La prima cosa da fare, però, è svegliarsi. Dovete riuscire a riconoscere la realtà come un sogno. Solo in un sogno lucido si è in grado di controllare realmente la situazione. Quando si dorme a occhi aperti, la situazione sfugge a ogni controllo e ci si trova a lottare contro i pendoli. Scendete dunque in platea e osservate. Agite in modo distaccato, dandovi in affitto ma rimanendo pur sempre osservatori. Al fine di mantenere alto il livello di consapevolezza bisogna controllare costantemente l’orientamento dei propri pensieri. Quando ciò diventerà un’abitudine, verrà fatto automatica- mente, senza sforzo. Infatti, una volta che vi sarete svegliati nel vostro sogno, non vi servirà più fare sforzi per mantenervi con- sapevoli del fatto che si tratta solo di un sogno. Allo stesso mo- do anche nella realtà si può imparare a controllare la direzione dei pensieri. Ma all’inizio ci si dovrà sistema- ticamente costringere a “risvegliarsi”,per acquisire l’abitudine.
Quando nella realtà vi ricordate che è necessario agire in modo distaccato, di ciò vi rendete conto ed è l’equivalentedi scendere dal palco in platea o di restare sulla scena in qualità di spettatore recitante. Proprio questo è il semilivello di consapevolezza necessario e sufficiente per soddisfare gli altri princi- pi del Transurfing, di cui i più importanti, come si sa dai libri precedenti, sono: la riduzione del livello d’importanza, il movi- mento secondo la corrente delle varianti e la coordinazione. Que- sti principi permettono di muoversi con sicurezza anche alla cieca nel labirinto delle situazioni esistenziali, evitando ogni sorta di fastidi.
VZ
Le regole dello specchio
La via del Transurfer - https://faregruppo.blogspot.it
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