- Il pendolo si nutre dell’energia dei suoi membri sostenitori e grazie ad essa incrementa la propria frequenza d’oscillazione.
- Il pendolo mira ad attirare a sé quanti più seguaci possibile per ricevere quanta più energia possibile.
- Il pendolo contrappone intenzionalmente il proprio gruppo di membri ai differenti altri gruppi (secondo la logica: noi siamo i buoni, gli altri sono diversi, sono i cattivi).
- Il pendolo lancia accusa aggressive contro chi non e’ riuscito a reclutare, e cerca in tutti i modi di attirare i renitenti dalla sua parte, o di neutralizzarli o di rimuoverli.
- Il pendolo seduce con maschere benevoli, si scherma di fini nobili, gioca con i sentimenti degli individui, al fine di giustificare il proprio operato e accattivarsi quanti più sostenitori possibile.
Una volta che avete riconosciuto al pendolo il suo diritto di esistere, siete in pieno diritto di uscire, di svincolarvi dalla sua influenza. Ma l’importante e’ non lottare contro di lui, non giudicarlo, non arrabbiarsi, non perdere il controllo della situazione, che’ diversamente prendereste parte al suo gioco. Al contrario, dovete accettarlo tranquillamente come un fatto dovuto, un male inevitabile e solo dopo uscirne. Ogni manifestazione di non accettazione e’ un’emissione di energia in direzione del pendolo.
Prima di capire cosa significhi scegliere bisogna imparare a rifiutare. Gli uomini, di solito, non hanno le idee chiare su quello che vogliono. Per contro sanno benissimo che cosa non vogliono. Mirando a evitare cose o fatti indesiderati, molti agiscono in modo tale da ottenere esattamente il contrario. Per rifiutare, bisogna prima accettare. Il verbo “accettare” qui non significa lasciar entrare dentro di sé, permettere un accesso, bensì riconoscere alle altre realtà il diritto di esistere e, fatto questo, lasciarsele alle spalle con indifferenza. Accettare e lasciar andare significa far passare dentro di sé un fatto e dargli l’addio, dimenando la mano in gesto di saluto.
Vadim Zeland
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