La Presenza
La Presenza ha il potere di interrompere il segnale portante della socializzazione che tiene addormentata la macchina biologica. L’autosservarsi ha proprio il potere di infrangere l’incantesimo soporifero, smascherando le noiose e meschine trame di un organismo ridotto in schiavitù, rivelando le sue insopportabili e assurde associazioni mentali che ancora ognuno si ostina a chiamare «il mio pensiero».
«Prigioniera di una macchina addormentata, l’Anima interpreta gli eventi del mondo come se non avesse alcun potere su di essi. Il mondo sembra allora un mostro gigantesco dotato di volontà propria e capace di danneggiarci contro la nostra volontà. Risvegliando l’apparato psicofisico di cui è ospite, l’Anima si riappropria invece del suo potere, comprende che il mondo non possiede una volontà sua e che è Lei l’unica artefice – in parte consapevole, in parte inconsapevole – della realtà che sta vivendo.»
Salvatore Brizzi
«Prigioniera di una macchina addormentata, l’Anima interpreta gli eventi del mondo come se non avesse alcun potere su di essi. Il mondo sembra allora un mostro gigantesco dotato di volontà propria e capace di danneggiarci contro la nostra volontà. Risvegliando l’apparato psicofisico di cui è ospite, l’Anima si riappropria invece del suo potere, comprende che il mondo non possiede una volontà sua e che è Lei l’unica artefice – in parte consapevole, in parte inconsapevole – della realtà che sta vivendo.»
Salvatore Brizzi
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