giovedì 5 febbraio 2015

I VANTAGGI FISCALI DEL NETWORK MARKETING


L'ITALIA È UN PARADISO FISCALE? PER IL NETWORK MARKETING SÌ!


Molte volte, chi si approccia per la prima volta al mondo del Network Marketing, si chiede giustamente come funzioni la fiscalità nel nostro settore ed oggi voglio cercare di chiarire anche questo aspetto molto importante, soprattutto in Italia!

Il Network Marketing, pur essendo un'attività imprenditoriale, oltre ad avere bassissimi costi di avviamento e di gestione, gode anche di una fiscalità agevolata che tutti gli altri imprenditori italiani sognerebbero!

Partiamo innanzi tutto da quello che è l'inquadramento fiscale del Networker, ovvero l'Incaricato alle Vendite Dirette (IVD). Tale inquadramento è regolamentato dal D.P.R. n. 600/1973 Art. 25 bis Comma 6, che prevede una unica aliquota IRPEF del 23%, quale ritenuta d'imposta definitiva alla fonte, calcolata sul 78% delle provvigioni percepite (facendo un semplice calcolo la tassazione è pari al 17,94% del totale delle provvigioni).

Lo stesso D.P.R. stabilisce inoltre, che tutti coloro che percepiscono una provvigione con ritenuta definitiva non dovranno dichiarare i compensi percepiti essendo stato assolto il debito d'imposta in maniera definitiva con la ritenuta effettuata (R.M. 180/E del 12.07.1995) ed inoltre tale reddito non si cumula con eventuali altri redditi e sono esclusi dall'assoggettamento dell'IRAP.

Questa è la tassazione che tutti i Networker, sia che guadagnino poche centinaia di euro al mese, oppure 40.000 euro al mese, subiscono in Italia...ecco perchè per i Networker, l'Italia si può considerare un paradiso fiscale!

Altra domanda, legittima, che viene sempre posta: "ma devo aprire Partita IVA?"

Inizialmente no, non è necessaria! Come contemplato dalla R.M. 18/E del 27.01.2006, lo diventa solamente al superamento di 5.000 euro netti (quindi già tassati) di provvigioni percepite durante l'intero anno fiscale.

Al raggiungimento ti tale reddito, sarà inoltre obbligatorio il contributo INPS, secondo la Legge 335/95, pari al 28,72% del 78% dell'imponibile, ma per la quota di 1/3 in quanto i 2/3 sono a carico dell'Azienda di Network.

Eccovi un esempio pratico che può chiarirvi ulteriormente le idee in merito:



Ancora una volta il Network Marketing si dimostra, con i fatti, una grande opportunità per molti italiani che hanno voglia di mettersi in gioco e diventare imprenditori anche in un Paese, l'Italia, in cui gli imprenditori solitamente vengono presi per spugne da strizzare fino all'ultima goccia!

Vi invito inoltre a leggere questo articolo de Il Sole 24 Ore, che vi farà capire ulteriormente le importanti differenze fiscali che ci sono tra l'imprenditoria classica ed il Network Marketing.

A presto e buon Network a tutti!

Federico De Angelihttp://www.younetworker.com/litalia--un-paradiso-fiscale-per-il-network-marketing-s

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