Diventate padroni del vostro proiettore!

Nella vostra realtà avete il film che vi state proiettando in testa, nel vostro “proiettore cinematografico” personale. Ciò che disegnate nei vostri pensieri è esattamente ciò che poi vedete. Il problema sta nel fatto che la gente di solito fa il contrario: ciò che vede, disegna. Cogliete la differenza?
Il ricco, svegliandosi alla mattina, vede intorno a sé un ambiente lussuoso, la colazione servita a letto, un magnifico panorama che si apre dalla sua terrazza e gli fa pensare: “Quasi quasi mi farei un giretto in yacht. O forse un salto sulle Alpi...?”. È così che il ricco constata la sua realtà.
I pensieri del povero, invece, sono pieni dei problemi che deve risolvere, che lo disgustano ma a cui continua a pensare perché non riesce a vedere nient’altro di diverso. Guarda il suo portafogli e pensa a quali delle cose dovrà rinunciare per essere sicuro di arrivare a fine mese. Anche lui constata la sua realtà, si proietta il suo film personale.
Entrambi disegnano nella propria mente tutto ciò che sta davanti ai loro occhi e che trova continua e nuova conferma nella realtà di ciascuno dei due. Ma nessuno di loro si è inserito in testa questi film.
Le circostanze si sono formate in modo tale che il primo ha avuto fortuna, mentre il secondo no. Il principio esistenziale, però, è lo stesso per entrambi, e cioè, detto in modo figurato: ciò che vedo, canto; ciò che canto, vedo, e così ancora una volta, e ancora, ancora, all’infinito.
La cosa interessante, però, è che tutto può cambiare in un attimo, sia per il povero che per il ricco. Nel film che ci si pro-ietta nella vita può accadere di tutto, di brutto e di bello, e tutto dipende da quanto ci si lascia coinvolgere dagli avvenimenti.
Se succede che il ricco, nel suo film, cominci a un certo punto a cogliere dei presagi negativi e a lasciarsene affliggere, fino a temere, per esempio, il fallimento dei suoi affari, cosa accadrà? Accadrà che egli, inserendo nel suo proiettore una pellicola con uno scenario negativo e facendola girare, vedrà le sue peggiori aspettative prender forma.
Al contrario, se il povero, nel suo vivere quotidiano, comincia a prestare attenzione al fatto che i suoi problemi si stanno risolvendo, ciò potrebbe essergli di ispirazione: egli si potrebbe rendere conto che gli si stanno aprendo nuove prospettive e grazie a questo comincerebbe a vedere uno spiraglio di luce in fondo al tunnel e ciò lo aiuterebbe a credere che egli è in grado di uscire dal suo stato di povertà. E sicuramente la sua realtà cambierebbe di li a poco, giacché nel suo proiettore personale, ora, l’uomo sta facendo girare uno scenario positivo.
A quale conclusione vogliamo arrivare? Alla conclusione che le circostanze gestiscono le persone. Un evento spiacevole ha il potere di spiazzare completamente una persona, di indurla a inserirsi in testa un film negativo. La stessa cosa succede con la fortuna: arriva come un fenomeno esterno, indipendentemente dalla volontà dell’uomo, e ciò perché l’uomo non è padrone del suo proiettore. Si lascia girare in testa, in modo passivo e inconsapevole, il film che gli è stato messo, che gli è stato inserito dalle circostanze.
I pensieri sono un fenomeno che le persone non sono abituate a gestire. L’uomo ha imparato a gestire le proprie azioni, ma non i propri pensieri. È più semplice costringersi a fare una qualsiasi cosa che non a pensare a qualcosa di concreto, non è vero?
Provate a immaginare questa scena: state camminando per strada con un fine preciso e a un certo punto vi si avvicina un estraneo, vi prende per mano e vi porta dove pare a lui, mentre voi lo seguite, ubbidienti e passivi. Vi sembra poco reale? Ma è proprio quello che succede con i vostri pensieri!
Diventate padroni del vostro proiettore! Fateci girare dentro non ciò che vedete ma ciò che volete vedere. Gestendo il corso dei vostri pensieri, gestite la realtà. Guardatevi intorno: la maggior parte delle persone è immersa in uno stato letargico, di sogno a occhi aperti. Sembrano dei ricevitori di programmi trasmessi da qualche parte dall’esterno. Sembra che stiano guardando un film altrui. Voi invece dovete diventare trasmettitori, proiettare il vostro film.
La realtà non cambierà immediatamente. All’inizio, per inerzia, continuerà il triste serial di prima. Ma se per un tempo sufficientemente lungo riuscirete a trasmettere con fermezza la vostra intenzione, nel vecchio serial cominceranno pian piano a comparire le prime immagini del nuovo programma e alla fin fine la nuova realtà sostituirà completamente la precedente.
VZ scardinare il sistema tecnogeno
 


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