Amore ed odio hanno un magico potere di trasformazione

Tutte le guerre dimostrano che le emozioni violente sono estremamente potenti nel precipitare riorganizzazioni mentali. Ogni grande conflitto è stato seguito da un'era di materialismo e avidità in cui gli ideali per i quali il conflitto fu apparentemente intrapreso sono sommersi. Ciò è inevitabile, perché la guerra chiama odio che obbliga a una discesa di coscienza dal piano dell'ideale al livello in cui il conflitto è intrapreso. Se noi fossimo
emotivamente infervorati verso i nostri ideali così come lo siamo per le nostre antipatie, ci innalzeremmo al piano dei nostri ideali altrettanto facilmente di come adesso ci abbassiamo al livello delle nostre antipatie.
Amore ed odio hanno un magico potere di trasformazione e noi cresciamo, attraverso la loro pratica, a somiglianza di quello su cui ci concentriamo. Con l’intensità dell’odio creiamo in noi il carattere che immaginiamo nei nostri nemici. Le qualità muoiono per mancanza di attenzione, così gli stati sgradevoli possono essere meglio cancellati immaginando la “bellezza per la ceneri e la gioia per il lamento” [Isaia 61:3] piuttosto che con attacchi diretti allo stato da cui vorremmo liberarci.
"Qualsiasi cosa è bella e di buona prospettiva, pensate a queste cose" [Filippesi 4:8], perché noi diventiamo quello con cui siamo in relazione.
Non c'è niente da cambiare tranne il nostro concetto di noi. Nonostante le sue molte forme e facce l'umanità è un unico essere, e in essa c'è solo una separazione apparente come quella che troviamo nel nostro proprio essere quando sogniamo. Le immagini e circostanze che vediamo nei sogni sono creazioni della nostra stessa immaginazione ed esistono solo in noi. Lo stesso è vero delle immagini e circostanze che vediamo in questo sogno della vita. Esse rivelano le nostre concezioni di noi stessi. Appena riusciamo a trasformare noi stessi, il nostro mondo si dissolverà e si rimodellerà in armonia con ciò che afferma il nostro cambiamento.
L'universo che studiamo con tale cura è un sogno, e noi siamo i sognatori del sogno, sognatori eterni che sognano sogni non-eterni. Un giorno, come Nabucodonosor, ci risveglieremo dal sogno, dall'incubo nel quale lottammo contro demoni, per scoprire che non abbiamo mai lasciato veramente la nostra casa eterna; che non siamo mai nati e non siamo mai morti tranne che nel nostro sogno.
NG


La via del Transurfer - https://faregruppo.blogspot.it





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