reprimiamo ancora e allora l'inconscio ce la ripresenta davanti ancora e ancora , quindi ci ritroviamo davanti alla stessa situazione  fino a che non avremo imparato la lezione fino a che non ne avremo preso coscienza


IvanoV Antar Raja



http://divinetools-raja.blogspot.it/
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NOTE


Riflettendo sul fine, non pensate al prestigio a esso relativo, alla sua inaccessibilità e ai mezzi del suo raggiungimento. Prestate attenzione solo allo stato di benessere interiore.

L'affermazione dev'essere accompagnata da sensazioni

corrispondenti.
Una singola affermazione dev'essere espressa in chiave

positiva e strettamente finalizzata.
Indirizzate l'affermazione sulla causa, non sull'effetto.

Formulate l'affermazione al presente.
Quando la risolutezza ad avere è priva del desiderio di avere, il pendolo non avrà modo di agganciarvi. Prendete quello che vi serve senza insistenza e con la stessa pacatezza con cui ritirate la posta dalla cassetta. VZ
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sabato 18 luglio 2020

Ogni mattina, al risveglio,

"Ogni mattina, al risveglio, pensate a guardare nella vostra cassetta delle lettere, quella interiore, per scoprire i messaggi che sono stati depositati lì durante il vostro sonno. Durante il sonno, infatti, l'anima si libera dal corpo e va nel mondo invisibile dove vede e impara molte cose. Quando ritorna, quel sapere si imprime nel cervello del dormiente il quale, al risveglio, conserva il ricordo di aver fatto determinate esperienze e ricevuto determinati avvertimenti o consigli che gli indicano la condotta da tenere durante la nuova giornata, e anche per i giorni a venire.
Alcuni di voi forse diranno: «Ma perché a me questo non capita? Io non mi ricordo di nulla». È perché il vostro cervello non è ancora ben organizzato a sufficienza per ricevere le impronte, le immagini e le rivelazioni che l'anima riporta dai suoi viaggi nel mondo invisibile. Dovete prepararlo a questo mediante una vita armoniosa. Così, a poco a poco, riuscirete a conoscere le esperienze che la vostra anima avrà fatto durante il sonno. "

Omraam Mikhaël Aïvanhov
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Neuro-Messa a fuoco

Il programma «Neuro-Messa a fuoco» è uno sfondo acustico particolare trattato con le frequenze beta (12-20 Hz). Queste frequenze stimolano il cervello, aiutandolo nelle attività richiedenti attenzione e precisione. Il programma possiede un effetto prolungato, il suo effetto si sentirà a lungo.

Il programma è in grado di alzare il tono generale dell'organismo, di stimolare il potenziale energetico, di migliorare le capacità cognitive.
Dopo aver lavorato con questo programma, sentirete la vostra mente più fresca e potrete prendere più facilmente alcune decisioni razionali.
Il programma è indicato anche alle persone con l'attività beta repressa, perché tonifica, toglie la stanchezza, aiuta nella depressione e nel calo dell'umore.

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venerdì 17 luglio 2020

TAFTI

Vi sembra, ad esempio, di avere una vostra propria opinione. Ma in realtà quest’opinione vi è stata impiantata. Credete di essere in grado di controllare le vostre azioni. Ma di fatto è molto più importante controllare i propri pensieri

Tafti

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mercoledì 15 luglio 2020

Nulla è buono o cattivo, a renderlo tale è il pensiero.

"Nulla è buono o cattivo, a renderlo tale è il pensiero." - William Shakespeare.

Pensateci un attimo: qual è la persona con la quale comunicate di più durante la giornata?

La risposta è semplice: voi stessi.

Ciascuno di noi costantemente si rivolge a se stesso attraverso tutto ciò che dice, pensa, immagina e sente nel proprio intimo.

Forse questo vi risulterà abbastanza ovvio, ma ben pochi di noi hanno anche la consapevolezza che il livello di "successo" che ognuno di noi raggiunge al livello interiore - parlo quindi di felicità, gioia, benessere, amore - è il risultato diretto e immediato del modo in cui comunichiamo con noi stessi.

Come ci sentiamo non dipende da ciò che ci accade, quanto piuttosto dalla nostra interpretazione e dal nostro atteggiamento verso quel che ci succede. Ciascuno di noi ha la concreta possibilità di decidere come sentirsi e di determinare il proprio stato d'animo, sulla base di come ha scelto di percepire la propria esistenza.

Nulla ha un significato diverso da quello che noi gli attribuiamo.

Nessun altro può decidere quale interpretazione tu puoi dare agli eventi della tua vita. La stragrande maggioranza delle persone agisce come se questo processo di interpretazione fosse automatico e fuori dal nostro controllo, ma la realtà è che si tratta di un potere di cui possiamo riappropriarci, cambiando immediatamente e drasticamente la nostra visione del mondo.

Si può sempre controllare la propria attività mentale e i propri comportamenti, pensieri e azioni, in una misura che molte persone non ritengono affatto possibile.

Depressione ed estasi non sono emozioni che ci "accadono", ma specifici stati d'animo che creiamo mediante specifiche azioni mentali e fisiche. Per essere depressi o in estasi bisogna dirsi certe cose con il tono di voce appropriato, bisogna far proprio un certo atteggiamento somatico e un modo di respirare specifici. Per sentirsi depressi, ad esempio, è in genere sufficiente camminare curvi e a testa bassa, parlare con un tono di voce triste e immaginare gli scenari peggiori.

È pertanto fondamentale assumere la consapevolezza che noi possiamo sempre cambiare le nostre azioni mentali e fisiche e così facendo mutare immediatamente i nostri comportamenti, i nostri pensieri e le nostre emozioni.

Alla stregua di un regista cinematografico che può decidere cosa fare apparire sullo schermo, ciascuno di noi può sempre, in ogni momento, creare e dirigere i propri pensieri e le proprie attività mentali e fisiche, che costituiscono il presupposto dei nostri stati d'animo, con la stessa abilità e potere.

Si può aumentare la luce e alzare il volume dei messaggi positivi nel proprio cervello e attenuare le immagini e i suoni di quelli negativi, dirigendo il nostro cervello con la cura e l'abilità dei migliori registi.

Il confine tra felicità e depressione risiede unicamente nel modo in cui comunichiamo con noi stessi. Gli individui felici non sono alle prese con minori problemi di coloro che sono tristi e depressi: a distinguere felicità e depressione non è ciò che ci accade, ma il modo in cui lo percepiamo. Anzi, il modo in cui decidiamo di percepirlo.

Il mondo in cui viviamo è quello in cui scegliamo di vivere. Se scegliamo la felicità, è la felicità che avremo. Se scegliamo l'infelicità, quella avremo.

E tu? Quale scelta fai ogni giorno?

http://www.vivizen.com/2014/02/felicita-e-depressione-il-potere-della.html
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