LA VITA IN SALA D'ATTESA
Se la palude della routine quotidiana l’ha inghiottita, se lo scenario della vita si ripete di giorno in giorno senza cambiamenti, che cosa potrà accadere? Niente. La maggior parte delle persone vive proprio così: prima lo studio, poi le speranze di trovare una felicità più avanti, nel futuro, poi la famiglia, un lavoro senza grandi cambiamenti, ancora una volta le speranze di successo, che è sempre là innanzi ad ammiccare, lontano lontano, i lavori domestici, gli intrattenimenti poco frequenti e senza pretese, ancora una volta la famiglia, la routine, il divano, la tv.
Un altro discorso è come avere l’intenzione, se mancano la forza e la volontà di agire, se l’età non è più quella di prima o, più semplicemente, si è in balia della pigrizia. Se non si vede l’ora di stendersi sul divano dopo il lavoro, significa che manca l’energia libera, che è di fatto la principale fonte di alimentazione dell’intenzione. Non si può non voler niente, quando il potenziale energetico è nella norma. La causa principale di un basso livello di energia, se non si conta l’assenza di un fine, è la forte intossicazione dell’organismo (una causa molto prosaica).
Non occorre prefiggersi immediatamente il compito “di conquistare l’Everest”, o di porsi un obiettivo “degno” per il solo motivo che così dovrebbe essere. È meglio iniziare da cose elementari e al contempo necessarie per migliorare il potenziale energetico: ripulire le proprie “condutture”, seguire una dieta sana, dedicarsi al miglioramento della propria forma fisica. Vedrà allora che compariranno nuove esigenze, e l’energia per la loro soddisfazione sarà sufficiente.
La vita passa proprio così, “in sala d’attesa”. Come si può uscir fuori dal ciclo della quotidianità? Innanzitutto bisogna avere l’intenzione di rompere. In tanti credono di voler cambiare, ma di fatto la loro intenzione non è seria e preferiscono lamentarsi della vita, lagnarsi del suo grigiore e della sua mancanza di vie d’uscita. Noti bene, però: le persone di successo, quelle che lei vede ogni giorno alla televisione, hanno uno stile di vita molto attivo. A lei la scelta: o si dà da fare e investe determinati sforzi per cambiare la situazione, o si deve accontentare di una esistenza monotona (che per molti è, in linea di principio, un’alternativa tollerabile), ma allora non si dovrà lamentare per un fine che non prende forma.
Un altro discorso è come avere l’intenzione, se mancano la forza e la volontà di agire, se l’età non è più quella di prima o, più semplicemente, si è in balia della pigrizia. Se non si vede l’ora di stendersi sul divano dopo il lavoro, significa che manca l’energia libera, che è di fatto la principale fonte di alimentazione dell’intenzione. Non si può non voler niente, quando il potenziale energetico è nella norma. La causa principale di un basso livello di energia, se non si conta l’assenza di un fine, è la forte intossicazione dell’organismo (una causa molto prosaica).
Non occorre prefiggersi immediatamente il compito “di conquistare l’Everest”, o di porsi un obiettivo “degno” per il solo motivo che così dovrebbe essere. È meglio iniziare da cose elementari e al contempo necessarie per migliorare il potenziale energetico: ripulire le proprie “condutture”, seguire una dieta sana, dedicarsi al miglioramento della propria forma fisica. Vedrà allora che compariranno nuove esigenze, e l’energia per la loro soddisfazione sarà sufficiente.
Vadim Zeland - Trasurfing VIVO
La via del Transurfer - https://faregruppo.blogspot.it
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