IL POTERE DELL'IMMAGINAZIONE di Nabuo Shioya
Due esempi
Pur essendo medico, ho sperimentato sulla mia pelle la possibilità di guarire dalla cataratta senza assistenza medica.
Sono sano, ma invecchio comunque e solo in parte sono in grado di sottrarmi ai fenomeni dovuti all’età avanzata. Verso gli ottantacinque anni ho avuto la sensazione che la mia vista stesse calando. Dalla visita oculistica a cui mi sono sottoposto è effettivamente emerso che il mio cristallino era torbido. La diagnosi era “cataratta” e mi è stato consigliato l’intervento chirurgico.
Ho chiesto se ci fosse un’altra possibilità di cura oltre all’operazione e l’oculista mi ha risposto di no, come se fosse del tutto ovvio.
«Ah, è così?», ho pensato ridendo, e sono tornato a casa, dopo di che non sono più andato dal medico. Com’è stato possibile? Mettendo ogni giorno in pratica il metodo, mi sono immaginato di essere già completamente guarito dalla cataratta e mi sono rappresentato più volte questa situazione. Nel frattempo sentivo di recuperare a poco a poco la vista, e quando mi sono fatto visitare da un altro oculista mi sono sentito dire che c’erano lievi sintomi di cataratta, ma allo stadio iniziale. La mia cataratta non era allo stadio iniziale, ma in via di guarigione! Naturalmente non mi sono fatto operare e nel frattempo la cataratta è scomparsa del tutto.
Poco dopo ho cominciato a soffrire di ipertrofia prostatica: facevo fatica a urinare e mi sembrava di avere la vescica sempre piena. Come avevo già fatto per la cataratta, anche in quel caso ho usato il metodo, immaginando che la prostata fosse già guarita. Quella volta, però, non ottenevo buoni risultati, i sintomi si aggravavano gradualmente e poco prima del mio novantesimo compleanno non riuscivo quasi più a urinare. Ogni volta che andavo in bagno vi trascorrevo il tempo inutilmente, poiché l’urina usciva solo a piccole gocce. Per quale motivo? Dopo averci riflettuto sopra ho capito il perché: l’intensità della rappresentazione mentale e il modo in cui mi raffiguravo la visione non erano sufficienti.
Mi sono reso conto che l’intensita dell’immaginazione usata per guarire dalla cataratta era insufficiente per la prostata. Ho quindi intensificato ulteriormente la mia rappresentazione mentale, sostenendo di essere guarito, e mi sono concentrato sulla visione di un getto di urina che fuoriusciva senza difficoltà. Sapete cos’è successo allora? La mattina dopo l’urina ha cominciato a uscire in un getto sottile come un filo che però andava via via allargandosi. Nel giro di una settimana ero perfettamente guarito.
Mi sono curato da una malattia senile, da cui in genere non si guarisce da soli, utilizzando semplicemente la tecnica respiratoria e la potente energia della rappresentazione mentale. E per di più a novant’anni. Un urologo mi ha perfino dato del bugiardo e, tenendo conto della sua cultura generale e delle sue conoscenze mediche, posso capirlo. Ci saranno di certo anche diversi lettori che non riusciranno a credere a una guarigione così rapida.
Non mi interessa fornire le prove dei miracoli, ma mi preme sottolineare che la medicina e la chimica non sono le uniche detentrici della conoscenza e che esistono molti fenomeni che non possono essere spiegati razionalmente sulla base del nostro attuale stato delle conoscenze. Il fatto che le malattie migliorino grazie al potere dell’immaginazione non può essere semplicemente liquidato come menzogna e superstizione. In giapponese non si dice forse che la malattia proviene dallo spirito (Chi)? Chi la pensa in questo modo non fa alcuna fatica a capire che sia possibile guarire anche servendosi dell’immaginazione (Nabuo Shioya)
La via del Transurfer - https://faregruppo.blogspot.it
Pur essendo medico, ho sperimentato sulla mia pelle la possibilità di guarire dalla cataratta senza assistenza medica.
Sono sano, ma invecchio comunque e solo in parte sono in grado di sottrarmi ai fenomeni dovuti all’età avanzata. Verso gli ottantacinque anni ho avuto la sensazione che la mia vista stesse calando. Dalla visita oculistica a cui mi sono sottoposto è effettivamente emerso che il mio cristallino era torbido. La diagnosi era “cataratta” e mi è stato consigliato l’intervento chirurgico.
Ho chiesto se ci fosse un’altra possibilità di cura oltre all’operazione e l’oculista mi ha risposto di no, come se fosse del tutto ovvio.
«Ah, è così?», ho pensato ridendo, e sono tornato a casa, dopo di che non sono più andato dal medico. Com’è stato possibile? Mettendo ogni giorno in pratica il metodo, mi sono immaginato di essere già completamente guarito dalla cataratta e mi sono rappresentato più volte questa situazione. Nel frattempo sentivo di recuperare a poco a poco la vista, e quando mi sono fatto visitare da un altro oculista mi sono sentito dire che c’erano lievi sintomi di cataratta, ma allo stadio iniziale. La mia cataratta non era allo stadio iniziale, ma in via di guarigione! Naturalmente non mi sono fatto operare e nel frattempo la cataratta è scomparsa del tutto.
Poco dopo ho cominciato a soffrire di ipertrofia prostatica: facevo fatica a urinare e mi sembrava di avere la vescica sempre piena. Come avevo già fatto per la cataratta, anche in quel caso ho usato il metodo, immaginando che la prostata fosse già guarita. Quella volta, però, non ottenevo buoni risultati, i sintomi si aggravavano gradualmente e poco prima del mio novantesimo compleanno non riuscivo quasi più a urinare. Ogni volta che andavo in bagno vi trascorrevo il tempo inutilmente, poiché l’urina usciva solo a piccole gocce. Per quale motivo? Dopo averci riflettuto sopra ho capito il perché: l’intensità della rappresentazione mentale e il modo in cui mi raffiguravo la visione non erano sufficienti.
Mi sono reso conto che l’intensita dell’immaginazione usata per guarire dalla cataratta era insufficiente per la prostata. Ho quindi intensificato ulteriormente la mia rappresentazione mentale, sostenendo di essere guarito, e mi sono concentrato sulla visione di un getto di urina che fuoriusciva senza difficoltà. Sapete cos’è successo allora? La mattina dopo l’urina ha cominciato a uscire in un getto sottile come un filo che però andava via via allargandosi. Nel giro di una settimana ero perfettamente guarito.
Mi sono curato da una malattia senile, da cui in genere non si guarisce da soli, utilizzando semplicemente la tecnica respiratoria e la potente energia della rappresentazione mentale. E per di più a novant’anni. Un urologo mi ha perfino dato del bugiardo e, tenendo conto della sua cultura generale e delle sue conoscenze mediche, posso capirlo. Ci saranno di certo anche diversi lettori che non riusciranno a credere a una guarigione così rapida.
Non mi interessa fornire le prove dei miracoli, ma mi preme sottolineare che la medicina e la chimica non sono le uniche detentrici della conoscenza e che esistono molti fenomeni che non possono essere spiegati razionalmente sulla base del nostro attuale stato delle conoscenze. Il fatto che le malattie migliorino grazie al potere dell’immaginazione non può essere semplicemente liquidato come menzogna e superstizione. In giapponese non si dice forse che la malattia proviene dallo spirito (Chi)? Chi la pensa in questo modo non fa alcuna fatica a capire che sia possibile guarire anche servendosi dell’immaginazione (Nabuo Shioya)
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