involucro energetico

Ognuno di noi è circondato da un invisibile involucro energetico. L’ uomo comune non è in grado di percepirlo, ma se lo può immaginare. A questo fine, fate in modo di sentire tutta la superficie del vostro corpo, così come succede quando v’immergete in una vasca piena di acqua calda. Non dico “provate”. Fatelo, semplicemente. Quando vi mettete nella condizione non di provare ma di fare, riesce subito, e non serve alcun allena- mento. L’energia si diffonde come un’onda lenta: parte dal centro del vostro corpo, affiora in superficie e si trasforma in sfera. Immaginate una sfera attorno a voi: è il vostro involucro ener- getico. Non importa che esso non sia realmente percettibile, perché già solo con la forza dell’immaginazione state muovendo il primo passo in direzione del controllo del vostro involucro. Col tempo arriverà anche la sensazione reale.

Le persone dotate di sviluppati poteri extra-sensoriali sono in grado di vedere sia l’involucro stesso che tutti i difetti sulla sua superficie. Ognuno di noi possiede già in partenza delle capacità extra-sensoriali, solo che esse non vengono usate e perciò si tro- vano in uno stato letargico. Questi poteri si possono risvegliare per mezzo di lunghe esercitazioni o anche in un solo momento:

è solo una questione di forza dell’intenzione. Certo, acquisire una tale intenzione è piuttosto difficile, ma ai nostri fini sarà più che sufficiente semplicemente risanare il nostro potenziale energetico. Un involucro debole non è in grado di difendersi da una invasione violenta. Per sviluppare e mantenere un sano potenziale energetico si può effettuare regolarmente una ginnastica speciale. È semplice e richiede poco tempo. Mettetevi in piedi, dritti, come vi è più comodo, e sciogliete le tensioni muscolari. Fate una inspirazione e immaginatevi che un flusso energetico fuoriesca dalla terra, penetri al vostro interno attraverso la zona del perineo, si muova lungo la colonna vertebrale (più o meno alla distanza sopraindicata), esca dalla testa e si disperda nel cielo. Poi espirate e im-
maginatevi che dall’alto del cielo discenda un flusso energetico

che entra nella vostra testa, si muove lungo la colonna vertebrale e scompare poi nella terra. Non è obbligatorio sentire fisica- mente questi flussi, basterà immaginarseli. Col tempo la vostra sensibilità sarà così esercitata che imparerete
anche a sentirli.
Immaginatevi poi che entrambi questi flussi si muovano con- temporaneamente l’uno verso l’altro, senza incrociarsi, ognuno nel suo corso. All’inizio fatelo al momento d’inspirare ed espirare, ma col tempo cercate di evitare di collegare i flussi alla respirazione. Con la forza dell’immaginazione (intenzione) potete accelerare i flussi, aumentare la loro potenza. Ora immaginate che il flusso ascendente esca e si disperda sopra la testa come una fontana. Analogamente, il flusso discendente esce e si disperde in senso opposto, proprio sotto i piedi. Sopra e sotto di voi zampillano due fontane. Unite mentalmente gli zampilli delle due fontane in modo tale da ritrovarvi all’interno di una sfera energetica. Poi prestate attenzione alla superficie del vostro corpo.


Cercate semplicemente di percepire la superficie della pelle e poi provate a espandere questa sensazione attribuendole una forma sferica, allo stesso modo in cui un palloncino si espande quando viene soffiato. Quando soffiate mentalmente la superficie della pelle, la sfera delle fontane energetiche chiuse si fissa. Tutto ciò dev’essere fatto senza tensione. Non bisogna sforzarsi di provare a tutti i costi qualche tipo di sensazione. Non preoccupatevi se non sentite fisicamente i flussi centrali. Siete talmente abituati a essi che avete smesso di sentirli, così come non sentite un qualsiasi organo interno sano. Concentrando ogni tanto, regolarmente, l’attenzione sui flussi, comincerete presto a provarne la sensazione fisica. Non sarà così forte, come per esempio il tatto, ma sarà comunque piuttosto reale. Questa è, in sintesi, la ginnastica energetica.


Chiudendo l’uno nell’altro i due flussi fino a formare una sfera, riuscite a creare attorno a voi un involucro protettivo. Espandendo l’energia superficiale del corpo sfera, fissate questo involucro in una forma stabile. I vantaggi di questo tipo di ginnastica non hanno prezzo. Innanzitutto l’involucro protegge dalle sconfitte. In secondo luogo, allenando il vostro potenziale energetico, purificate i canali sottili. Da una parte saltano via i tappi che ostacolano il movimento dell’energia, dall’altra si chiudono i buchi che fanno fuoriuscire l’energia dall’involucro. Tutto ciò non avviene subito ma progressivamente; in compenso, però, non vi servirà rivolgervi continuamente agli specialisti di riflessoterapia o ai sensitivi. 

Potrete riequilibrare da soli la normale circolazione dell’energia nel vostro corpo. È il caso di notare che l’involucro energetico non è in grado di difendervi da vampiri e pendoli. Questi parassiti, infatti, pompano energia sintonizzandosi sulla vostra frequenza. Quando un pendolo tenta di agganciare la sua vittima, questa si sbilancia dal suo stato di equilibrio. In quel momento, per far affondare il pen- dolo dovete svegliarvi ed eliminare l’importanza. I muscoli si distenderanno, il potenziale energetico si riequilibrerà e il pendolo affonderà nel vuoto. Se infatti non oscillate, esso non potrà prendere la vostra energia. La consapevolezza è necessaria per tenere costantemente sotto controllo quei momenti in cui istintivamente perdete l’ equilibrio.

VZ  Reality-Transurfing-Avanti-nel-passato

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