L’ostilità nei confronti dei vicini, intesi in generale come tipo umano, potrebbe inoltre portare a conseguenze ancor più sensi- bili, a un incendio o a un allagamento, solo per fare un esempio.
In modo analogo, in tutte le più diverse situazioni agisce una sorta di legge del contrario. L’oggetto o la caratteristica cui vie- ne attribuito eccessivo significato, attirano verso di sé oggetti con qualità opposte, mentre il significato stesso, come sappia- mo, viene rafforzato proprio dai confronti e dalle contrapposizioni. Se c’è un polo, si deve trovare anche l’altro. La polarizzazione crea una calamita che attira i fastidi: ci si attira addosso tutto quello per cui si prova ostilità; si viene perseguitati da tutto quello che irrita; succede tutto quello che non si desiderava fortemente che accadesse. E qui non c’è alcuna misticheria, è tutto conforme alla logica.
La polarizzazione altera il quadro energetico e genera vorti- ci di forze equilibratrici che fanno sì che la realtà si rifletta in modo non adeguato, come su uno specchio incrina- to. L’uomo non capisce che una tale patologia non è altro che la conseguenza della violazione di un equilibrio e cerca di lottare col mondo circostante,
invece di eliminare la polarizzazione.
Di fatto basta poco. È sufficiente eseguire una
delle regole di base del Transurfing: permettersi di essere se stessi e permettere agli altri di essere loro stessi. Basta lasciar andare il mondo in tutte e quattro le direzioni. Allentare la propria presa. Quanto più fortemente insisterete sui vostri desideri e sulle vostre pretese, tanto più potente sarà la
calamita che vi attira tutto quello che c’è di opposto. In senso figurato, è esattamente come se prendeste il mondo per la gola e il mondo vi facesse resistenza,
cercando di liberarsi dalla vostra presa.
È inutile fare pressione e insistere: in questo modo non fareste che peggiorare la situazione. Invece di agire così occorre cambiare consapevolmente il proprio modo di rapportarsi alla situazione in conformità alla regola del
Transurfing.
Ad esempio, provate a togliervi i vicini dai pensieri, quanto meno per un po’, smettetela di giudicarli, fate finta che non esistano. Dite a voi
stessi: “Ma che se ne vadano a quel paese!”. Eli- minateli dallo strato del vostro mondo.
Non appena riuscirete a staccare da loro la ventosa del vo- stro modo di rapportarvi, la polarizzazione sparirà e i vicini smetteranno d’indispettirvi. Non solo, ma se riuscirete a rompere completamente i vostri rapporti di dipendenza, potrebbe succedere qualcosa di paradossale: questi perfidi seccatori potrebbero diventare i vostri migliori amici.
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