IL VAMPIRO INSINUANTE

Un vampiro si sintonizza sulla frequenza della sua vittima a livello inconscio. Esternamente ciò si può manifestare in modi diversi: per esempio può avvicinarsi con fare insinuante a una persona, rivolgerle una domanda insignificante, guardarla come se la volesse importunare, cercare di toccarla, trattenerle il braccio, attaccare insistentemente discorso. Un vampiro è capace di
adattarsi al carattere e al temperamento della sua vittima, è capace d’insinuarsi nella sua anima per tentare di tastarne la “freile”.

Questo è il comportamento tipico del “vampiro insinuante”. Egli è di solito un buon psicologo, socievole ma non affascinante e anzi viscosamente appiccicoso, cosa che si percepisce da subito. A dire il vero egli sa di essere invadente e cerca, nella misura del possibile, di non sembrarlo. Un altro tipo di vampiro fa capo alla categoria dei manipolatori. Il manipolatore, com’è noto, gioca sul senso di colpa delle persone. Questo tipo di vampiro cerca inconsciamente delle persone potenzialmente disponibili a offrirsi al giudizio altrui o a chiedere consiglio in situazioni di difficoltà. Anche la persona che soffre di un benché minimo senso di colpa cerca inconsciamente chi lo possa giudicare e subito graziare. Sostegno e consiglio servono a coloro che mettono in discussione le proprie convinzioni e sono pronte a offrirsi al giudizio altrui. In questo modo il vampiro e il donatore si trovano l’uno con l’altro e ricevono l’uno dall’altro ciò di cui abbisognano. Il manipolatore si sintonizza con facilità sulla frequenza della sua vittima. La tec- nica che mette in atto è molto semplice: gli basta solo sfiorare il problema che inquieta la vittima perché quest’ultima si apra e gli apporti volontariamente il suo contributo di energia. Il terzo tipo di vampiro è il più rozzo e aggressivo: si tratta del “provocatore”. Questa categoria di persone passa subito all’attacco frontale e cerca di smuovere la sua vittima dallo stato di equilibrio in cui si trova. Come agiscano i provocatori vi è ben noto: essi utilizzano tutti i mezzi a disposizione, a cominciare dalla presa in giro latente per finire con la pressione diretta.
L’importante per loro è far uscire dai gangheri il donatore, indipendentemente dal tipo di reazione: risposta villana, irritazione, insoddisfazione, repulsione, non ha importanza, tutto va bene purché si raggiunga il risultato. Una persona diventa un vampiro energetico inconsciamente, e sempre inconsciamente mira a sfruttare l’energia altrui.

Succede che nel corso della sua vita una persona nota e registra determinate situazioni che le procurano soddisfazione e un af- flusso di forze, e in seguito, senza rendersene minimamente conto, tende a reiterare questo tipo di esperienze. 

Il donatore del vampiro, dopo una “seduta”, si sente a pezzi. Se dopo un contatto con una persona provate un senso di oppressione, svuotamento, debolezza o tremore, significa che “vi hanno usato”

Sono comunque i pendoli che assorbono la stragrande maggioranza dell’energia libera delle persone. Come lo facciano, lo sapete già. I pendoli ricevono l’energia altrui attraverso il canale dell’importanza. A differenza del vampiro, che agisce per un tempo ridotto, il pendolo può risucchiare energia ininterrottamente, fintantoché la vittima emette sulla frequenza del pendolo. La potenza di questa emissione è proporzionale all’importanza.

 Quando qualcosa v’inquieta e vi opprime, il vostro potenziale energetico è indebolito. Intuitivamente, a livello energetico ciò viene percepito dalle persone e dagli animali circostanti. Se il potenziale è debole, significa che la consapevolezza e il senso di sicurezza sono venuti meno. In questo caso, tra tutti i passanti che camminano per la strada sarà proprio a voi che potrà abba- iare un cane, sarà proprio a voi che potrà attaccarsi una zingara per carpirvi dei soldi, sarà da voi che un vampiro energetico potrà ricevere una buona dose di energia. Potreste anche essere facilmente coinvolti in una situazione problematica. Non bisogna però vedere in ogni persona un potenziale vampiro energetico. Se vi stressate per questo motivo, aprirete da soli l’accesso al vostro campo bioenergetico.

Per difendersi da influenze indesiderate occorrerà semplicemente rafforzare il proprio involucro energetico, controllare il livello d’importanza e coltivare dentro di sé la consapevolezza. La consapevolezza vi permetterà, in ogni momento, di rendervi conto che stanno cercando di coinvolgervi in una trappola o in un gioco altrui; un basso livello d’importanza, invece, osta- colerà la sintonizzazione sulla vostra frequenza. Converrà inoltre fare particolare attenzione agli indizi della presenza di senso di colpa, per quanto insignificante esso sia. Bisogna essere vuoti per non offrire agganci. Un manipolatore, al primo o secondo inutile tentativo di aggancio, vi lascerà in pace. Un forte involucro energetico servirà anche da valida difesa contro le invasioni.

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