RICEVITORI E TRASMETTITORI

La generazione Z preferisce trovarsi nella realtà virtuale, trasformando al contempo anche la sua vita in un videogame. Qui ci sono la comunicazione, i fini e le possibilità nte, quelle surrogate. Ma nella realtà tangibile tocca comunque immergersi, presto o tardi. E lì è in corso la lotta per un posto al sole, e le regole di sopravvivenza sono molto pià dure. È qui che sorge la tragica contraddizione: c’è una montagna di desideri e di necessità, voglio la macchina, una casa di proprietà, un lavoro di prestigio, viaggiare. Voglio.

Ma dove sono le possibilità reali per questo “voglio”? Non ce ne sono! È tutto surrogato. Fare qualcosa con le proprie mani, o farsi venire in mente qualche idea o almeno andare a lanciare la canna da pesca per prendere un pesce tangibile, reale, tutto ciò non c’è: non lo so fare e non ci ho mai provato. Succede così che la vita SCORRE, viene persa in un assurdo cincischiare nella sabbiera.

E, cosa importante, a vantaggio di chi? Del sistema e dei suoi unici rappresentanti che si sono comunque elevati oltre il livello della massa grigia dei consumatori e che hanno cervello e consapevolezza a sufficienza per costruire le sabbiere e pascolare lì tutti gli altri.

E allora, come uscire dalla massa grigia e uniforme? Il primo e più importante passo, lo ripetiamo, è:

Scardinare il principio della società.

Smettere di credere che “se tutti pensano e fanno così, vuol dire che è giusto”. Uscire dai ranghi. Smettere di marciare dietro al successo surrogato altrui e dirigersi alla ricerca del proprio. Colui che esce dai ranghi ottiene sempre dei privilegi:
  • Guardare dall’esterno e vedere dove stanno marciando tutti gli altri.
  • Liberarsi dalle mollette e dagli stereotipi della società.
  • Imparare a vedere e a capire quello che gli altri non vedono
    e non capiscono.
  • Smettere, infine, di aspirare a essere il migliore, per diventa-
    re invece l’unico.


Utilizzare la rete ai propri fini. La rete vi utilizza, non è vero? Ebbene, utilizzatela anche voi, se ciò può aiutarvi a realizzare le vostre idee, o quanto meno allo scopo di osservare consapevolmente quello che sta succedendo. Navigare in rete così, semplicemente, non ha alcun senso. Il compito è quello di condurre il proprio gioco, occuparsi della propria gestione e non di finire sotto il controllo esterno, nella parte di pedina dei giochi e delle iniziative degli altri.


Posizionarsi in un regime di osservazione. Essere non assorbitori di informazioni ma osservatori. Se vi trovate in rete, evitate di immergervi fino al collo nel mare delle informazioni, osservate consapevolmente e impassabilmente quello che sta succedendo. Uscire dai ranghi non significa affatto abbandonare per sempre la rete o smettere di guardare la TV. Se ci si isola completamente dall’informazione esterna, si rischia di svegliarsi un bel giorno in un mondo altro, sconosciuto. Uscire dai ranghi significa, innanzitutto, posizionarsi in un regime di osservazione lucida e consapevole standosene in disparte. Se vi orientate nel Transurfing, dovreste capire di che cosa si tratta.

Passare a un regime di trasmissione. Essere non consumatori ma creatori di informazione. Se siete in rete, trasmettete lì il vostro film. Il vostro film non sono le vostre “clip” fatte col cellulare, ma la vostra autorealizzazione, le vostre capacità, le vostre creazioni, la vostra missione. Non è un guaio se le vostre creazioni non otterranno subito una valutazione meritevole nella colonia di uccelli. Può darsi che una giusta valutazione venga data più tardi, o in un’altra arena, o in un’altra sala. Il principio fondamentale è essere non ricevitori ma trasmettitori, ovunque ci si trovi, in ogni tipo di attività. Se la vostra essenza e il modo della vostra esistenza è la trasmissione, otterrete inevitabilmente successo, presto o tardi. Otterrete successo già solo perché i trasmettitori sono unità, mentre i ricevitori sono miliardi.

Dosare l’informazione. Di questo abbiamo già parlato. C’è una piccola sfumatura. Se non si leggono i libri, come fa la maggior parte dei consumatori, e si guardano solo i film, la TV e i video, l’abilità di visualizzazione verrà gradualmente perduta. All’atto di leggere o ascoltare, nel vostro schermo interiore si forma un’immagine, mentalmente vi rappresentate il soggetto letto. Se solo guardate lo schermo esterno, la necessità di quello interno viene meno. Ciò che non viene usato si atrofizza, per questo è consigliabile non trascurare la lettura o l’ascolto dei libri (però un libro come questo non andrebbe ascoltato ma letto, quanto meno la prima volta, perché nell’ascolto molti significati si perdebbero).

Comunicare con i compagni di idee. Con coloro che, del pari vostro, sono usciti dai ranghi. Si tratterà non di nuovi ranghi o di un’altra colonia di pennuti, perché di compagni di idee non ne troverete così tanti. Però con questi pochi condividerete i vantaggi e la Forza. In compagnia di chi la pensa come voi troverete sostegno e appoggio, e non solo lì.

Trovare appoggio in se stessi. Rimuovere la dipendenza dal cibo sintetico, liberarsi dalla dipendenza delle informazioni, oc- cuparsi del proprio corpo e del proprio potenziale energetico. Una persona sana e libera con un alto potenziale energetico e una coscienza chiara troverà facilmente il baricentro in se stesso, poiché è fatta a immagine e somiglianza di Dio, e queste non sono parole vuote. Il processo di creazione del vostro mondo vi darà appoggio, Forza, e vi condurrà lungo il vostro cammino.

VZ
La via del Transurfer - https://faregruppo.blogspot.it

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