LA tecnica del bicchiere d’acqua



Posso suggerire una tecnica potente: scriva su un foglio di carta un pensiero-forma: sono una personalità attraente. Emano una luce interiore di attrazione, amore e sesso. Sono una creatura luminosa. Attiro gli uomini. Il mio uomo mi trova. Metta sopra il foglietto un bicchiere d’acqua. Si sfreghi i palmi delle mani, li tenga come se stesse suonando una fisarmonica e si immagini di reggere tra le mani un grumo compatto delle dimensioni di un palloncino gonfiabile. È la sua energia. Tenga i palmi attor- no al bicchiere, facendo attenzione a non toccarlo. Pronunci ad alta voce o mentalmente, in modo consapevole e convinto, questo pensiero-forma, possibilmente immaginando il senso di quello che dice. Poi beva l’acqua. Faccia quest’operazione al mattino, subito dopo essersi svegliata, e la sera prima di andare a letto. La sua intenzione verrà realizzata.

Ho sperimentato personalmente questa tecnica tante volte, con vari pensieri-forma. Funziona molto bene. Gli uomini dovranno riscrivere il testo in un altro modo, per esempio così:

sono una persona attraente. Emano una luce interiore di attrazione, amore e sesso. Sono una creatura luminosa. Piaccio alle donne, mi vogliono. Trovo la mia metà.

Ovviamente questa tecnica si può applicare a pensieri-forma qualsiasi. Se li componga da sola, pensando a ciò cui aspira. Per esempio, se lei è già in coppia, sostituisca “attiro” con “le persone provano verso di me simpatia”, oppure “ho un bell’aspetto, sono attraente e lo divento ogni giorno di più”. Lei resterà stupita da quanto velocemente reagirà la realtà. La particella negativa non dovrà essere usata: il pensiero-forma dev’essere affermati- vo, costruttivo. E nessuna astrazione, nessun augurio prolisso. Il messaggio dev’essere concreto, laconico e diretto al fine. Se lei ha più di un fine, sarebbe meglio associare a ogni fine un bicchiere d’acqua. Oggi, per esempio, può lavorare con un fine, domani con un altro. Oppure al mattino con uno e alla sera con un altro.

Perché questa tecnica funziona? L’acqua non è una miscela amorfa, possiede una struttura. Le sue molecole si uniscono in agglomerati di particelle che cambiano la loro forma a seconda dell’azione esterna. Proprio per questo si possono registrare informazioni sull’acqua come se fosse un nastro magnetico, l’acqua si può “convincere”.

È meglio usare un’acqua pulita da ogni sorta di informazione, acqua da ghiaccio sciolto o acqua distillata preparata in casa.  

Zeland, V., L’Arbitro della realtà, cit., p. 76: «[...] sapete come preparare l’acqua viva? Riempite con acqua di rubinetto una pentola smaltata da 5 l. Lasciate riposare l’acqua un po’ di ore, quindi fatela bollire fino alla fase delle prime fitte bollicine e fatela raffreddare in una vasca d’acqua fredda. Questa è la prima fase della strutturazione [...]. In un secondo momento bisogna mettere nella pentola d’acqua cinque-sette pietruzze di silicio nero (si possono acquistare in farmacia). La pentola deve venir quindi coperta con una garza e messa a riposo per due giorni. Passato questo termine, dovete versare l’acqua in un altro recipiente, avendo cura di scartare gli ultimi 2-4 cm dello strato inferiore, contenenti i microor- ganismi patogeni e altri elementi chimici estranei che il silicio, grazie alle sue proprietà, ha provveduto a decantare [...]. L’acqua così ottenuta va posta nel freezer. Non appena in superficie e lungo le pareti della pentola comparirà la prima crosta di ghiaccio, bisognerà provvedere a eliminar- la. L’acqua risultante va quindi versata in un recipiente di plastica, che bisogna riporre nuovamente in freezer. Gettando la prima crosticina di ghiaccio si scarta l’acqua dura. L’acqua dura contiene isotopi di idrogeno, il deuterio e il trizio, gela a +3 °C ed è dannosa per l’organismo. L’ulteriore congelamento dell’acqua dev’essere realizzato proprio nel reci- piente di plastica, perché lo strato di smalto della pentola potrebbe crepar- si. Quando l’acqua è ghiacciata per due terzi, occorre aprire nel ghiaccio un foro e da qui versare l’acqua restante: si tratta di una soluzione (surnatante) contenente le sostanze dannose che erano disciolte nell’acqua. A questo punto non resta che attendere che il ghiaccio si sciolga a temperatura am- biente: l’acqua così ottenuta è di primissima qualità, priva di isotopi pesan- ti. Per completare l’operazione, se avete una calamita anulare o un imbuto magnetico, fateci passare l’acqua al fine di rafforzare ulteriormente la sua struttura. L’acqua che otterrete ha proprietà terapeutiche: disintossica l’or- ganismo e, se consumata regolarmente, cura un’intera serie di malattie. Queste proprietà, però, non durano a lungo, sette ore circa [...]».

La via del Transurfer - https://faregruppo.blogspot.it

Commenti

  1. La tecnica non funziona e pur ho usato l'acqua pura di sorgente,per più e più volte ho impegnato tutta la mia concentrazione ...e le cose pare che succedono proprio al incontrario...come andassero in peggio

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