IL SOGNO E LA REALTA'
In un sogno lucido non c’è niente che sia impossibile: si possono controllare tutti gli eventi e si possono compiere imprese straordinarie, volare, per esempio. Tutto ciò perché l’attenzione e la percezione si sono svincolate dalla presa. È come se si alzasse lo sguardo da terra, ci si guardasse intorno e ci si rendesse conto della propria situazione.
Risulta così che in un sogno lucido l’uomo è padrone della propria realtà, mentre nella realtà è impotente. Tutto è relativo. La capacità di controllare il sogno si manifesta come conseguenza della consapevolezza che l’uomo ha di se stesso durante un sogno rispetto alla realtà effettiva. A questo livello di consapevolezza l’uomo ha un punto d’appoggio, che è la realtà in cui egli può ritornare al suo risveglio. La realtà, a sua volta, assomiglia a un sogno inconscio a occhi aperti: la vita “accade”. L’uomo non ricorda le sue vite passate e non ha un punto di riferimento da cui partire per raggiungere il livello successivo di consapevolezza.
In un sogno lucido vi ricordate di chi realmente siete: siete coloro che stanno sognando. Vi rendete conto che basta svegliarsi perché tutte le visioni scompaiano, però potete anche restare nel sogno, per gestirlo con la vostra intenzione. Ma finché non vi rendete conto di stare sognando e non ricordate quale fosse il punto di partenza, siete completamente in balìa del sogno: siete dipendenti dalle circostanze, vi trovate in un guscio di condizionamento. La realtà si differenzia dal sogno per il fatto che in essa si ritorna sempre.
Per definire se si tratti di un sogno o della realtà bisogna scegliersi un punto di partenza, giacché sia il sogno che la realtà sono relativi. I sogni non sono reali rispetto alla realtà. Ma rispetto a cosa non è reale la realtà stessa? Dov’è il punto di partenza, l’origine della realtà? Morendo si ritorna a questo punto di partenza, a quest’origine. Ma ogni volta, nascendo di nuovo, ci si dimentica del punto di partenza e ci si tuffa in un nuovo sogno, una nuova vita. Se vi riuscisse di ricordare chi siete veramente, vi rendereste conto di essere in grado di gestire il sogno che state facendo, la vostra vita.
VZ
La via del Transurfer - https://faregruppo.blogspot.it
Risulta così che in un sogno lucido l’uomo è padrone della propria realtà, mentre nella realtà è impotente. Tutto è relativo. La capacità di controllare il sogno si manifesta come conseguenza della consapevolezza che l’uomo ha di se stesso durante un sogno rispetto alla realtà effettiva. A questo livello di consapevolezza l’uomo ha un punto d’appoggio, che è la realtà in cui egli può ritornare al suo risveglio. La realtà, a sua volta, assomiglia a un sogno inconscio a occhi aperti: la vita “accade”. L’uomo non ricorda le sue vite passate e non ha un punto di riferimento da cui partire per raggiungere il livello successivo di consapevolezza.
In un sogno lucido vi ricordate di chi realmente siete: siete coloro che stanno sognando. Vi rendete conto che basta svegliarsi perché tutte le visioni scompaiano, però potete anche restare nel sogno, per gestirlo con la vostra intenzione. Ma finché non vi rendete conto di stare sognando e non ricordate quale fosse il punto di partenza, siete completamente in balìa del sogno: siete dipendenti dalle circostanze, vi trovate in un guscio di condizionamento. La realtà si differenzia dal sogno per il fatto che in essa si ritorna sempre.
Per definire se si tratti di un sogno o della realtà bisogna scegliersi un punto di partenza, giacché sia il sogno che la realtà sono relativi. I sogni non sono reali rispetto alla realtà. Ma rispetto a cosa non è reale la realtà stessa? Dov’è il punto di partenza, l’origine della realtà? Morendo si ritorna a questo punto di partenza, a quest’origine. Ma ogni volta, nascendo di nuovo, ci si dimentica del punto di partenza e ci si tuffa in un nuovo sogno, una nuova vita. Se vi riuscisse di ricordare chi siete veramente, vi rendereste conto di essere in grado di gestire il sogno che state facendo, la vostra vita.
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