LA LEGGE DELLA TRASMISSIONE DEL PENSIERO
LA LEGGE DELLA TRASMISSIONE DEL PENSIERO
“Egli inviò la sua parola e li guarì, e li liberò dalla loro distruzione” [Salmi 107:20]. Egli trasmise la consapevolezza della salute e risveglio la correlazione vibratoria corrispondente in colui verso cui era diretta. Egli mentalmente rappresentò a sé stesso il soggetto in uno stato di salute ed immaginò di aver udito il soggetto confermarlo. “Perché nessuna parola di Dio sarà vuota di potere” [Luca 1:37]; quindi “Rimani fermo al modello delle parole di salute che hai udito” [2 Timoteo 1:13].
Per pregare con successo devi avere obiettivi chiaramente definiti. Devi sapere quello che vuoi prima di poterlo chiedere. Devi sapere quello che vuoi prima di poter sentire che lo hai, e la preghiera è il sentimento del desiderio realizzato. Non importa ciò che cerchi nella preghiera, dove questo sia, o chi riguardi.
Non devi fare altro che convincerti della verità di ciò che desideri vedere manifestato. Quando riemergi dalla preghiera non cerchi più perché, se hai pregato correttamente, tu hai subconsciamente assunto la realtà dello stato ricercato e, per la legge della reversibilità, il tuo subconscio deve oggettivare quello che tu affermi.
Devi avere un conduttore per trasmettere una forza. Potresti utilizzare un filo metallico, un getto d'acqua, una corrente d'aria,o un qualunque intermediario. Il principio del fotofono1, ossia della trasmissione della voce per mezzo della luce, ti aiuterà a comprendere la trasmissione del pensiero, ossia l'invio di parole per guarire un altro. C'è una forte analogia tra la voce parlata e la voce mentale. Pensare è parlare piano, parlare è pensare forte.
Questo è il principio del fotofono: un raggio di luce è riflesso da uno specchio ed è proiettato ad un ricevitore in un punto distante. Dietro lo specchio c'è un'imboccatura. Parlando dentro l'imboccatura provochi una vibrazione dello specchio. Uno specchio che vibra modifica la luce riflessa su di esso. La luce modificata trasporta le tue parole non come parole, ma rappresentate nella loro correlazione meccanica. Essa raggiunge il ricevitore distante e si imprime su un disco all'interno del ricevitore, provocando la vibrazione del disco secondo la modificazione a cui è sottoposto, e esso riproduce la tua voce.
“Io sono la luce del mondo” [Giovanni 8:12; 9:5]. IO SONO, la conoscenza che io esisto, è la luce per mezzo della quale ciò che passa nella mia mente è reso visibile. La memoria, ovvero la mia capacità di vedere mentalmente ciò che è oggettivamente presente, è la prova che la mia mente è uno specchio, uno specchio talmente sensibile che può riflettere un pensiero. Come atto visivo, la ri-percezione di un'immagine nella memoria non differisce in alcun modo dalla percezione della mia immagine in uno specchio.
Lo stesso principio di visione è implicato in entrambi.
La tua coscienza è la luce riflessa nello specchio della tua mente e proiettata nello spazio fino a colui a cui pensi. Parlando mentalmente all'immagine soggettiva nella tua mente tu fai vibrare lo specchio della tua mente. La tua mente vibrante modifica la luce della coscienza riflessa su di essa. La luce modificata della
1 Il fotofono è un apparecchio per telecomunicazione audio o telegrafica in cui il mezzo portante è un'onda elettromagnetica nello spettro visibile o infrarosso - ndt
coscienza raggiunge colui verso cui è diretta e si imprime sullo specchio della sua mente; ciò provoca la vibrazione della sua mente in accordo alle modificazioni a cui è sottoposta. Quindi essa (la mente dell'altro) riproduce in lui quello che è mentalmente affermato da te.
LA LEGGE DELLA TRASMISSIONE DEL PENSIERO parte 1
Neville Goddard
LA VIA DEL TRANSURFER
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