sabato 22 dicembre 2018

Osho: La legge dell'affermazione

















Esiste una legge, definita "la legge dell'affermazione". Se riesci ad affermare qualcosa in profondità, con totalità e senza ombre di dubbi, inizia a diventare reale. Le persone sono infelici, proprio a causa di questa legge: la gente continua ad affermare l'infelicità! Ed è per questo che le persone sono felici; ma solo poche lo sono, perché solo poche persone sono consapevoli di ciò che fanno della loro vita. E nel momento in cui affermano la gioia, diventano gioiose!

Fanne una regola: smetti di affermare il negativo e inizia ad affermare il positivo. Nell'arco di alcune settimane rimarrai sorpreso: avrai tra le mani una chiave magica. Per esempio, se hai la tendenza a rattristarti con facilità, ogni notte, prima di andare a dormire, per venti minuti afferma in silenzio e in profondità, dentro di te - ma ricorda di non esprimerlo a voce alta, così che qualcun altro lo possa sentire -: 

"Io sarò gioioso, accadrà che sarò felice, la gioia è già per
strada; ho vissuto la mia ultima tristezza... addio per
sempre!". Ripetilo venti volte, poi addormentati.

Al mattino, nell'attimo stesso in cui sei consapevole che il sonno se n'è andato, non aprire gli occhi: ripeti quella stessa affermazione per venti volte.
E durante il giorno osserva la differenza. Rimarrai sorpreso, ti ritroverai avvolto da una qualità diversa. Nell'arco di una settimana avrai veramente affermato qualcosa, e sarai pronto a riconoscerne il risultato. A quel punto, piano piano, lascia cadere ogni negatività: scegli una negatività a settimana, poi lasciala cadere. Scegli una qualità positiva per volta,  e alimentala.

È tutta una questione di scelta, dipende tutto da ciò che scegliamo: sia l'inferno sia il paradiso sono creati dai nostri pensieri. "Ogni uomo è ciò che pensa": nel momento in cui lo riconosci; allorché vedi che è il pensiero a creare l'inferno e il paradiso; ecco che puoi compire il balzo supremo,  nel non pensiero.

A quel punto puoi trascendere sia l'inferno sia il paradiso. E ricorda: è più facile trascendere il paradiso che trascendere l'inferno; pertanto, come prima cosa ti devi spostare dal negativo al positivo. Sembra paradossale, ma è più facile lasciare qualcosa di bello che una cosa brutta. Ciò che è brutto tende ad attaccarsi, aderisce al tuo essere.

È più facile lasciare la ricchezza che non la povertà.
È più facile abbandonare un amico che un nemico.
È più facile dimenticare un amico che scordarsi un nemico.


Muta dunque l'inferno in paradiso. Le religioni occidentali non sono mai andate al di là, l'Oriente invece ci ha provato: a quel punto si deve lasciar cadere anche il paradiso, poiché anche un pensiero positivo è pur sempre un pensiero.

Ebbene, adesso inizia ad affermare il non pensiero,
l'assenza di pensiero, allora accadrà l'Assoluto.

OSHO

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