nuovi modi di pensare riguardo il denaro
Ecco un elenco dei nuovi modi di pensare riguardo il denaro, il successo e la vita, di cui abbiamo trattato in questo libro:
1) La ricchezza è un dovere sociale, non un piacere.
2) La ricchezza è uno stato di coscienza superiore: una sicurezza, un potere e una libertà che avvertite dentro di voi, non un conto in
banca elevato.
3) Il conto in banca e i possedimenti sono conseguenza del vostro
benessere interiore.
4) Il mondo non è oggettivo, ma è la rappresentazione della vostra
psicologia: se modificate l’interno, si modifica anche l’esterno.
5) Il denaro non vi appartiene, vi viene dato in prestito dalla vita af- finché lo utilizziate per portare avanti i vostri obiettivi. I soldi non sono vostri, per cui abbiate la consapevolezza che in qual- che modo dovrete restituirli tutti. Pertanto cominciate a farli circolare, senza trattenerli e accumularli, perché l’accumulo
blocca il libero scorrere dell’energia del denaro.
6) Il vostro obiettivo di vita vi definisce come persone: più grande
l’obiettivo, più grande la persona.
7) La padronanza dei vostri stati interiori (self-mastery) vi fornisce potere e vi trasforma in maghi e maghe che utilizzano l’apparato psicofisico come una bacchetta magica per ottenere risultati tangibili nella materia.
8) Nel mondo c’è ricchezza e abbondanza per tutti; nel diventare ricchi non state togliendo niente a nessuno, anzi, potrete distribuire a chi ha più bisogno una parte delle vostre ricchezze. I soldi sono a disposizione di tutti in quantità infinita, la vostra capacità di averne o meno dipende esclusivamente da voi, non dalle circostanze. L’oceano è vasto, ma quanta acqua siete in grado di portare con voi, dipende dalla capacità del vostro bicchiere.
9) La povertà è una malattia psicologica. Dovete smettere di considerare la povertà come una situazione sociale e cominciare a trattarla per quello che è, un disturbo, come la depressione o l’ansia, ossia qualcosa che è causato dai vostri stati interiori e non dalle sfavorevoli condizioni esteriori. La povertà è contagiosa: quando ci si circonda di persone povere essa diviene una condizione normale alla quale ci si abitua. Inoltre viene spesso tra- smessa dai genitori ai figli. Frequentate persone povere solo se siete lì per aiutarle a uscire dalla loro condizione, cioè solo se potete essere loro utili. [Queste idee vi sembrano troppo estreme? Ve lo avevo detto sin dalle prime righe che questo non sarebbe stato un libro innocuo!]
10) Avete esattamente ciò che vi serve in ogni momento della vostra vita, né di più né di meno. Abbiate fiducia nella fondamentale perfezione della vita. L’esistenza è un riflesso di ciò che siete, per cui non può sbagliarsi, vi dà sempre ciò di cui avete bisogno in ogni singolo momento, anche quando a voi sembra che i soldi non siano abbastanza.
11) Non pensate ai soldi. Non focalizzatevi sul denaro o sul successo, bensì sul raggiungimento dell’obiettivo. L’obiettivo principale a cui tendere è: scoprire chi davvero siete e qual è la vostra mis- sione; questo potete farlo solo imparando a vivere nel qui-e-ora.
12) Quando vi rubano qualcosa auguratevi che i vostri soldi portino fortuna a chi ve li ha presi. Dire invece: «Speriamo che se li spenda tutti in medicine!», non fa che creare ulteriore povertà a voi stessi, perché in questo modo accusate il mondo esterno per quanto vi è accaduto, rifiutando di essere gli unici responsabili degli eventi della vostra vita.
13) Abituatevi a provare ogni giorno gratitudine per ciò che avete, invece che lamentarvi per ciò che non avete o ciò che potrebbe andare meglio. La gratitudine verso la vita vi renderà ricchi. A questo proposito vi consiglio un esercizio: comprate un quaderno nuovo e scriveteci sopra 101 motivi per cui ringraziare la vita. Iniziate ogni frase con: «Grazie perché...». Datevi una scadenza entro la quale finire l’esercizio, per esempio trenta giorni o sei mesi. Un ottimo libro su questo tema è The Magic di Rhonda Byrne (Mondadori). Vale la pena leggerlo.
Salvatore Brizzi
La via del Transurfer - https://faregruppo.blogspot.it
1) La ricchezza è un dovere sociale, non un piacere.
2) La ricchezza è uno stato di coscienza superiore: una sicurezza, un potere e una libertà che avvertite dentro di voi, non un conto in
banca elevato.
3) Il conto in banca e i possedimenti sono conseguenza del vostro
benessere interiore.
4) Il mondo non è oggettivo, ma è la rappresentazione della vostra
psicologia: se modificate l’interno, si modifica anche l’esterno.
5) Il denaro non vi appartiene, vi viene dato in prestito dalla vita af- finché lo utilizziate per portare avanti i vostri obiettivi. I soldi non sono vostri, per cui abbiate la consapevolezza che in qual- che modo dovrete restituirli tutti. Pertanto cominciate a farli circolare, senza trattenerli e accumularli, perché l’accumulo
blocca il libero scorrere dell’energia del denaro.
6) Il vostro obiettivo di vita vi definisce come persone: più grande
l’obiettivo, più grande la persona.
7) La padronanza dei vostri stati interiori (self-mastery) vi fornisce potere e vi trasforma in maghi e maghe che utilizzano l’apparato psicofisico come una bacchetta magica per ottenere risultati tangibili nella materia.
8) Nel mondo c’è ricchezza e abbondanza per tutti; nel diventare ricchi non state togliendo niente a nessuno, anzi, potrete distribuire a chi ha più bisogno una parte delle vostre ricchezze. I soldi sono a disposizione di tutti in quantità infinita, la vostra capacità di averne o meno dipende esclusivamente da voi, non dalle circostanze. L’oceano è vasto, ma quanta acqua siete in grado di portare con voi, dipende dalla capacità del vostro bicchiere.
9) La povertà è una malattia psicologica. Dovete smettere di considerare la povertà come una situazione sociale e cominciare a trattarla per quello che è, un disturbo, come la depressione o l’ansia, ossia qualcosa che è causato dai vostri stati interiori e non dalle sfavorevoli condizioni esteriori. La povertà è contagiosa: quando ci si circonda di persone povere essa diviene una condizione normale alla quale ci si abitua. Inoltre viene spesso tra- smessa dai genitori ai figli. Frequentate persone povere solo se siete lì per aiutarle a uscire dalla loro condizione, cioè solo se potete essere loro utili. [Queste idee vi sembrano troppo estreme? Ve lo avevo detto sin dalle prime righe che questo non sarebbe stato un libro innocuo!]
10) Avete esattamente ciò che vi serve in ogni momento della vostra vita, né di più né di meno. Abbiate fiducia nella fondamentale perfezione della vita. L’esistenza è un riflesso di ciò che siete, per cui non può sbagliarsi, vi dà sempre ciò di cui avete bisogno in ogni singolo momento, anche quando a voi sembra che i soldi non siano abbastanza.
11) Non pensate ai soldi. Non focalizzatevi sul denaro o sul successo, bensì sul raggiungimento dell’obiettivo. L’obiettivo principale a cui tendere è: scoprire chi davvero siete e qual è la vostra mis- sione; questo potete farlo solo imparando a vivere nel qui-e-ora.
12) Quando vi rubano qualcosa auguratevi che i vostri soldi portino fortuna a chi ve li ha presi. Dire invece: «Speriamo che se li spenda tutti in medicine!», non fa che creare ulteriore povertà a voi stessi, perché in questo modo accusate il mondo esterno per quanto vi è accaduto, rifiutando di essere gli unici responsabili degli eventi della vostra vita.
13) Abituatevi a provare ogni giorno gratitudine per ciò che avete, invece che lamentarvi per ciò che non avete o ciò che potrebbe andare meglio. La gratitudine verso la vita vi renderà ricchi. A questo proposito vi consiglio un esercizio: comprate un quaderno nuovo e scriveteci sopra 101 motivi per cui ringraziare la vita. Iniziate ogni frase con: «Grazie perché...». Datevi una scadenza entro la quale finire l’esercizio, per esempio trenta giorni o sei mesi. Un ottimo libro su questo tema è The Magic di Rhonda Byrne (Mondadori). Vale la pena leggerlo.
Salvatore Brizzi
La via del Transurfer - https://faregruppo.blogspot.it
Il denaro al servizio dell'umanità
€ 15,00
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€ 12,00
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