martedì 14 giugno 2022

LA LEGGE DELLA TRASMISSIONE DEL PENSIERO parte 3

LA LEGGE DELLA TRASMISSIONE DEL PENSIERO parte 3
La distanza così come ne hanno cognizione i tuoi sensi oggettivi, non esiste per la mente soggettiva. “Se io prendo le ali del mattino e vado a dimorare nelle estremità del mare; anche lì mi condurrà la loro mano” [Salmi 139:9-10]. Il tempo e lo spazio sono condizioni del pensiero; l'immaginazione può trascenderli e spostarsi in uno spazio e tempo psicologici. Sebbene fisicamente separato da un luogo da migliaia di km, tu puoi vivere mentalmente nel luogo distante come se fosse qui. La tua immaginazione può facilmente trasformare l'inverno in estate, New York in Florida, e così via. Indipendentemente se l'oggetto del tuo desiderio è vicino o lontano, i risultati saranno gli stessi. Soggettivamente l'oggetto del tuo desiderio non è mai lontano; la sua intensa vicinanza lo rende distante dall'osservazione dei sensi. Esso dimora nella coscienza e la coscienza è più vicina del respiro e più vicina di mani e piedi.
La coscienza è l'unica e sola realtà. Tutti i fenomeni sono formati dalla stessa sostanza che vibra a differenti velocità. Io, come uomo, sono venuto fuori dalla coscienza, ed alla coscienza come uomo io faccio ritorno. Nella coscienza tutti gli stati esistono soggettivamente, e sono risvegliati alla loro esistenza oggettiva dalla credenza. L'unica cosa che ci impedisce di creare con successo un'impressione soggettiva su una persona a grande distanza, o di trasformare lì in qui, è la nostra abitudine di considerare lo spazio come un ostacolo.
Un amico distante migliaia di km è radicato nella tua coscienza attraverso le tue ferme idee di lui. Pensare a lui ed immaginarlo dentro di te nello stato in cui desideri che egli sia, fiducioso che questa immagine soggettiva è vera come se fosse già oggettificata, risveglia in lui uno stato corrispondente che egli deve oggettificare. I risultati saranno tanto ovvi quanto la causa è nascosta. Il soggetto esprimerà lo stato risvegliato in lui e rimarrà inconsapevole della vera causa della sua azione. La tua illusione di libero arbitrio è solo l'ignoranza delle cause che ti fanno agire.
Per la loro riuscita le preghiere dipendono dal tuo atteggiamento mentale e non dall'atteggiamento del soggetto. Il soggetto non ha potere di resistere alle idee soggettive controllate che tu hai di lui, a meno che lo stato che tu affermi come vero per lui sia uno stato che egli è incapace di desiderare come vero per un altro. In questo caso esso ritorna a te, il mittente, e si realizzerà per te. Posto che l'idea sia accettabile, il successo dipende interamente dall'operatore non dal soggetto che, come la punta di un compasso sul suo perno, è indifferente alla direzione che scegli di imprimergli. Se la tua idea ferma non è soggettivamente accettata da colui verso cui è diretta, essa rimbalza a te da cui è provenuta. “Chi è colui che ti farà del male, se tu sei un seguace di ciò che è buono?” [1 Pietro 3:13].
LA LEGGE DELLA TRASMISSIONE DEL PENSIERO parte 3
Neville Goddard
LA VIA DEL TRANSURFER

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