L’infelicità non è una parte intrinseca dell’esistenza

«L’infelicità non è una parte intrinseca dell’esistenza in quanto tale, dipende dal modo in cui guardi la vita. Se ti comporti come le persone malate, disturbate, in conflitto rispetto alla vita, anche se conseguissi la vita eterna, perfino in quel caso, non troveresti altro che infelicità.
Dipende dal modo in cui sei – non importa dove ti trovi, non importa dove vai; quella tendenza esisterà sempre dentro di te: il luogo in cui vai non importa, il modo in cui tu guardi le cose ti accompagnerà sempre. Se anche trovassi il divino, avrai la sensazione che anche lui non fa altro che renderti miserabile! Se non cambi la tua prospettiva, non potrai mai essere felice.
Purtroppo, tu non vuoi cambiare il tuo stile di vita; al contrario, sei ansioso di cambiare le circostanze. Ti delizia la possibilità di condannare la vita; e ti diventa difficilissimo anche solo immaginare che forse potresti sbagliarti.
Questa vita non ti è nemica; è tua amica, tua compagna… è pronta a sostenerti. E se non riesci a vedere alcun sentiero che l’attraversi, ebbene devi cambiare il tuo modo di vedere, devi cambiare la metodologia con cui guardi le cose. Ma chi mai è pronto a cambiare se stesso?
Mi sorprende sempre constatare che, perfino le persone che vengono a dirmi di essere pronte a cambiare se stesse, non lo sono; il loro è un puro e semplice parlarne. Vorrebbero che tutti gli altri cambiassero, non che debbano farlo loro: cambiare se stessi ferisce l’ego, è estremamente doloroso.»


Osho, Supera le tue avversità – Psiche Editrice

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Supera le Tue Avversità
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