Pulire la sfocatura
Pulire la sfocatura- La sfocatura può essere ripulita attraverso una ferma e irrevocabile decisione. Ogni volta che un mago errante incontra un conflitto, che si accorge di un errore suo o di altri, che incontra il dolore dentro o fuori di sé, il mago errante dovrebbe ricordare che quella è la sua sfocatura che sta agendo sotto mentite spoglie e che la realtà non è mai come sembra superficialmente. Il momento di caos è sempre un momento di potere.
Il mago errante in questo istante di caos può decidere se reagire, essere coinvolto, identificato, trascinato via dai flutti delle emozioni, dei giudizi e in generale dei meccanismi subconsci che lo portano verso una minore intensità, oppure dichiarare la sua ferma e irrevocabile decisione di andare oltre. Andare oltre significa testimoniare e lasciar andare, rinunciare al conflitto, all’avere ragione, all’avere la meglio, all’essere in guerra. Andare oltre è dichiarare di poter essere pace ed equanimità a discapito di tutto il male che sembra si stia subendo o qualunque sia il disastro cui sembra si stia assistendo.
Decidere di andare oltre è decidere di ridurre la nostra importanza e lasciare che splenda la luce dell’essere attraverso di noi. Ogni volta che un mago errante decide di lasciar andare, un pezzo della sua sfocatura viene lavato via con la luce dell'essere e come conseguenza la realtà ne risulta permanentemente modificata. Ogni volta che un mago errante dichiara di voler essere pace piuttosto che tutto il resto, fa spazio all’essere affinché agisca attraverso di lui. Questa è l’origine di un’azione ispirata, un’azione che non proviene più dagli automatismi arcaici della sfocatura ma direttamente dall’intuizione veicolata dall'essere. Il lavoro di pulizia non ha mai fine, al massimo ha dei periodi di pausa.
Ogni pensiero turbolento può ripristinare la sfocatura, ogni emozione sbilanciata può, a conti fatti, rimpolparne la sostanza e, ogniqualvolta ricadiamo nel conflitto, non facciamo che dare spessore e nutrimento alla sfocatura. La sfocatura è come un virus che tenta costantemente di riprodursi e di giustificare se stesso. È chiamata anche ego poiché tende a voler convincere il suo portatore di essere la sua vera identità, per cui, a volte, ci sentiremo identificati con lo stesso ruolo di maghi erranti che stanno facendo un lavoro su se stessi, e questo potrebbe tendere a farci sentire migliori di qualcun altro.
Ogni volta che un mago errante si identifica con un ruolo, o si sente migliore o peggiore di qualcuno, si trova di fronte a un altro pezzetto di sfocatura da rilasciare, a un altro inganno dell’ego al quale deve sottrarsi. Ogni volta che un mago errante diviene privo di compassione verso i suoi simili, la sua sfocatura l’ha ingannato di nuovo. Ogni volta che un mago errante dice di aver capito qualcosa o di detenere una qualche forma di potere o di verità, è sicuro segno che c’è ancora tanto da rilasciare. Non c’è fine a questo lavoro ed è inutile chiedersi quando finirà, poiché la nostra intera esistenza come maghi erranti è motivata proprio da tale lavoro.
Il lavoro può essere riassunto nella ferma e irrevocabile decisione di essere pace in ogni circostanza, e la domanda più potente che il mago errante possa farsi di fronte ad ogni emozione “negativa”, a qualsiasi pensiero disarmonico o a qualsivoglia apparenza di conflitto è: posso essere pace anziché questo?
La via del Transurfer - https://faregruppo.blogspot.it
Il lavoro può essere riassunto nella ferma e irrevocabile decisione di essere pace in ogni circostanza, e la domanda più potente che il mago errante possa farsi di fronte ad ogni emozione “negativa”, a qualsiasi pensiero disarmonico o a qualsivoglia apparenza di conflitto è: posso essere pace anziché questo?
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Il piccolo libro della centratura
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