tafti CAP. 9 - L’ILLUSIONE DELL’AZIONE SCENICA
Ricordiamo cosa bisogna fare:
◊ Svegliarsi, attivare la treccina e, mantenendosi in contatto con essa, impostare la realtà. ◊ Che in ciò si riesca o meno, dipende dalla vostra accettazione o non accettazione di ciò che sta accadendo.
◊ Per voi è possibile solo ciò che si inscrive nel modello della vostra visione del mondo.
Siete strutturati in modo piuttosto primitivo. A voi non potrebbe succedere nulla che non sia incluso nelle vostre rappresentazioni del mondo e di voi stessi. In un sogno succede l’incredibile solo perché la criticità della valutazione è ridotta. Nella realtà ad occhi aperti, al contrario, tutto è rigorosamente sottoposto a verifica rispetto a un modello accettato. Pertanto la vostra capacità di muovere il fotogramma dipende da quanto permettete incondizionatamente l’esistenza di questa possibilità o da quanto ne dubitate.
Semplici “miracoli” vi riusciranno facilmente. Avrete successo con tutto ciò che è coerente con la vostra esperienza quotidiana, di tutti i giorni. La vostra esperienza è proprio quello stesso modello di cui si diceva. Ma per movimenti più complessi del fotogramma, vi sarà necessario una nuova configurazione. Uffa, mi tocca ripetervi sempre le stesse cose, molte volte, di nuovo, ancora e ancora, finché non arriverete a capire. E se alla fine comunque non capirete, ordinerò che vi taglino la testa. Non ho bisogno di gente come voi! Va bene, su, forza, non piangete, miei poveri miserelli, ascoltate ancora. Una volta ho pronunciato questa frase: la sceneggiatura vi trascina lungo un film che non avete scelto voi. Il film è, in parole povere, la vostra linea della vita, mentre la sceneggiatura è il destino. E voi non solo non scegliete il vostro destino, ma addirittura non provate nemmeno a cambiarlo, anche se potreste. Invano vi lasciate consolare dalla speranza che il destino, per quanto sia predeterminato, sia comunque nelle vostre mani. Nella realtà dei fatti le cose stanno molto peggio. Siete trascinati da una sceneggiatura tutt’altro che flessibile. Vi sembra solo di agire a vostro piacimento ma in realtà si tratta di un’illusione, verosimile ma pur sempre illusione. Illusorio può essere non solo ciò che vedete, ma anche ciò che fate. È un’illusione che non siete in grado di riconoscere perché ci siete dentro costantemente.
Vi ricordate che abbiamo parlato dei manichini dei sogni?
I manichini vivono nelle immagini dei vostri sogni proprio come i personaggi di un film, impressi una volta per sempre sulla pellicola. Quando guardate un sogno, i manichini si muovono. Quando guardate un film, i personaggi prendono vita. Ma una volta che il sogno o il film finiscono, tutti i personaggi si fermano, diventano immobili, fino a un’eventuale prossima visione o per sempre. Cosa pensate, secondo voi i personaggi di un film o di un videogioco capiscono di essere in un film e che voi li state guardando?
No. I manichini dei vostri sogni si rendono conto che voi li state vedendo in sogno?
Certo che no.
E allora chiedo a voi: voi stessi, chi siete voi, lo sapete?
Non si può porre questa domanda agli eroi di un film. La si può
fare ai manichini, ma sarebbe inutile. Voi vi differenziate dai
primi e dai secondi perché siete in grado di cogliere, quanto
meno vagamente, il significato della domanda. E anche per il
fatto che sapete rendervi conto di voi stessi. Ma quando vi
rendete conto di voi stessi? Solo nel momento in cui vi ponete
questa domanda. Per tutto il resto del tempo dove siete, chi
siete?
Ebbene, voi siete i personaggi del film, di quella vita che vi
accade e subite. Non siete voi a vivere la vostra vita, ma è la vita
che vi accade. Né il manichino del sogno né l’eroe del film sono
in grado di riconoscere l’illusione delle loro azioni, o più
precisamente l’illusione dell’azione scenica. E perché voi pensate
di esserne capaci?
No, voi ne siete certamente capaci, miei bravi amici, ma non lo
fate. Finché non vi ponete la domanda dove siete e chi siete, non
siete più lucidi e responsabili dei personaggi di un film o di un
sogno. La vostra attenzione è costantemente immersa in uno
degli schermi mentre l’intenzione è invischiata nel fotogramma
corrente. Per questo le vostre motivazioni e le vostre azioni non
sono affatto vostre, lo capite?
Succede letteralmente questo: a un certo punto avete voglia di
fare qualcosa e vi precipitate a farlo. Credete che i motivi e le
azioni siano vostri personali, dettati da voi stessi. In realtà, così è
scritto nella sceneggiatura. Vi potrebbe sembrare di aver
concepito qualcosa. E invece questo è il colpo di scena del
vostro ruolo. La realtà in corso riesce a catturarvi al punto tale
che voi non ve ne rendete conto e non notate l’illusione.
Nei film che giacciono nell’archivio dell’Eternità, avete i vostri
manichini personali. Quando guardate una di queste pellicole nel
sonno, la vostra coscienza trova il suo manichino, esso prende
vita e inizia a muoversi. Finché dura il sogno, vivete nel corpo
del manichino del sogno, come in una delle innumerevoli
varianti. Provate a guardarvi in uno specchio nel sogno, non vi
riconoscerete.
Nel film su cui si muove la vostra vita succede la stessa cosa. La
vostra coscienza entra nell’ennesima versione del manichino,
esso prende vita e diventa voi, nel fotogramma corrente. Ma
ecco la domanda: in cosa vi differenziate dai manichini del
sogno, se anche nella realtà che accade intorno a voi vivete come
in un sogno?
Più in generale, in cosa voi siete migliori delle chiocciole, delle
chiocciole disgustose e viscide che a tutti gli irritanti esterni
reagiscono in modo ugualmente primitivo, ritraendo le antenne e
nascondendosi nel loro guscio? Allo stesso modo anche il
vostro destino è predeterminato, tanto, quanto voi stessi siete
prevedibili.
Già quel poco che avete imparato, miei cari, per voi è inconcepibile, non rientrando nel vostro modello. E fintantoché questo è per voi incomprensibile sarete liberi nei vostri sogni ma non liberi nel vostro destino. Però, quando finalmente maturerete e vi libererete dall’illusione, sarete in grado di camminare nella realtà, come esseri viventi all’interno di un film. E potrete scegliere per voi stessi una nuova realtà, come una nuova pellicola dall’archivio. E adesso è ora dell’intervallo! Esco dal mio film e mi dirigo nel libro. Ci vediamo lì. Ciao ciao, chioccioline!
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