Newsletter #4: Cos'ho imparato dagli americani
Comunicazione "made in USA"
Come forse già saprai, quest'estate ho trascorso tre settimane negli Stati Uniti.
A parte i luoghi meravigliosi che ho visitato e le persone interessanti che ho incontrato, penso di poter dire di avere imparato qualcosa anche in termini di comunicazione e marketing. Provo a riassumere:
1) Go big or go home
È uno degli aspetti più evidenti della cultura americana: lì tutto è più grosso, più evidente, più esagerato. Non bisogna fare i timidi, e non bisogna avere paura di diffondere il proprio messaggio.
2) Be friendly
Gli americani sono un popolo davvero affabile, che tende a personalizzare il prima possibile un rapporto, dal ragazzo in ascensore che ti chiede se ti trovi bene a Las Vegas al commesso della farmacia di uno sperduto paesino californiano che è curioso di sapere se sei in visita a qualche parente. Essere più diretti, aperti e un po' più informali con il proprio target di riferimento può rivelarsi anche per noi una strategia vincente.
3) Be direct
A che cosa servono l'esagerazione e l'affabilità, se non a vendere/vendersi in modo efficace e diretto? Non bisogna avere paura di arrivare subito al punto, soprattutto in una situazione professionale in cui i ruoli sono ben definiti: se sai già che ti voglio vendere qualcosa, allora non hai bisogno che ci giri troppo intorno prima di esporti quale penso sia il tuo bisogno e come ritengo di poterlo soddisfare.
BONUS: L'importanza di una singola parola
Lo ammetto: prima di questo viaggio, non conoscevo l'espressionefacial tissues per indicare i fazzoletti di carta. Così, quando una commessa di un supermercato texano ha sgranato dopo che le avevo chiesto in quale corsia avrei trovato gli handkerchieves(termine che, a quanto pare, viene usato solo per i fazzoletti di tessuto), ho capito che una sola parola fuori posto stava mettendo a serio rischio la possibilità di comunicare tra di noi. Ti ricorda qualcosa?
Tu che cos'ha imparato quest'estate?
Pensi anche tu che culture diverse dalla nostra possano comunque insegnarci qualcosa in termini di comunicazione?
Per ora è tutto: ti ringrazio per l'attenzione e, come sempre, ti auguro un mese di comunicazioni "chiare"! :)
Chiara
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Chiara Foppa Pedretti traduzioni per comunicare "chiaramente"
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