domenica 27 ottobre 2019

Portare rancore

rancore
Portare rancore. Un proverbio buddista lo definisce come tenere carboni ardenti nelle proprie mani. Viene dal latino “rancido”, sta a significare portare dentro di sè qualcosa di marcio.

Il rancore arriva quando trasformiamo il dolore per una ferita che per sua natura guarirebbe in una sofferenza costante. Arriva se indossiamo gli abiti della vittima e non siamo disposti a riconciliarci.,

Il rancore esclude, crea tensione, chiude il cuore, fa ammalare. Se serbiamo rancore probabilmente non vogliamo assumerci qualche responsabilità, e abbiamo agito in ritardo rispetto a qualcosa che ci stava accadendo.

Riconciliamoci con le ferite, guardandolo, facciamo un passo indietro rispetto al passato con un inchino, accogliendolo come maestro di vita, voltiamoci ora verso il futuro sollevando il capo, rivolti a quel mistero leggero che la vita ci offre quando siamo liberi dai pesi.

Daniele Ronchi

Il programma «La meditazione del perdono» è uno strumento importante e necessario per la sintonizzazione del nostro corpo energeticoinformazionale (il nostro "bozzolo vibrazionale"). Perdonare una persona, oppure una situazione, dal punto di vista energeticoinformazionale, significa "rattoppare" i buchi nei nostri corpi sottili, attraverso i quali perdiamo molta energia. Il peso dei rancori è quello tra i più brutti, ed è necessario liberarsene. Ognuno di noi conosce il sentimento di rancore, avendolo nutrito più volte, nella vita.


Non ci pensiamo mai, ma potremmo nutrire il rancore non solo verso una concreta persona, ma anche verso il destino, verso il paese dove abitiamo, verso la nostra civiltà e così via; tutto può essere l'oggetto del rancore: una persona, un essere inanimato, una situazione. Molti guaritori credono che dei rancori radicati possano causare una moltitudine di gravi malattie, tra cui anche il cancro, succhiando via molte nostre energie. Ecco perché è molto importante “sradicare” ciò che sta nelle profondità del subconscio.


Occorre notare che molti rancori nascono senza fondamenti; nascono, per esempio, solamente perché le azioni di una persona non hanno trovato corrispondenza alle nostre aspettative. Il rancore di per se stesso è soggettivo, e può nascere senza alcuna base oggettiva. A volte ci offendiamo apposta, per avere un vantaggio personale: per esempio, una ragazza potrebbe dimostrarsi offesa solo per farsi dare una prova dei sentimenti del suo fidanzato.


Ognuno di noi presenta un groviglio di rancori: verso i genitori, verso il capo, verso gli amici, i colleghi... Essendo molto abituati a questo sentimento, abbiamo smesso di percepirlo come qualcosa di negativo per noi, ma non è così. Siamo noi per primi a risentirne gli effetti negativi, e non l'oggetto del rancore.


Un rancore tira l'altro: tutti, di sicuro, conoscono delle persone perennemente offese e rancorose; per loro, anche una parola sbagliata può infliggere una profonda ferita psicologica, solamente perché questa persona è già predisposta a questo tipo di reazione.


I rancori, le paure ed altre emozioni negative possiedono le loro frequenze. Di solito si collocano nella banda 144-396 Hz, e sono proprio quelle frequenze che sono capaci di ferire il nostro bozzolo vibrazionale.


Il programma “La meditazione del perdono” lavora con queste frequenze, facendo il “rattoppo” del bozzolo vibrazionale. Nel programma si usano delle frequenze attive nella banda 144-396 Hz, che favoriscono la liberazione dalle paure, dai rancori e da molte altre emozioni negative nel nostro subconscio. Il programma inizia dal ritmo beta 17 Hz e scende fino al ritmo delta (meno di 3 Hz), aprendoci le porte di accesso al nero groviglio dei rancori e delle paure (nella maggioranza delle persone questo punto si colloca tra il primo e il secondo chakra). Il vostro compito è quello di estrarre questo groviglio dal vostro corpo energetico.
Le frequenze del programma vi aiuteranno, ma dovete lavorare anche da soli. Durante l'ascolto sentirete il vostro corpo riempirsi di vibrazioni e potrete persino scoprire l'area dove avvertirete la risonanza.
Dovete lavorare con questa area, riempiendola di energia e di luce. Potete vederla come un'area nera che va eliminata con la luce e con il fuoco. Perdonate mentalmente tutte le persone che vi hanno offeso
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La via del Transurfer - https://faregruppo.blogspot.it

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