martedì 12 gennaio 2021

Tutti cercano di sopravvivere ...

Tutti cercano di sopravvivere, pochi provano a vivere, 
perchè a vivere rischi di morire, 
alla fine muoiono tutti

IvanoV

La via del Transurfer - https://faregruppo.blogspot.it

domenica 10 gennaio 2021

Vivere, amare, ridere

In alcuni monasteri Zen, ogni monaco ha l'obbligo di iniziare la sua giornata con una risata, e di terminarla ridendo: è la prima e l'ultima cosa che si fa! Ed è bellissimo... ti sembrerà un po' folle... perchè tu vivi circondato da persone molto serie. Nessuno ti capirebbe!

Non l'hai notato? Se sei felice, ti chiedono sempre il motivo della tua felicità... ? una domanda stupida. Se sei triste, nessuno te ne chiede mai la ragione. Viene dato per scontato: se sei triste, tutto va bene! Tutti sono tristi: non è una novità... e se anche vuoi parlare della tua tristezza, nessuno ti presta attenzione: che senso ha raccontare le proprie disavventure? Sono simili a quelle altrui... basta un cenno!

Ma se sei felice, in quel caso susciti l'interesse di tutti: qualcosa non va bene. Persone come Hotei, sono ritenute pazze. Solo i pazzi ridono per niente. Solo in manicomio troverai persone che ridono follemente: è un male, ma così va il mondo!

Se sei un marito, o una moglie, ti sarà difficile scoppiare a ridere di prima mattina. Ma provaci: ne vale veramente la pena. È uno degli stati d'animo più belli con cui svegliarsi, con cui alzarsi dal letto.

Ridi senza motivo! Perchè il motivo non esiste. Sei semplicemente vivo: ti trovi vivo, ancora una volta: è un miracolo! È ridicolo: perchè sei vivo? Di nuovo il mondo intero ti si para davanti... tua moglie che russa, la stessa stanza, la stessa casa: in un mondo che vive un continuo cambiamento -- gli hindu lo definiscono 'maya', illusione -- per una notte, nulla è cambiato. Ogni cosa è intatta: senti il lattaio, il traffico, i rumori di sempre... tutto questo vale una sonora risata!

Un giorno non ti sveglierai più. Un giorno il lattaio busserà alla porta, tua moglie russerà, ma tu non ci sarai più... la morte ti avrà portato via con se. Prima di allora, fatti una sonora risata.

Finchè c'è il tempo per farlo, ridi. E osserva quanto è ridicola la vita: di nuovo inizia lo stesso giorno di sempre; per tutta la vita non hai fatto che ripetere le stesse cose di sempre. Di nuovo ti infilerai le ciabatte, di nuovo correrai in bagno: ti laverai i denti, ti farai la doccia, ma perchè? Dove corri? Ti prepari con meticolosità, senza avere una meta... ti vesti, per correre in ufficio, ma per quale motivo? Solo per ripetere domani queste stesse azioni!

Osserva l'intera ridicolaggine di tutto questo, e fatti una sonora risata... non aprire gli occhi. Nel momento in cui senti che il sonno se n'? andato, mettiti a ridere... e poi apri gli occhi. Questo darà il ritmo alla tua giornata.

Se riesci a ridere al mattino, appena sveglio, riderai per tutta la giornata. Dai il via a una catena di effetti, e una cosa porta all'altra. Una risata ti porterà all'altra, vivrai sempre di più ridendo!

Ma ho visto che la gente, fa quasi sempre l'esatto opposto: fin dalle prime ore del mattino, si alza dal letto grugnendo; i primi gesti sono tetri, tristi, depressi, infelici... in questo caso, una cosa porta all'altra... senza motivo. La gente si inalbera, va in collera, fin dal primo mattino... è un male, perchè questo condizionerà lo spirito dell'intera giornata, creerà uno schema di comportamento cui si uniformerà l'intera giornata. Nel mondo dello Zen, le persone sono più sane. Nella loro follia, esse sono più sane di te. Iniziano la giornata ridendo... e per tutto il giorno, sentono quella risata ribollire dentro di loro... continuerà ad affiorare in superficie. Siamo circondati da eventi ridicoli... di certo Dio sta morendo dal ridere: da un'eternità si gode la ridicolaggine di cui il mondo trabocca. Persone create da lui, vivono nelle maniere più assurde: è una vera commedia! Di certo, se la sta ridendo di gusto.

E se, dopo aver riso, diventi silenzioso, un giorno sentirai anche la risata di Dio. Sentirai che l'intera esistenza -- gli alberi, le pietre e le stelle -- ridono con te.
E di nuovo, la sera, il monaco Zen va a letto ridendo. Il giorno è finito, il dramma è concluso un'altra volta. Con una risata, il monaco dice: 'Arrivederci, se sopravvivo, domani ti onorerò ancora con una risata!'

Provalo: inizia e finisci la tua giornata ridendo, e vedrai che col tempo, tra questi due momenti, ti ritroverai a ridere sempre di più. E più ridi, più diventi religioso.

Tratto da: Osho,Vivere, amare, ridere Ed.NSC

forse è cio' che ti serve

“Un giorno un contadino, riposandosi sotto un’ombra al termine di una giornata sfiancante, si accorse di un bozzolo di una farfalla. Il bozzolo era completamente chiuso ad eccezione di un piccolo buchino sulla parte anteriore. Incuriosito, il contadino osservò attraverso il piccolo buchino, riuscendo ad intravedere la piccola farfalla che si dimenava con tutte le sue forze.
Il contadino osservò a lungo gli sforzi eroici della bestiolina, ma per quanto la farfalla si sforzasse per uscire dal bozzolo, i progressi apparivano minimi. Così, il contadino, impietosito dall’impegno della piccola farfalla, tirò fuori un coltellino da lavoro e delicatamente allargò il buco del bozzolo, finché la farfalla poté uscirne senza alcuno sforzo.
A questo punto accadde qualcosa di strano. La piccola farfalla, aiutata ad uscire dal bozzolo, non aveva sviluppato ‘muscoli’ abbastanza forti per potersi librare in aria. Nonostante i ripetuti tentativi, la fragile farfalla rimase a terra e riuscì a trascinarsi solo a pochi centimetri dal bozzolo, incapace di fare ciò per cui la natura l’aveva fatta nascere. Il contadino si accorse del grave errore fatto ed imparò una lezione che non dimenticò per il resto della sua vita: ATTRAVERSO LE DIFFICOLTA’ LA NATURA CI RENDE PIU’ FORTI E DEGNI DI REALIZZARE I NOSTRI SOGNI.”

Elisa Marangio


Non lamentarti delle difficolta' forse sono cio' che ti serve
 

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venerdì 8 gennaio 2021

FILM CONSIGLIATI : NARCISO E BOCCADORO




FILM CONSIGLIATI : NARCISO E BOCCADORO Nell'oscuro Medioevo, il giovane indisciplinato Boccadoro viene mandato in un monastero da suo padre per espiare anche i peccati di sua madre, che li ha abbandonati. Qui, Boccadoro fa la conoscenza di Narciso, un brillante ed erudito novizio dall'indole introversa e distaccata. Tra i due ben presto si pongono le basi per un'amicizia profonda e unica. Mentre Narciso sceglie di rimanere lontano dal mondo rifugiandosi nella preghiera e nella meditazione, Boccadoro si dà alla fuga vivendo a pieno la sua vita scoprendo, tra avventure amorose e artistiche, gli estremi dell'estasi e del dolore.
NOTE
Dall'omonimo romanzo di Hermann Hesse.
la mia lettura
NARCISO sceglie la vita monacale sceglie una vita NON VITA piena di sicurezze e garanzie, guidato dalla paura di vivere, e dalle repressioni della propria indole, di blocco della propria energia, al contrario BOCCADORO uscendo dal convento si trova a vivere la vita al cento per cento con le sue gioie e i suoi dolori, BOCCADORO HA fatto esperienza della vita cosi come é ha visssuto piu' vite in una sola, ha fatto un salto evolutivo, la vita di NARCISO invece è un a vita spenta quasi inutile a livello esperienziale ed evolutivo, insomma meglio morire vivendo, che vivere dormendo
IvanoV

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l'insuccesso non esiste.

"...Non abbiate paura di nulla, perché l'insuccesso non esiste. Imparerete, crescerete, diventerete migliori in ogni caso."

(Hal Elrod)

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