LA sfera esterna
Un’altra tecnica è quella della sfera esterna. Può
darsi che non abbiate mai avuto l’occasione di
sentire il vostro involucro energetico e non possiate
sentire come esso si estende, assoggettandosi
al potere dell’immaginazione. Questo avviene
perché voi agite con l’intenzione interna. Ma
provate ora a immaginare attorno a voi una sfera
che non vi appartiene. Immaginate che questa sfera
vi tiri, sentite che qualcosa, all’esterno di voi stessi, cerca di
tendere il vostro corpo. Da qualche parte, in un raggio di 5-7
metri, si trova un fronte invisibile. Provate a tenderlo leggermente
e a restringerlo: esso opporrà un’elastica resistenza. Ecco,
ora avete sentito la sfera in modo più distinto. Questo è
il confine che vi lega con il mondo esterno. All’interno della
sfera c’è “il vostro”, al di là della sfera c’è “il non vostro”. Allo
stesso tempo, però, la sfera vi appartiene tanto quanto sentite
che vi tende, vi tira. L’intenzione si è convertita: il principio
attivo ora non è dentro di voi, ma all’esterno.
Analogamente, cercando di influire su un oggetto agendo
con l’intenzione interna, per esempio muovendo una matita
con la forza di volontà, non otterrete nulla. Allora provate a
immaginare che la matita stessa vi attiri, attraverso fili invisibili.
Ecco, con questo anello che vi lega potete muoverla anche
voi. Allo stesso modo, se vi costringete a elevarvi nell’aria,
a levitare, non ci riuscirete. Immaginate, allora, un movimento
contrario, come se lo spazio circostante stesso vi elevasse
in aria. Può darsi che qualcosa vi riesca, se saprete convertire
l’intenzione interna in esterna. Il senso di tutto ciò è sorpassare
quel limite oltre il quale la vostra volontà di “costringere il
mondo ad assoggettarsi” si tramuta in “permettergli di farlo”.
Non è certo una cosa facile. Ma ai nostri fini non è nemmeno
obbligatoria. Sarà più che sufficiente sentire almeno la
presenza dell’involucro esterno. Cercate di cogliere questa sensazione,
cercate di fissare su di essa una parte dell’attenzione e
cominciate a far girare la diapositiva del fine. La sfera fungerà
da antenna per la trasmissione dell’energia mentale, fatto che
rafforzerà significativamente l’effetto della diapositiva.
La via del Transurfer - https://faregruppo.blogspot.it
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