RAMTHA CREARE UNA VITA STRAORDINARIA


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Se mai avete osservato dei semi, essi non fanno granché se sono soltanto lasciati in giro. E possono essere lasciati in bustina sui banchi, sulle assi del pavimento, sulle vostre credenze e cassettoni. Possono rimanere là per anni ed essere sempre gli stessi vecchi semi. Ebbene, questo è in un certo senso quello che accade ai nostri pensieri e ai nostri sogni. Possono essere lasciati li per anni. E possiamo avere il pensiero più illustre del mondo, ma se non è fatto germinare, non arriverà da nessuna parte.
Quando mettiamo il seme nel suo suolo naturale e lo ricopriamo - e potete anche prendere un seme piccolo, un seme di senape, posarlo in superficie e poi ricoprirlo con una pietra - immediatamente esso si attiverà. E qual è l'elemento chiave per il seme? L'oscurità.  Non è meraviglioso? L'opposto più condannato della luce si rivela essere ciò che dà luce. Non è interessante?
Ora prendete qualunque seme, mettetelo sotto una pietra o un tronco marcio, nascondetelo sotto una vecchia scarpa da tennis puzzolente, e se uscite a controllare dopo una notte, dopo otto ore, se uscite a controllare il giorno dopo, vedrete che il seme è già un po' ingrossato. Se poi lo controllate di nuovo dopo un'altra notte, la mattina seguente vedrete che esso è ingrossato ancora un po' di più rispetto alla notte precedente. E se lo controllate dopo tre giorni, vedrete che gli sono spuntate delle piccole zampe. Bene, il resto è storia, non è vero? E che cos'è la metamorfosi di un seme? La metamorfosi di un seme consiste nel fatto che esso custodisce in sé un sogno specifico e quel sogno custodisce in sé la sua continuità.
In altre parole, dentro al seme giace non solo il sogno del suo fiorire, ma anche il sogno della sua immortalità, e dentro al seme non c'è solo il fiore, ma generazioni di fiori a venire, in un unico seme. E noi che cosa dobbiamo fare? Dobbiamo ubbidire alla legge della natura mettendolo in un luogo buio. E se lo mettiamo nella terra buia, essa ha in sé dei microrganismi di sostanze nutritive che sostengono il primo germoglio, il primissimo microscopico germoglio. Perché questo è importante? Perché il primo germoglio ha bisogno delle prime minuscole molecole per avviare il motore interno e per dare ulteriormente vita al germoglio.
E mentre il seme giace nell'oscurità, crea una rete neurale fatta di radici. Quanti di voi capiscono? La rete neurale di radici diventa la sua base. Non appena la rete neurale delle radici è stata prodotta e l'impianto della produzione interna allestito e tutto il personale appropriato assunto, a quel punto esso affiora alla superficie. E affiora alla superficie perché l'elemento chiave successivo è il dolce calore. Il dolce calore può provenire dai raggi solari che penetrano nel grembo che circonda la terra e lo potenzia, creando l'attrito del calore, dal momento che il sole non è caldo, ma il dolce calore può anche essere un tepore magnetico proveniente dai campi magnetici della terra stessa. L'attrito magnetico produce calore.
Dunque quando il germoglio è pronto, allora c'è soltanto bisogno di dolce calore, che può provenire dal sole e dai suoi raggi, potenziati dallo schermo che circonda la terra, oppure da ciò che si chiama il campo magnetico terrestre. A questo punto esso affiora alla superficie. E da quel momento in poi non ha bisogno d'altro che di calore e di acqua. Questo è tutto ciò di cui ha bisogno. E da quel misero, piccolo seme nascerà una magnifica pianta. Ed è davvero gigantesca. Dove ha preso tutta la sostanza necessaria a diventare così grande? E poi darà frutti. Non ve lo siete mai chiesto?
Il cespuglio in cui dimorava l'uccello notturno era un cespuglio fiorito. Era bellissimo. Ma quando non era in fiore, era un arbusto irsuto. Sembrava piuttosto un brutto coso aggrovigliato, dall'aspetto di ragnatela, che se ne stava li con un po' di spine. Bene, all'uccello notturno esso piaceva perché proteggeva il suo nido dai predatori. Ora però quel brutto groviglio di ,cespuglio spinoso simile a una ragnatela produceva i più squisiti fiori cremisi, e aveva un profumo meraviglioso, un po' come se mescolaste le sottili fragranze dell'ibisco e dei gelsomino; riusciva a produrre questi fiori. E Ramtha non aveva niente di meglio da fare che guardare quel brutto cespuglio donargli uno splendido spettacolo.
E si mise a osservare come faceva quel coso grigio e scorticato a creare un profumato fiore cremisi. Non è un prodigio? Bene, ebbe molto tempo per pensarci, perché a ogni stagione occupava sempre di più il suo spazio. Lo amava troppo. Esso cresceva in Ramtha e tutt'intorno a lui, ma era un grande insegnante. E Ramtha pensava alla metamorfosi del corpo armonioso nella natura delle cose. Ebbene, eccola qui. Il fiore sboccia e, nel suo sbocciare, esso ha anche creato e rigenerato se stesso in forma di seme, di polline, in modo che il seme possa essere trasportato e fatto germinare per cadere nelle mani di qualcun altro che a sua volta si meraviglierà della stessa cosa, ma quel seme ha perpetuato l'immortalità. 
Dunque noi usiamo l'analogia dell'inverno, il tempo in cui il seme dorme e riposa. Quand'é freddo, esso non cresce, ed è nella terra fredda. Sogna; sogna davvero. Un seme di senape ha consapevolezza e sogna. E quando tutte le condizioni sono adatte, allora il sogno si realizza. Quanti di voi comprendono, fino a questo punto, un seme?
«lo sono pieno di energia vitale». Quello è un seme. E noi, in quanto esseri umani nel qui e ora, conosciamo tutte quelle parole o possiamo tradurle nelle diverse lingue. Cosi esse sono rimaste a lungo latenti intorno a noi - " vitale" , "energia", "io", "sono" - ma quando le riuniamo in un'affermazione coesiva e attuale, diventano potenziali molto potenti.
Come propaghiamo dunque l'energia vitale nel brutto roveto grigio che voi siete per far sbocciare un fiore cremisi? Dobbiamo prendere il seme e darlo al cervello. Bene, quando diamo il seme al cervello? Oggi stiamo parlando nella piena luce del giorno e abbiamo formulato il seme. Esso ha avuto origine da un sogno che abbiamo fatto. Ma questo seme verrà propagato nel cervello umano soltanto quando questo sarà completamente avvolto dall'oscurità. E come facciamo a saperlo? Bene, adesso è nell'oscurità. Ma c'è qualcosa di diverso. Il cervello è in effetti esposto alla luce quando si alimenta del neurotrasmettitore serotonina. Quello è il neurotrasmettitore diurno. E interrompe tutto quando si alimenta del neurotrasmettítore notturno, la melatonina. 
Come la terra diviene l'elemento attivatore perché il seme inizi a crescere e a mettere in funzione la sua rete neurale di radici, allo stesso modo la melatonina fornisce alla frase numero uno sulla Lista l'ambiente fertile dell'oscurità affinché quella frase possa diventare coesiva e ne vengano costruite le basi. Essa deve avere una rete neurale. Dev'essere completa. A voi verrebbe subito da dire: «Ma io ho tutte quelle parole nel mio cervello, dunque ho una connessione neurologica con "io" e con "sono" e con "fertile", e con "vitale", e con tutto ciò». Questo è vero; se non fosse cosi non potremmo conoscere queste parole o ciò che esse rappresentano.
Questo è emulare la natura. Quando riuniamo insieme quelle reti neurali, creiamo una rete, una vera e propria rete di radici. Finora, " Io sono energia vitale" non è una rete di radici nel vostro corpo, se vi si osserva.  Perché se lo fosse, avreste l'energia vitale proprio adesso. Sapete perché? Perché quella è la rete neurologica che è attiva nel cervello. E se aveste la rete di radici di quel seme, non sareste stanchi, perché ogni volta che io dico energia vitale voi risplendereste, mentre non lo fate. Quindi dobbiamo sistemare il seme nell'oscurità perché si riproduca. E durante la riproduzione del seme, dobbiamo creare la rete di radici. E come facciamo? Ricoprendoci completamente.
Se è pieno giorno, tutti voi, o la maggior parte di voi, avete dei mantelli, con ampi cappucci e ampie maniche. Potete nascondervi sotto di essi e sdraiarvi. Portate delle maschere. La melatonina e la serotonina vengono prodotte nel cervello principalmente dal sesto sigillo, la ghiandola pineale. La ghiandola pineale è direttamente collegata all'iride dell'occhio. In altre parole, le stesse cellule che occupano la ghiandola pineale occupano anche l'iride dell'occhio. Così molti hanno interpretato il terzo occhio come la ghiandola pineale che guarda attraverso l'occhio. C'è della verità in questo, ma ciò che essa fa in realtà consiste nel misurare la luce e l'oscurità. E nel momento in cui gli occhi sono coperti e non vedono alcuna luce, la ghiandola pineale trasmuta la serotonina in melatonina.Perché abbiamo bisogno di melatonina? Essa rallenterà le vostre funzioni, vi farà entrare in uno stato di calma. E' il precursore della pinealina, che equivale a sonno profondo. Quando rallenterà le vostre funzioni, vi permetterà di entrare nel Twilight, in uno stato di sogno vivido. Per poter allestire la rete delle radici di qualunque seme nel cervello, dobbiamo essere al buio. E il buio è come quando il seme penetra nella terra.
E quando fate la Lista  dovete essere totalmente coperti, in modo che la luce non vi colpisca neanche una mano, con la maschera sugli occhi, completamente coperti, sdraiati. Allora il cervello è nella condizione di agganciarsi visivamente a qualunque cosa. E quando siete sdraiati e incominciate a dire la vostra Lista: «Io sono pieno di energia vitale», ogni parola è focalizzata nel presente e quindi l'immagine che ne è collegata è il fiore del seme. Allora visualizzate l'immagine; quello è lo sbocciare del fiore. E dite ogni frase tre volte, molto lentamente, quindi vi focalizzare sull'essere l'immagine che avete creato. Poi passate al seme seguente.
Quando fate la Lista correttamente, la mattina presto e la sera tardi, e se siete impeccabili nel farla, quella è la cosa più importante. 
E' la linea del tempo. E'  ciò che voglio manifestare nella mia vita. E'  la mappa della mia illuminazione e longevità. Se la trattate come un qualcosa di veramente prezioso e la fate correttamente, costruirete la rete delle radici. In altre parole, il corpo si trasformerà in energia vitale perché ormai c'è la rete neurale e il fiore sta sbocciando.  Se non la fate, allora il seme rimane inutilizzato per altri cent'anni. Non viene mai piantato in un suolo fertile e non gli viene mai dato un dolce calore perché possa affiorare alla superficie. Voi dunque non vi meritate niente di tutto ciò perché non avete allestito la rete di radici. Non avete, essenzialmente, seguito la legge della natura stessa. Voi non siete più saggi della natura. Come si fa a saperlo? Perché quegli alberi là fuori da questa porta esistevano già prima che molti di voi nascessero, e staranno ancora crescendo nella loro gioventù quando i più giovani di voi andranno incontro alla morte. Allora chi è il più saggio, voi o quell'albero? L'albero, perché l'albero sa solo come si fa a vivere. E se l'osserviamo, ci insegnerà molte cose meravigliose.
Siete malati? Siete storpi? Siete zoppi? Siete stupidi? Siete lenti? Siete impacciati? Non importa che cosa pensiate di essere, tutto può essere cambiato piantando i semi giusti nel cervello e facendoli fiorire consapevolmente e chimicamente nel corpo. Siete stanchi di essere malati? Allora cambiate. Siete stanchi di essere lenti? Cambiate anche questo. Siete stanchi di invecchiare? Cambiate anche questo. Piantate il seme e lasciatelo fiorire, e fatelo tutti i giorni.
In uno stato in cui la melatonina viene chimicamente indotta a circolare nel corpo, se il corpo è del tutto rilassato e abbandonato, completamente coperto, e se fate la Lista, diventerete totalmente inconsapevoli del vostro corpo e dell'ambiente in cui sta riposando. Se siete consapevoli del vostro corpo e dell'ambiente circostante, non state ampliando la rete di radici. 
Quando siete completamente rilassati e vedete ogni parola, state ampliando la rete di radici. E quanto è immediato ciò?  Tanto che se entro tre giorni nel corso della vostra normale giornata di pensiero all'improvviso nel lobo frontale appare "Io sono energia vitale", vuol dire che questo ha superato il giudizio del giudice e della giuria che stanno quassù. E se appare, allora vi metterete a sorridere perché vi state riempiendo di energia vitale. Significa che le radici stanno attecchendo e voi state iniziando a pensare conformemente al seme.  E se in questo trovate un po' di difficoltà, pensate al cespuglio, quella massa spinosa, grigia, simile a una ragnatela, in cui per generazioni ha vissuto un bellissimo uccello che cantava  tutta la notte. Come faceva una cosa così brulla a produrre un fiore così splendido? Ebbene, pensate a questo: se in un modo o nell'altro stiamo per modificare i nostri corpi, il cambiamento nel corpo dev'essere un cambiamento chimico. In altre parole, il corpo è un sacco di sostanze chimiche. Il neurone e il suo lungo assone scaricano correnti elettriche attraverso saracinesche chimiche che si aprono e si chiudono, stati positivi ed elettrici, negativi e positivi. Il corpo è un sacco di sostanze chimiche (Vedi "Il cervello e il sistema nervoso").
Orbene, la pianta, quel cespuglio, era un sacco di sostanze chimiche, proprio come ognuno di noi. Qual è la differenza tra lui e noi? Il programma nel seme. Quella era l'unica differenza. Dunque quella pianta e noi siamo molto simili, poiché condividiamo la stessa frequenza e condividiamo quasi la stessa base chimica.
Che cos'è che ci ha reso diversi? Il nostro albero .genetico, il nostro DNA. Il nostro DNA è stato composto in modo differente dal DNA della pianta, ma il DNA lo condividiamo entrambi. Ciascuno di noi è stato costituito diversamente attraverso un polo positivo e un polo negativo diversi che producono sostanze chimiche molecolari sotto forma di una materia chimica che si sarebbe differenziata da quella della pianta, però condividiamo lo stesso DNA. Interessante, non è vero?
Orbene,  quello che ha dato origine a quel fiore cremisi da quel groviglio legnoso e intricato è stato che il fiore è venuto fuori dallo stato chimico di quel groviglio legnoso e dalle sostanze chimiche della struttura del rosso e del vellutato, con una bocca bianca e uno stame giallo e un profumo inebriante. Ramtha  assicura che mentre quella pianta fioriva nella notte e quell'uccello cantava, lui era nella beatitudine. Era investito dalla musica più splendida che avesse mai sentito, a parte quella di un flautista nella battaglia, e dal profumo più inebriante che mai le donne in tutta la loro abilità abbiano potuto emulare. Come dunque faceva esso a produrlo?  E in un momento di illuminazione comprese che condividiamo le stesse sostanze chimiche. Il fiore viene fabbricaro dallo stesso processo chimico che è contenuto nella trama legnosa del cespuglio stesso.
Ma che cos'ha trasmutato quelle sostanze chimiche perché producessero quel fiore in un dispiegarsi di colore e trama, disegno e fragranza chimica? Esso è stato creato dalle stesse sostanze chimiche. Ciò che l'aveva trasmutato, era il programma nel seme. E allora comprese che la consapevolezza che era nel seme è la stessa consapevolezza di cui anche noi siamo partecipi, e che essa aveva deciso di sbocciare, e quello era il suo progetto e il suo destino.
E quando decise di sbocciare seguendo il programma contenuto nel seme, quella decisione, proveniente da un essere consapevole attraverso il suo sistema nervoso, inviò il segnale di dissolvere ciò che c'era prima e di riordinare la crescita. E dissolvendo ciò che c'era prima, dissolse dal proprio corpo quei costituenti chimici a cui avrebbe dato una nuova forma per costruire il fiore, la sua struttura, il suo colore e il suo profumo. E fu la consapevolezza a farlo. Pensateci: il fiore è venuto dalla corteccia; la corteccia è venuta da un seme, e tutt'e due sono stati creati attraverso questo processo.
Orbene, non siete al di là della redenzione nel corpo. Questo significa che non siete impotenti quando arriva il momento in cui l'orologio biologico segna l'ora della morte. Non siete impotenti nemmeno quando arriva il momento per il potere distruttivo del vostro istinto emozionale di prevalere sull'accettazione del patrimonio genetico dei vostri genitori. In altre parole, lo stress provocherà il cancro nel corpo. Esso è stato programmato così. Voi non siete impotenti, perché con la conoscenza potete comprendere come cambiare ciò. Sulla  lista abbiamo scritto alcuni semi straordinari. Potete piantare il seme per rovesciare il corso del tempo nel vostro corpo e riportarlo non solo all'eterna gioventù, ma addirittura all'eternità del vostro stato mortale, e questo significa che dirvi che potete vivere per 250 anni è un'affermazione straordinaria. Ci sono maestri che sono vissuti per 35.000 anni e non sono mai morti (Ramtha appunto).
E quel miracolo è lo stesso miracolo di un fiore cremisi che proviene dalla corteccia di un cespuglio irsuto. E'  lo stesso miracolo. Tutte queste cose voi le potete diventare. Ma quando la rete di radici è correttamente allestita all'interno del cervello,  la rete neurale funziona alla perfezione. E allora il pensiero comune, quando meno ve l'aspettate, immetterà nella vostra mente una di queste frasi. E voi vi metterete a ridere di gioia poiché quando per voi questo diventa pensiero comune, è il seme che è stato piantato, per cui dallo stesso corpo corruttibile verrà foggiato un corpo incorruttibile composto delle stesse sostanze chimiche, dello stesso DNA, della stessa rete elettrica, e non è mai troppo tardi. Non importa se avete novantanove anni e riuscite ad attraversare il campo soltanto una volta. Voi avete il potere di riportare il vostro corpo all'epoca in cui avevate dieci anni. E non dobbiamo far altro che piantare il seme e avere cura che rimanga al buio e gli venga dato un dolce calore perché inizi a sbocciare. Il dolce calore proviene dalla nostra risata. Quello è il nostro dolce calore.

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