io sono il centro della mia stessa tela di circostanze

Che enorme conforto è sapere che tutto quello che sperimento è il risultato del mio stesso standard di convinzioni; che io sono il centro della mia stessa tela di circostanze e che quando io cambio, così dovrà cambiare il mio mondo esterno! Il mondo presenta aspetti diversi a seconda di come differiscono i nostri stati di coscienza (convinzioni, ndt). Quello che vediamo quando siamo identificati con uno stato non può essere visto quando non siamo più fusi con esso. Per stato si intende tutto ciò a cui l'uomo crede ed a cui acconsente come vero (convinzioni, ndt). Nessuna idea presentata alla mente può realizzare sé stessa a meno che la mente non l'accetti. Il modo in cui le cose si presentano dipende dall'accettazione, dallo stato con cui siamo identificati. Il modellarsi del mondo come ci appare risiede nella fusione tra immaginazione e stati. Il mondo rivela gli stati con i quali l'immaginazione è fusa. È lo stato dal quale pensiamo che determina il mondo oggettivo nel quale viviamo. L'uomo ricco e l'uomo povero, il buon uomo e il ladro sono ciò che sono in virtù degli stati dai quali guardano il mondo. Dalla differenza tra questi stati deriva la differenza tra i mondi di questi uomini. Questo stesso mondo è individualmente molto diverso. Non sono le azioni ed il comportamento del buon uomo che dovrebbero essere eguagliati, ma il suo punto di vista. Le riforme esterne sono inutili se lo stato interiore non viene modificato. NG



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