mercoledì 14 febbraio 2018

La Vita come un Sogno Lucido

La visione della realtà che sta alla base dei principi noetici è che ciò che noi sperimentiamo come reale sia strettamente connesso alla nostra mente. In una visione più “estrema” il piano materiale si considera direttamente un sottoprodotto della Coscienza.
Un piano sicuramente mentale è quello onirico, in quanto la realtà dei sogni esiste solo come una sorta di esperienza della mente e svanisce non appena ci svegliamo. Eppure la realtà materiale potrebbe non essere così dissimile dal sogno, dando concretamente ragione alle parole messe in bocca a Prospero da Shakespeare: “Noi siamo fatti della stessa sostanza di cui sono fatti i sogni” (“We are such stuff as dreams are made on” - La Tempesta, atto IV)


Chi leggesse quest’affermazione per la prima volta potrebbe trovarla folle… ma in effetti una tale concezione è presente fin dall’antichità, sia in ambito filosofico che più strettamente mistico, ed oggi la stessa fisica sta iniziando a considerare il possibile contributo della coscienza nella creazione della realtà.

Nei sogni è possibile sviluppare la coscienza di star sognando e fare così un cosiddetto sogno lucido. La pratica di sognare lucidamente è detta Onironautica (ved. qua: www.scienzenoetiche.it/onironautica.htm ) e la cosa davvero interessante è che per poter comprendere di sognare sono necessari dei test di realtà (ad es. portare lo sguardo più volte su una scritta per vedere se cambia o no, guardare l’ora di un orologio digitale e vedere se appaiono dei numeri strani o se l’ora non è visibile, cercare di spengere una luce accesa, ecc…).

Capite la portata di questi test? Se non vengono fatti non è possibile dire se stiamo sognando o se siamo nella realtà concreta! Le due realtà sono indistinguibili!

In un sogno lucido il sognatore può guidare il sogno a proprio piacimento e più è in grado di mantenersi distaccato e più mantiene la lucidità. Un’emozione troppo forte può, infatti, far identificare il soggetto con l’esperienza e farlo ritornare a sognare in modo incosciente.

Ebbene nella realtà di tutti i giorni possiamo apprendere a fare la stessa cosa, a guidare le nostre esperienze proprio immaginando di essere in un sogno… in quanto, probabilmente, è proprio questo che sta accadendo!


Alejandro Jodorosky riporta in Psicomagia (Ed. Feltrinelli) la sua esperienza di anni e anni di studi sui sogni lucidi e l’attitudine di considerare la realtà al pari di un sogno, e quindi di poterla influenzare. Ecco una delle molteplici esperienze riportate nel libro (pagg.56,57):

“Aspetta, lascia che ti racconti un’altra storia (si sta riferendo all’intervistatore che mantiene una posizione di dubbio sulle sue esperienze): nel 1957, ancor prima di formulare una vera e propria teoria su tutte queste cose. Ho domandato a mia moglie:

“Dove ti piacerebbe andare in vacanza?” “Vorrei andare in Grecia,” ha risposto.

“Molto bene” ho detto. “Andremo in Grecia!”

“Ma come? Non abbiamo una lira…” “Andremo in Grecia!”

In quel momento suonarono alla porta della mansarda dove vivevamo. Era un amico, membro di un gruppo di musica latinoamericana molto in voga in quel momento, “I Guaranìs di Francisco Marìn”, che mi disse: “Fra tre giorni andremo in tournée in Grecia, con uno spettacolo folkoristico e uno dei nostri ballerini si è ammalato. Vuoi sostituirlo?” “Non conosco le vostre danze…” Non importa, te le insegnerà mia moglie.”

Ne ho imparate subito due, bailecito e carnavalito e siamo partiti per la Grecia.

Dopo una simile esperienza, come si fa a non considerare la realtà un sogno che possiamo creare noi stessi?"



Psicomagia di Alejandro Jodorowsky


La via del Transurfer - https://faregruppo.blogspot.it

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