Il mio mondo sceglie per me solo il meglio che c’è

Il mio mondo sceglie per me solo il meglio che c’è

Il lavoro consiste precisamente in questo: ogni volta che vi scontrate con qualche spiacevole circostanza, di qualunque entità essa sia, anche la più irrisoria, affermate per voi stessi la formula dell’amalgama. Sempre, qualsiasi cosa, bella o brutta, succeda. Se vi arride il successo, non dimenticatevi di confermare a voi stessi che il mondo si occupa veramente di voi. Constatate quest’affermazione in ogni minuzia. Quando invece vi scontrate con una circostanza fastidiosa, affermate comunque che va tutto come deve andare, in base al principio della coordinazione dell’intenzione. Comunque si combinino le circostanze, la vostra reazione dovrà essere univoca: il mondo in ogni situazione si sta occupando di voi. 

Se avete fortuna, prestateci una particolare attenzione, se invece non  è così, osservate ugualmente il principio della coordinazione dell’intenzione così resterete sempre su una linea produttiva della vita. Voi, infatti, non potete sapere da quali altri fastidi vi sta proteggendo il mondo e in che modo lo stia facendo. Fidatevi del mondo! Occorre imparare ad aver fiducia. Quando si trova in una situazione complessa, l’uomo tende a far conto sulle proprie forze piuttosto che su una favorevole coincidenza di circostanze. Il bambino cresciuto si ostina a ripetere: «Faccio da solo!». E allora il mondo, che lo teneva in braccio, lo mette giù e gli offre la possibilità di arrangiarsi in modo indipendente: «Va bene, mio caro, vai pure avanti con le tue gambe». Sciogliete il ghiaccio della diffidenza. Ogni volta che vi scontrate con un problema, piccolo o grande che sia, dite a voi stessi: «Permetterò al mondo di occuparsi di me». Ciò non significa che non dobbiate intraprendere alcunché e che dobbiate restarvene con le mani in mano. Qui si vuol dire che occorre abituarsi al pensiero che tutto si deve combinare nel migliore dei modi di per sé, per definizione.

Lo specchio rifletterà immancabilmente la vostra rappresentazione: «Che sia pure così, se ritenete che così debba essere». Imponetevi l’abitudine di permettere al mondo di occuparsi di voi, dai problemi piccoli a quelli grandi. Siete usciti di casa senza ombrello e sembra che stia per piovere. Non ritornate indietro, ma ditevi piuttosto: «Io e il mio mondo andiamo a farci una passeggiata». E al vostro mondo chiedete: «Te ne occuperai tu, non è vero?». Il mondo risponderà sicuramente: «Ma certo, mio caro, sta’ pure tranquillo». Sul mondo potete contare a occhi chiusi. La pioggia non ci sarà e se anche ci sarà il mondo vi procurerà un riparo per tempo. In caso di insuccesso, però, non offendetevi, pensando che il mondo non si sia occupato di voi, ammesso che aveste dei dubbi in proposito. Non dimenticate che vi trovate di fronte a uno specchio che riflette punto per punto la vostra visione del mondo, né più né meno. Non bisogna scoraggiarsi e tantomeno lottare contro i dubbi: è inutile.

Lasciate un po’ di posto a margine per gli sbagli e gli insuccessi. La cosa importante è tenere il controllo del corso principale. In generale sul mondo potete far conto per molte cose, se gli permetterete di occuparsi di voi. L’uomo non è in grado di occuparsi di tutti i problemi e allora è meglio darli al mondo, che ha possibilità infinitamente maggiori. Per esempio, non potete con l’aiuto della vostra intenzione evitare ogni tipo di pericolo, perché lo strato del vostro mondo si interseca con gli strati del mondo degli altri. Ma al posto di indirizzare la vostra intenzione verso la vostra sicurezza, indirizzatela verso la formazione del mondo che si occupa di voi e vi protegge. In questo modo agirà l’intenzione del vostro mondo.

A seconda di quello che vi preoccupa, potete scegliervi un tipo particolare di amalgama, ad esempio: «Il mio mondo sceglie per me solo il meglio che c’è; se procedo seguendo la corrente delle varianti, il mondo mi verrà incontro; io stesso, con la mia intenzione, formo lo strato del mio mondo; il mio mondo mi protegge; il mio mondo mi libera dai problemi; il mio mondo si preoccupa che io viva bene e con tutte le comodità; faccio un ordine e il mio mondo me lo esegue; io posso anche non sapere come occuparmi di me, però il mio mondo lo sa; la mia intenzione si sta realizzando, tutto sta andando per il verso giusto e tutto va come deve andare».

Potete inventare un vostro nuovo amalgama, o più di uno. L’importante, ribadisco, è armarsi di pazienza e non smettere di constatare la formula dell’amalgama ogni volta che è possibile. L’insistenza si rende necessaria solo in un primo tempo, finché non si forma l’abitudine. Poi andrà tutto liscio. In questa semplicissima tecnica è racchiusa una forza potente, di cui non sospettate nemmeno l’esistenza. Gestendo il vostro rapporto con il mondo, gestite la realtà. Lo specchio duale porterà a incarnarsi quei settori dello spazio delle varianti dove il mondo si occupa del vostro benessere e col tempo arriverete a formarvi una realtà assai confortevole. 

Preparatevi dunque, vi aspetta una meravigliosa cascata di piacevoli sorprese. Lo dico senza la minima esagerazione. Lo strato del vostro mondo si trasformerà letteralmente sotto i vostri occhi e farete appena in tempo a stupirvene. E già adesso, in questo preciso momento, capite da soli che non guarderete più lo specchio del mondo come facevate prima. Avete appena percepito come si è alzato il vento dei cambiamenti. Sì, voi e il vostro mondo siete di nuovo insieme. Il mondo si preoccuperà di tutto, sappiatelo. VZ

La via del Transurfer - https://faregruppo.blogspot.it



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