padrone del proprio destino
Qui stiamo parlando della possibilità di diventare padrone
del proprio destino rimanendo all’interno di una struttura. Per
esempio, è possibile, in una colonia estiva per ragazzi, acquistare
la sicurezza desiderata senza doversi sottomettere alla regola
del pendolo e senza doversi trasformare in eremita? Sì, ed è
semplice. Per fare ciò basterà semplicemente svegliarsi e guardare
il gioco con gli occhi di uno spettatore, però senza abbandonare
la scena. In questo modo si potranno subito individuare
i beniamini del pendolo, cioè gli “agganciati” e gli “schizzati”,
così come i suoi sostenitori, i pecoroni ligi alla regola.,
L’unica cosa che non si dovrà fare, però, è giudicarli o disprezzarli. Se in seguito a una presa di coscienza di uno stato di cose una persona comincia a contrapporre se stesso ai “dormienti”, si produrrà un rapporto di dipendenza, si formerà una polarizzazione e il “risvegliato” diventerà inevitabilmente un reietto. È bene ricordarsi sempre che rifiutare le regole del pendolo non basta. Bisogna anche sostituirle con la regola del Transurfing: “Permettersi di essere se stesso e permettere agli altri di essere loro stessi”. Ecco, in questo caso il punto d’appoggio lo si potrà trovare dentro di sé. Capire ciò che sta succedendo intorno è già metà del lavoro. Questo stesso sapere basta per acquisire una fede tranquilla e sicura in se stessi, perché l’insicurezza deriva dalla paura di fronte all’ignoto. Quando una persona non conosce le regole del gioco, il mondo circostante comincia a sembrarle spaventoso e ostile. Ed è allora che il senso di solitudine e oppressione che la pervadono, la costringono ad addormentarsi e a sottomettersi alle regole del pendolo.
Ebbene, sapendo tutto ciò, ora siete in grado di trasformare la vostra vita in un sogno lucido a occhi aperti, ovverossia di ottenere il controllo sulla situazione. Potete anche limitarvi a scegliere di diventare un pastore o quantomeno di smetterla di essere un pecorone. Per quanto riguarda il discorso sui modi per consolidare la propria posizione, si è già scritto dettagliatamente nei primi libri del Transurfing. Innanzitutto bisognerà liberarsi del senso di colpa, e per fare ciò occorrerà smettere di giustificarsi e di rispondere delle proprie azioni di fronte a coloro che si sono permessi di giudicarvi. In secondo luogo occorrerà smettere di difendersi e di dimostrare il proprio valore.
Se al contempo seguirete la regola del Transurfing, questi due passaggi saranno più che sufficienti per farvi trovare un punto d’appoggio all’interno di voi stessi, cioè per incominciare a vivere in conformità al vostro credo. Bisogna comunque tenere ben presente che non ci si può contrapporre sconsideratamente alla struttura nel tentativo di svincolarsi in tutti i modi dalla sua influenza. Ripeto: non stiamo parlando di liberarsi completamente dal pendolo, ma di non essere una marionetta nelle sue mani. Risvegliandovi, sentirete e comprenderete in che modo la struttura vi fa pressione (“Ehi, pulcino, vuoi vivere…?”), cercando di imporvi le sue regole. Allora potete decidere per voi stessi che cosa fare, se ripudiare le regole o seguirle. L’importante comunque è fare ciò con consapevolezza, mentre attorno a voi tutti dormono. In questo consiste la strategia del padrone del proprio destino
VZ le mele cadono dal cielo
La via del Transurfer - https://faregruppo.blogspot.it
L’unica cosa che non si dovrà fare, però, è giudicarli o disprezzarli. Se in seguito a una presa di coscienza di uno stato di cose una persona comincia a contrapporre se stesso ai “dormienti”, si produrrà un rapporto di dipendenza, si formerà una polarizzazione e il “risvegliato” diventerà inevitabilmente un reietto. È bene ricordarsi sempre che rifiutare le regole del pendolo non basta. Bisogna anche sostituirle con la regola del Transurfing: “Permettersi di essere se stesso e permettere agli altri di essere loro stessi”. Ecco, in questo caso il punto d’appoggio lo si potrà trovare dentro di sé. Capire ciò che sta succedendo intorno è già metà del lavoro. Questo stesso sapere basta per acquisire una fede tranquilla e sicura in se stessi, perché l’insicurezza deriva dalla paura di fronte all’ignoto. Quando una persona non conosce le regole del gioco, il mondo circostante comincia a sembrarle spaventoso e ostile. Ed è allora che il senso di solitudine e oppressione che la pervadono, la costringono ad addormentarsi e a sottomettersi alle regole del pendolo.
Ebbene, sapendo tutto ciò, ora siete in grado di trasformare la vostra vita in un sogno lucido a occhi aperti, ovverossia di ottenere il controllo sulla situazione. Potete anche limitarvi a scegliere di diventare un pastore o quantomeno di smetterla di essere un pecorone. Per quanto riguarda il discorso sui modi per consolidare la propria posizione, si è già scritto dettagliatamente nei primi libri del Transurfing. Innanzitutto bisognerà liberarsi del senso di colpa, e per fare ciò occorrerà smettere di giustificarsi e di rispondere delle proprie azioni di fronte a coloro che si sono permessi di giudicarvi. In secondo luogo occorrerà smettere di difendersi e di dimostrare il proprio valore.
Se al contempo seguirete la regola del Transurfing, questi due passaggi saranno più che sufficienti per farvi trovare un punto d’appoggio all’interno di voi stessi, cioè per incominciare a vivere in conformità al vostro credo. Bisogna comunque tenere ben presente che non ci si può contrapporre sconsideratamente alla struttura nel tentativo di svincolarsi in tutti i modi dalla sua influenza. Ripeto: non stiamo parlando di liberarsi completamente dal pendolo, ma di non essere una marionetta nelle sue mani. Risvegliandovi, sentirete e comprenderete in che modo la struttura vi fa pressione (“Ehi, pulcino, vuoi vivere…?”), cercando di imporvi le sue regole. Allora potete decidere per voi stessi che cosa fare, se ripudiare le regole o seguirle. L’importante comunque è fare ciò con consapevolezza, mentre attorno a voi tutti dormono. In questo consiste la strategia del padrone del proprio destino
VZ le mele cadono dal cielo
La via del Transurfer - https://faregruppo.blogspot.it
ernestivo@gmail
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