IL BOOMERANG
Ci sono persone che non possono passare oltre quello che non aggrada loro,
e che devono a tutti i costi “segnare il territorio”, contaminarlo, e solo
dopo averlo fatto, soddisfatti di sé, possono proseguire oltre.
Guardo queste persone con un sentimento di estatico terrore,
come si guardano gli autolesionisti. Questi individui non vengono
minimamente sfiorati dal pensiero che i loro attacchi e le
loro critiche, indirizzati agli altri, possano tornare loro indietro
come un boomerang. Perché, infatti, come potrebbe essere diversamente?
In una forma o in un’altra, e probabilmente anche
in misura maggiore, tutta la loro ostilità tornerà loro immancabilmente
indietro. È come gettare l’immondizia controvento,
con la sola differenza che il boomerang non torna indietro subito.
Non solo, ma non sempre, quando ritorna, è delle dimensioni che
aveva quando era stato inizialmente lanciato.
Non vedendo i legami causa-effetto, le persone non capiscono
che pagare, cioè prendersi una bella botta sul naso, tocca
comunque, perciò continuano, ignari, a versare spazzatura nel
proprio pianeta.
Per contro, è evidente che, dal punto di vista pratico, lanciare
un boomerang negativo contro qualcuno è poco conveniente.
Perché non lasciare in giro fiori al posto di disseminare schifezze?
Perché non inviare al mondo delle parole di solidarietà, partecipazione,
gratitudine? Sebbene a volte si abbia una gran voglia di
sfogare in qualche modo la propria bile, consiglio vivamente di
evitarlo. È meglio non farlo, è meglio passare oltre questo tipo
di ostacolo o addirittura riuscire a invertire intenzionalmente il
proprio modo di rapportarsi alla situazione, facendola diventare
di segno opposto, da meno a più. Per quanto strano sembri,
“ri-configurare” il proprio boomerang da negativo a positivo è
molto semplice e si può fare in qualsiasi momento: basta svegliarsi,
capire la situazione e volerla cambiare. Il messaggio di
benevolenza sarà forte quanto lo sarebbe stato quello d’ira, mentre
maggiore sarà la soddisfazione che ne otterrà il mittente, sia
all’istante dell’invio che in seguito. Perché anche i boomerang di
amore e bontà ritornano indietro, eccome!
Il principio del boomerang è il seguente: se non volete vedere
nel riflesso ostilità, aggressività, critica, dissenso, non
inviate al mondo le immagini corrispondenti.
Vadim Zeland
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