mercoledì 21 ottobre 2020

Impostare la realtà


“Impostare la realtà significa determinare in quale direzione si muoverà il fotogramma, su quale pellicola. Avete una tale opportunità, ma non la sfruttate, così come non sfruttate la funzione di gestione dell’attenzione. Bisogna saper impostare la realtà in anticipo e non combattere con la realtà effettivamente in corso. Invece cercate di cambiare la realtà che vi è stata data nel fotogramma in corso. La realtà è tale solo perché si è già prodotta. Non potete cambiare ciò che si è già compiuto. Ma questo è esattamente ciò che fate, perché tutto ciò che vi circonda è ciò che si è compiuto.”
“Camminare in un sogno (nel sonno o nella realtà delle cose). Entrate nel punto di consapevolezza, dicendovi: vedo me stesso e vedo la realtà. Datevi un’impostazione: oggi camminerò in un sogno ad occhi aperti. E andate dove volete, a lavorare, a studiare, permanendo in questo stato di lucidità. Quando siete immersi in uno degli schermi, voi non siete in voi, non vi appartenete, non siete padroni né di voi stessi, né della situazione. Permanendo in uno stato di lucidità vi liberate e da quel momento il vostro sogno, fatto nel sonno o ad occhi aperti, non c’è alcuna differenza, diventa consapevole, lucido. Siete padroni di voi stessi e, cosa più importante, acquisite la capacità di controllare la situazione.”

Passi di: Vadim Zeland. “Tafti la Sacerdotessa. Camminare dal vivo in un film”. iBooks.
La via del Transurfer - https://faregruppo.blogspot.it

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