smettere di pensare ai mezzi e concentrarsi sul fine ultimo
Supponiamo che vi siate prefissati un certo fine che dall’abituale punto di vista appare di difficile realizzazione o addirittura irrealizzabile.
Voi aspirate a questo fine con tutta l’anima, ma la ragione, scettica, lo smonta, continuando a porre la stessa domanda: in che modo? Ebbene, in conformità ai principi del Transurfing, mentre seguite le tappe iniziali, dove i mezzi del raggiungimento del fine sono ancora sconosciuti, bisogna fare un passo importante: smettere di pensare ai mezzi e concentrarsi sul fine ultimo, come se fosse già stato raggiunto.
Quando vi proiettate nei pensieri la diapositiva del
fine, lo strato del vostro mondo si sposta nello spazio delle varianti verso quel settore dove il fine è raggiunto. Si tratta di un trasferimento impercettibile ma tuttavia esistente. Che la ragione dubiti finché vuole, l’importante è che proietti regolarmente la diapositiva del fine. È un processo che assomiglia a un volo notturno: il movimento non si coglie ma il motore funziona, quindi il movimento c’è senz’altro. Analogamente, in testa vi proiettate la visualizzazione del fine (motore) e al di fuori una forza ascensionale, l’intenzione esterna, tira lo strato del vostro mondo (aereoplano) verso il punto di destinazione, la vostra mèta.
I comandi dell’intenzione sono nelle vostre mani. Sarà tutto come vorrete.
Tarocchi
La via del Transurfer - https://faregruppo.blogspot.it
Voi aspirate a questo fine con tutta l’anima, ma la ragione, scettica, lo smonta, continuando a porre la stessa domanda: in che modo? Ebbene, in conformità ai principi del Transurfing, mentre seguite le tappe iniziali, dove i mezzi del raggiungimento del fine sono ancora sconosciuti, bisogna fare un passo importante: smettere di pensare ai mezzi e concentrarsi sul fine ultimo, come se fosse già stato raggiunto.
Quando vi proiettate nei pensieri la diapositiva del
fine, lo strato del vostro mondo si sposta nello spazio delle varianti verso quel settore dove il fine è raggiunto. Si tratta di un trasferimento impercettibile ma tuttavia esistente. Che la ragione dubiti finché vuole, l’importante è che proietti regolarmente la diapositiva del fine. È un processo che assomiglia a un volo notturno: il movimento non si coglie ma il motore funziona, quindi il movimento c’è senz’altro. Analogamente, in testa vi proiettate la visualizzazione del fine (motore) e al di fuori una forza ascensionale, l’intenzione esterna, tira lo strato del vostro mondo (aereoplano) verso il punto di destinazione, la vostra mèta.
I comandi dell’intenzione sono nelle vostre mani. Sarà tutto come vorrete.
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